Pang Adventures

Pang Adventures – Recensione

Fermi tutti, nessuno si muova, è tornata una vera e propria icona degli anni ’90, un vero catalizzatore nelle sale giochi dell’epoca… un vero e proprio cult del mondo dei videogames. In Giappone vide il successo come Buster Bros ma in Italia, grazie alla Capcom che decise di pubblicarlo anche in Europa, lo conosciamo come Pang, gioco sviluppato dalla Mitchell Corporation che ebbe un ottimo successo nel nostro paese e non solo, grazie ad un gameplay immediato ma anche un’idea alla base del gioco innovativa, fresca e divertente.

I protagonisti del gioco erano due fratelli esploratori che dovevano visitare diciassette aree geografiche differenti e affrontare in ognuna tre livelli di gioco. I nostri nemici erano semplici bolle che cadevano dal soffitto per poi rimbalzare su tutto lo stage e il nostro compito era di distruggerle tutte tramite un arpione e varie armi che trovavamo durante l’avventura. Ma il tutto non risultava facile in quanto una volta colpite, le bolle si dividevano e quindi diventavano più piccole ma anche numerose, mettendoci in difficoltà nei movimenti stando ben attenti a non farcele cadere addosso pena la morte istantanea.

Pang Adventures
Molte sfere risultano davvero ostiche da eliminare!

Non penso ci siano tante persone che nella loro carriera di videogiocatori non abbiano mai affrontato un livello di Pang ma forse le nuove generazioni lo conoscono molto meno e cosa c’è di meglio di un bel remake di quel folle gioco? Ci ha pensato la DotEmu, uno sviluppatore di videogames francese con sede a Parigi che adora il retrogame e cerca quindi vecchi giochi da modernizzare e portarli a nuova linfa vitale o saghe da continuare. Io li adoro letteralmente e sono un loro fan, complice la scelta di sviluppare Street Of Rage 4, continuando di fatto la nota saga arcade Sega.

Quest’idea è davvero semplice quanto importante per non far cadere nel dimenticatoio creazioni che le nuove generazioni ignorano ma che sono vere e proprie perle capaci di segnare il nostro secolo. Pang Adventures quindi si pone come una vera e propria rivisitazione dell’originale del 1990 ma con le dovute e opportune modifiche.

Pang Adventures
Il mitico rampino… semplice quanto efficace!

Bolle, ora abbiamo anche le mitragliette… benvenute del 2018!!!

Siamo accolti ovviamente da una breve storia che ci farà conoscere anche i nostri protagonisti, due fratelli dall’aspetto simile a quello di Ash dei Pokémon. Questi due eroi sono chiamati a salvare il mondo da un’invasione di sfere aliene che sono riuscite a penetrare in tutto il globo terrestre e minacciano di sopraffare tutti i popoli.

Finalmente senza l’ausilio dei gettoni che vi avrebbero fatto sborsare un patrimonio, dovrete esplorare vari paesi e mettere fine a tutto ciò attraverso l’immancabile arpione e altre varie armi come la mitragliatrice che troveremo sparse nei livelli. In nostro aiuto verranno anche altri power up come il rallentamento del tempo e altre cosucce che ci permetteranno di non morire miseramente alle mille difficoltà che queste sfere rimbalzanti ci metteranno davanti o sopra o di lato… insomma molte volte saremo circondati!

Pang Adventures
I due fratelli non sembrano degli esploratori… ma più allenatori di Pokémon

Rispetto al vecchio capitolo targato 1990, i livelli da affrontare sono meno numerosi ma c’è l’aggiunta dei boss di fine livello, prima non presenti, e che ci daranno molto filo da torcere oltre ovviamente a deliziose cut-scene. Potrete inoltre affrontare l’intera avventura con chiunque vogliate e, grazie a Switch che ancora una volta si dimostra la casa ideale per alcuni giochi, anche ovunque vi aggrada in quanto è presente un ottimo multiplayer locale usufruibile grazie alla divisione dei Joycon.

Ovviamente, oltre alla modalità storia, sono presenti due aggiunte da sbloccare solo terminando la campagna: una modalità extra in cui terminare il gioco con solo tre vite a disposizione e una modalità survival con la presenza di classifiche online.

Pang Adventures
I boss finali sono state delle aggiunte davvero divertenti!

Ne è valsa la pena disturbare un classico del videogame?

Questo remake è stato pensato per rendere omaggio ma soprattutto creare nuovo appetito nei confronti di un gioco che ha segnato la nostra infanzia ma poco conosciuto tra le nuove leve. Graficamente questo Pang Adventures riesce nel suo intento donandoci disegni ben fatti in tutti i livelli, ottime animazioni ed effetti particellari che girano in uno splendido HD; per quanto riguarda Switch vede in docked 1080p con 60fps stabili e in portable 720p con gli fps che rimangono ancorati ai 60. Grafica quindi che si presenta moderna e dal tratto spigliato riuscendo a splendere sulle nuove console.

Sul gameplay e le aggiunte fatte in questo capitolo bisogna andarci cauti e comunque fare un paragone con l’originale. Tutto, sull’originale, era immediato ma anche dannatamente difficile in quanto l’arma a nostra disposizione era il rampino e il suo upgrade, ovvero l’arpione doppio, stop, non c’erano altre migliorie se non i vari power up; le bolle inoltre avevano molti più livelli di divisione rendendo l’ultimo dannatamente difficile. Pang Adventures invece ci regala anche armi più moderne come pistole laser, fucili a pompe, mitragliette e altre amenità che ovviamente riescono nel loro intento di rendere appetibile alle nuove generazioni il vecchio concept ma fa diminuire, e di molto, la difficoltà del gioco soprattutto grazie anche ad una divisione più leggera delle bolle che non hanno tutti i livelli di rottura dell’originale.

Pang Adventures
Sembra tutto molto difficile ma basterà prendere quella pistola in alto per renderci dei provetti Rambo

I comandi risultano invece perfetti e responsivi così come ho molto apprezzato la trama seppur nella sua semplicità e l’aggiunta dei boss fight di fine livello. Molto ampia la varietà proposta di bolle, alcune con delle caratteristiche specifiche che ci metteranno in seria difficoltà, ma anche di molti elementi presenti a schermo con propria personalità; in un livello ad esempio potremo contare sull’aiuto di granchietti che una volta liberati, grazie alle loro chele, ci aiuteranno ad eliminare tutte le bolle nemiche.

Purtroppo Pang Adventures è afflitto da una bassa rigiocabilità complice le poche modalità e la storia che si conclude in una manciata di livelli; peccato la non presenza di una modalità online che avrebbe permesso al gioco di ricevere una longevità maggiore e anche un divertimento superiore dovuto proprio all’incognita del compagno con cui giocare e dei diversi stili con cui affrontare uno stage. Si vede nettamente che il gioco è stato sviluppato in primis per i dispositivi mobili e solo successivamente per Steam e le console odierne ed è un peccato perché eravamo vicini ad un remake davvero ben fatto ma poi tutto si è perso in un bicchier d’acqua.

Pang Adventures
Pang Adventures – Recensione
PRO
Graficamente davvero moderno e con bei disegni
Gameplay semplificato che strizza l'occhio alle nuove generazioni
Rende Pang appetibile alle nuove generazioni
CONTRO
Longevità bassa e avventura che termina in un paio d'ore
Mancanza di una modalità online
E' Pang... ma molto semplificato
6.8