Sapete cos’è lo Smithsonian Institution (Washington, D.C.)? È un istituto di ricerca collegato con un’importante museo. All’interno di questo luogo è possibile trovare tre videogiochi: PAC-MAN, PONG e… Dragon’s Lair. Quest’ultimo è stato uno dei personaggi più iconici di una generazione, ed ha reso famoso un genere videoludico che oramai non si vede spesso. Pubblicato originariamente da Cinematronics nel 1983, è stato uno dei più grandi protagonisti delle sale Arcade. Ancora oggi si parla ancora del protagonista e della sua amata Daphne… anche se molti (soprattutto le nuove generazioni) non sono stati in grado di godersi questo videogioco. Digital Leisure Inc. vuole risolvere questo disguido, e pubblicherà Dragon’s Lair Trilogy su Switch il 17 Gennaio 2019 al prezzo di €19,99. Noi di GameScore abbiamo provato il titolo in anteprima e possiamo diri che la conversione… non è delle migliori. Scopriamo perché.
Dragon’s Lair Trilogy è una collection dei tre videogiochi più famosi di Cinematronics: Dragon’s Lair, Dragon’s Lair II Time Wrap & Space Ace (un videogioco a parte con protagonisti e nemici differenti). In tutti e tre i casi l’incipit rimane uguale: il protagonista (Dirk oppure Ace) deve salvare la sua amata (Daphne oppure Kimberly) superando una serie infinita di ostacoli. Ovviamente gli eventi narrati saranno leggermente diversi fra i tre videogiochi, ma in sostanza la trama non cambia.
Il gameplay di ogni videogioco presente in Dragon’s Lair Trilogy è semplicissimo e rientra nel genere del “lasergioco” (termine che vede le sue origini nel disco di registrazione Laserdisc): il giocatore deve premere uno dei tasti direzionali oppure A nel momento giusto. Per capirlo dovrà guardare una piccola mappa di pulsanti presenti nella parte inferiore dello schermo. Grazie a quella il giocatore può capire quando e come deve agire.
Giustamente coloro che non hanno mai giocato a Dragon’s Lair diranno “ma allora questa trilogia è facilissima: basta premere il pulsante al momento giusto”. A dirla tutta è proprio questo il punto: il gioco richiede riflessi altissimi, e se si sbaglia azione (o se si è troppo lenti) il giocatore muore, perdendo una vita. Questo vuol dire che Dragon’s Lair Trilogy obbliga il giocatore ad essere il più preciso possibile!
Dragon’s Lair Trilogy ha una piccola chicca per tutti i giocatori. All’interno della sezione EXTRA è possibile guardare tutte le scene di gioco (morti comprese) e l’introduzione di ogni storia. Inoltre, sono presenti due chicche. Se giocate a Dragon’s Lair potrete guardare un’intervista fatta ai creatori originali del videogioco (Don Bluth, Rick Dire, Gary Goldman), mentre in Dragon’s Lair II Time Wrap è presente una serie di sketch che mostra al giocatore come sono nate alcune scene di gioco.
Dragon’s Lair Trilogy è una buona collection… ma possiede molti difetti che non vanno sottovalutati. oltre alla presenza di qualche piccolo problema a livello estetico, non ho apprezzato la presenza dell‘icona dei pulsanti. Lo ammetto, è davvero comoda da usare perché spesso il gioco non fa capire al 100% cosa bisogna premere… ma allo stesso tempo risulta curiosamente invasiva. Giocando, non mi concentravo sugli eventi narrati, ma sull’icona stessa. Questo problema è meno invasivo di quel che sembra, dato che al secondo tentativo il giocatore riesce a seguire meglio gli eventi narrati. In tutto questo insieme di contenuti, il problema maggiore è l’adattamento italiano. Dragon’s Lair Trilogy possiede un adattamento italiano all’interno dei menù di gioco (per quanto riguarda ogni contenuto secondario come l’intervista o le voci in gioco, non presentano sottotitoli). L’adattamento italiano soffre di un problema: è fatto con Google Traduttore. Il risultato finale è quindi incomprensibile e molti contenuti risultano danneggiati. Concludendo, alcuni input arrivano con ritardo e qualche volta le azioni di gioco risultano imprecise.
Per quanto riguarda la longevità, siano ad un caso a parte. In realtà i tre videogiochi – se completati in maniera perfetta – durano meno di un’ora. Il giocatore medio potrebbe comunque impiegarci tre ore o poco meno per finire il gioco. Una volta fatto questo, lo riprenderà in mano solo per i contenuti speciali. È presente una classifica, ma è esclusivamente locale.
Siamo giunti alla conclusione di questa recensione. Dragon’s Lair Trilogy riporta su Nintendo Switch tre videogiochi famosissimi, che hanno formato i videogiocatori della scorsa generazione. Il gameplay è semplice e difficile allo stesso tempo e le animazioni non cessano di invecchiare. Oltre a questo, qualche contenuto aggiuntivo incuriosirà i veterani. Purtroppo la conversione non è delle migliori, a causa di un’adattamento italiano discutibile. Nel complesso il videogioco riesce a divertire, e lo consiglio sotto sconto.