Dopo essersi fatto attendere a lungo, raggiungendo l’eShop Giapponese prima ancora di quello Europeo, lo scorso 18 gennaio è stato reso disponibile su Nintendo Switch Fight of Gods, il discusso picchiaduro di Digital Crafter nel quale è possibile impersonare alcuni personaggi divini e mitologici per farsi strada attraverso una serie di battaglie il cui obiettivo finale è quello di decretare quale sia la divinità più potente dei cieli (e non solo).
Proprio in virtù del suo prezzo (attualmente fissato su €11.99) e la sua natura “particolare”, noi di GameScore abbiamo dapprima voluto parlarvi approfonditamente del gioco attraverso una recensione per poi successivamente mostrarvi un lungo gameplay del gioco attraverso il quale, in compagnia di Sidd, vi aiutiamo definitivamente a valutarne o meno l’acquisto.
In calce all’articolo trovate, dunque, il nostro video gameplay di Fight of Gods per Nintendo Switch ed una panoramica sul gioco.
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Le tue preghiere sono state esaudite! Per la prima volta, divinità e creature sacre e mitologiche provenienti da tutto il mondo e dalle varie epoche si scontreranno in un picchiaduro 2D esplosivo, dove tutto il mondo è in pericolo! Chi uscirà vincitore dal torneo più distruttivo che l’universo abbia mai visto?
– un roster impareggiabile: i pilastri della religione e della mitologia si scontrano in battaglie piene di antica magia e poteri divini. Sfoga tutto il potere di Gesù, Buddha, Mosè, Zeus, Odino e tanti altri in questa battaglia per l’esistenza stessa!
– stage leggendari: un torneo così epico non può che svolgersi in ambientazioni altrettanto epiche. Tira pugni sul monte Olimpo e chiedi aiuto ai cieli per dei poteri ultraterreni mentre ti azzuffi nel giardino dell’Eden
– combattimento strategico: immergiti nel sistema di combattimento a quattro pulsanti davvero profondo. Rispondi alle abilità uniche di ogni divinità con lanci, attacchi anti-aerei e mosse speciali
– allenamento: sei nuovo alle lotte? Perfeziona le tue abilità nell’area di allenamento fatta su misura per diventare il Dio più forte dell’arena