Inops

Inops – Recensione

Richiami dal passato

Appena mi sono approcciato ad Inops non ho potuto fare a meno di pensare al caro vecchio Locoroco Cocoreccho, la perla per PSP amata da molti e che ai tempi segnò l’immaginario proponendo alcune trovate molto creative ed originali in un’opera di tutto rispetto.  Il titolo è stato sicuramente una forte ispirazione  per il team, specie in alcune meccaniche di gioco, avendo però l’abilità di non copiare il prodotto e donare al gioco una propria identità ben marcata.

Inops
Giornata tranquilla… per ora

Che cosa sono gli Inops?

Avviato il gioco faremo subito la conoscenza degli inops, tondi esseri pacifici e interamente colorati di nero mentre svolgono la loro pacifica giornata nella loro pacifica foresta. Di colpo vediamo entrare in scena degli esseri con cattive intenzioni che mettono letteralmente a fuoco tutto ciò che si para di fronte a loro: gli Ignus. Travolti da quest’ultimi gli inops si trovano costretti a scappare in quelli che potremmo paragonare a dei condotti di aspirazione, finendo però così sparsi nei vari livelli che compongono l’intero platform; da ora avrà inizio l’epopea delle nostre piccole creature.

Da qui in poi l’incipit di ogni stage sarà il medesimo: preso controllo del primo inop dovremo poi svegliare e salvare tutti i restanti nove inops sparsi nel livello, alcuni bene in vista, altri un po’ più mimetizzati con l’ambiente ed ancora altri che richiedono un piccolo sfoggio di abilità per poter essere raggiunti. Oltre agli indifesi esserini il gioco ci spinge a raccogliere durante il tragitto anche alcuni oggetti utili come dei piccoli cristalli, indispensabili per non dover ripetere il livello da capo dopo una rovinosa dipartita degli inops; o delle stelle, collezionabili che ci permetteranno di accedere ad alcuni livelli bonus raggiunto un il giusto numero.

Inops
Proviamo a lanciarla verso il basso.

Noi siamo Inop

Come descritto appena sopra, l’opera è riassumibile come un platform contornato da elementi puzzle, ma ci sono ancora tanti elementi da considerare nel gameplay. Prima di tutto bisogna parlare dell’abilità peculiare dei cari mostriciattoli neri, nonché uno dei cardini principali dell’azione; gli inops sono in grado, tramite la pressione di un tasto, di dividersi o congiungersi in un unico grande Inop. Questa funzione risulta fondamentale in diverse occasioni, in cui il diverso peso e le diverse dimensioni hanno un forte impatto sul gameplay, con un level design certosino appositamente studiato per sfruttare al meglio questa particolare capacità, permettendoci di insinuarci nei cunicoli più stretti, muovere determinati oggetti ed aggiungere un pizzico di strategia in più a seconda dei casi. In secondo luogo, come in ogni platform degno di questa categoria, gli inops hanno l’abilità di saltare per potersi muovere tra le varie piattaforme, puntualmente adornate di mille ostacoli e trappole; da evitare categoricamente se non si vogliono perdere gli amici da portare in salvo o per spazzare via i nemici quando gli occhi di questi ultimi saranno colorati di bianco (calcolate bene i tempi se non volete sacrificare diversi inops).

Inops
Al fuoco!

Le classiche meccaniche platform sono appunto accompagnate da sezioni puzzle, dove sarà fondamentale l’interazione con l’ambiente per muovere leve, ingranaggi o intere porzioni del livello. Un aspetto a cui i ragazzi di ZRZstudios hanno prestato particolare attenzione. La meccanica funziona alla perfezione in modalità portatile, specialmente con comandi touch sullo schermo della Switch, sia con l’ausilio dei tasti L ed R, anche se in quest’ultima modalità un paio di volte sono incappato in un particolare bug che non mi permetteva di muovere degli ingranaggi e delle piattaforme se non con l’ausilio dello schermo touch, ma il team ha già dichiarato di essere a conoscenza dell’errore e di avere una patch pronta per il D1.

Inops
Insidie ed imprevisti saranno sempre presenti

Giù per il tubo

Visti gli aspetti fondamentali del gameplay, come se la cava Inops sotto l’aspetto tecnico? Considerando la natura indie dell’opera ed il prezzo finale inferiore ai 10€ siamo su ottimi livelli. Escluso qualche piccolo bug che, come già detto, dovrebbe tranquillamente risolversi con la prima patch, il gameplay non soffre di rallentamenti, cali di framerate o grossi bug che potrebbero rendere il titolo poco godibile. Per quanto concerne l’aspetto artistico ed il comparto animazioni siamo di fronte ad un’opera che fa della semplicità la sua forza; sia gli Inops che gli Ignus sembrano a tutti gli effetti dei doodle in movimento, con animazioni basilari ma efficaci, mentre la palette cromatica tende rigorosamente sui toni scuri – fatta qualche piccolissima eccezione – con vistosi dettagli neon che aiutano a mantenere l’atmosfera rilassata, nonostante i parecchi momenti punitivi, ma mai frustranti, presenti in ogni livello. Fatta eccezione per un leggero effetto blur, percettibile specialmente in modalità TV, visivamente il titolo si gode a pieno, prestandosi anche a sezioni più lunghe data l’assenza di fonti di luci forti che a lungo potrebbero stancare la vista.

Inops
Il tempismo è fondamentale

Infine ci pensa il comparto sonoro a mettere la ciliegina sulla torta, con melodie ed effetti sonori sempre adatti alla situazione, sposandosi agli elementi con cui si interagisce facendo diventare in un certo senso noi stessi esecutori della melodia, dettandone velocità e ritmo. I versi che verranno fuori da ogni Inop felice, così come quelli di sofferenza, anche se brevissimi, vi rimarranno impressi anche nelle ore successive al gioco.

Inops si presenta come un esperimento, ma poggia in realtà su basi solide e consolidate, riuscendo a trasferire quasi un senso di meraviglia e scoperta ad ogni partita, senza rinunciare ad una bella dose di sfida e diventando ben presto familiare e divertente. Non riuscirete più a completare un livello senza aver salvato tutti, ma proprio tutti gli Inops!

Inops
Inops – Recensione
PRO
Originale
Semplice e d'effetto
Sonoro preciso ed azzeccato
CONTRO
Qualche piccolo bug sparso
Leggero effetto blur in modalità TV
Qualche trial&error di troppo
8.2
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