Sheltered – Recensione

Sheltered è un titolo che ho voluto fortemente visto che già dalle informazioni che avevo reperito e dal trailer che avevo guardato, mi aveva incuriosito in una maniera assurda. Sicuramente l’aver giocato e recensito il simile, almeno per meccaniche, This War of Mine, ha influito sul mio stato d’animo e sulla mia scelta ma tutto ciò poteva essere pericoloso visto che il titolo di 11 Bit Studios ha lasciato tanto dentro me e tutto quello che viene giocato dopo un capolavoro rischia di subirne il paragone e non essere apprezzato per quello che è.

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Fortuna il buon Spot che ci da una mano che mamma dorme… ah no… ehm!

Quindi ho dovuto resettare la mia mente per cercare di essere il più sincero possibile e godermi questo titolo nato nel 2016 grazie ad Unicube Studios, una piccola software house formata da quattro persone con sede a Shropshire, nel Regno Unito. Grazie anche a Team 17 che ha collaborato nella lavorazione e poi nella pubblicazione del titolo, Sheltered è approdato dapprima su Steam, riscuotendo un ottimo successo, per poi debuttare su PS4 e Xbox One.

Nintendo Switch era l’unica console “casalinga” che mancava all’appello ed ora anche la piccola ibrida made in Kyoto può accogliere questa creazione, strana, inusuale ed a tratti claustrofobica, che ci porterà in una sorta di The Sims in salsa post-apocalittica. Giocare a Sheltered sarà come vestire i panni di Viggo Mortensen in The Road in uno scenario desolato simile a quello di Io Sono Leggenda ma senza aberrazioni mutanti che vi daranno la caccia, senza zombie in cerca di carne fresca, almeno inizialmente; i veri pericoli saranno la non soddisfazione dei bisogni elementari e gli altri essere umani, pronti a tutto pur di sopravvivere. Occhio che da The Road a Funny Games potrebbe essere un attimo!

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Ahahahah non mi fate paura… nanetti!

Resistere sempre e comunque… vivere!

Avviando il gioco, saremo chiamati alla prima scelta che Sheltered ci chiederà di fare ovvero scegliere quale delle due modalità proposte affrontare; la Sopravvivenza o lo Scenario che a sua volta comprende due episodi giocabili, Circondate e Stasi. Ovviamente ci sarà suggerito di partire proprio con la prima modalità che ci permetterà di immergerci in maniera totale e senza vincoli, nel comando e nella gestione di un nucleo familiare comprensivo di un tenero animaletto domestico.

Tutti a lavorare… grandi e piccini!

Subito dovremo decidere come comporre la famiglia da gestire creando due adulti, anche di sesso uguale, e due bambini. La personalizzazione è completa e avremo modo di sbizzarrirci tra colore della pelle, capigliature, vestiti ma soprattutto una gamma di caratteri che indirizzeranno l’umore dei nostri personaggi come il coraggioso, l’ottimista o l’immancabile dormiglione. Se non abbiamo tanta pazienza e soprattutto vogliamo perdere meno tempo possibile nella personalizzazione, possiamo far decidere al fato attraverso la scelta randomica che in alcuni casi risulterà anche divertente; infatti non sarà difficile giocare con un bambino forte che lavorerà al pari di un adulto.

Oltre che con le persone, dovremo anche interagire con un animale a scelta tra cane, gatto, cavallo, serpente o pesce che aiuterà ad abbassare il nostro livello di stress ma a cui dovremo badare e soprattutto nutrire. Il gatto sarà molto utile per catturare i topi e si ciberà una volta ogni due giorni, il cavallo è importante per gli spostamenti ma è molto dispendioso per quanto riguarda l’alimentazione mentre il cane risulta indispensabile nelle esplorazione ed è una via di mezzo tra il cavallo ed il gatto per quanto riguarda la richiesta di cibo senza dimenticare il viscido serpente che vi aiuterà nella caccia ai topi una volta liberato dal terrario o dell’immancabile pesce rosso, utile solo per lo stress e davvero poco esoso di cibo.

Mmmmh, quella renna è appetitosa… da fare coi ribes!

I nostri personaggi avranno sempre alcune barre che ci indicheranno i loro bisogni e soprattutto la loro salute generale; un personaggio che ha bisogno di dormire difficilmente lavorerà o si ammalerà se non vive in un ambiente pulito o in mancanza di una doccia. Oltre a seguirli in tutto e per tutto, avremo a disposizione anche tavoli da lavoro dove costruire vari oggetti utili per migliorare la nostra dimora. Dal sistema di filtraggio delle acque per convertire il flusso piovano ad un semplice secchio per i bisogni, tante saranno le personalizzazioni da effettuare senza dimenticare la costruzione di nuove stanze o un congelatore per conservare gli animali catturati da mangiare. Ovviamente tutto ciò non sarà gratis e consumerà risorse quindi dovremo stare ben attenti a costruire oggetti utili e inizialmente tirare un po’ la cinghia magari dormendo su scomodi sacchi a pelo per poi più avanti usare dei veri e comodi letti.

Oltre la vita in casa c’è altro ed ecco che dovremo esplorare i luoghi intorno per raccogliere nuovo cibo e materiale ma anche per conoscere nuove persone che potremo reclutare nella nostra famiglia sempre con cautela, c’è un sottile filo da non rompere mai e un estraneo in casa potrebbe rubare anche tutto ciò che abbiamo o semplicemente rompere l’idillio familiare. Dopo ogni esplorazione, ci verranno assegnati dei punti esperienza che verranno divisi tra i vari personaggi per aumentare i loro vari livelli; anche aiutare una persona che busserà al nostro rifugio ci permetterà di vedere le nostre caratteristiche aumentare di XP.

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Anche i vermoni tentano l’assalto… come in Tremors!

Aggiunta non di poco conto per questa versione Switch, è la modalità scenario che, come accennato in precedenza, contiene ben due episodi giocabili. In Circondate, vestiremo i panni di madre e figlio che il marito lascia nel bunker sotterraneo per andare alla ricerca di un posto più sicuro e di rinforzi. A noi non resterà altro che resistere ben cinquanta giorni agli assalti di bande, assassini e altre persone che vogliono prendere possesso del nostro rifugio in una modalità che ha tutto il sapore di un home invasion in salsa videoludica. Potremo ovviamente rinforzare oggetti, costruire armi e trappole ma soprattutto dovremo cercare di soddisfare i bisogni primari per sopravvivere. Il secondo episodio dal titolo Stasi ci vede nei panni di uno scienziato con al seguito la sua famiglia che ha a disposizione settantacinque giorni per costruire un razzo e lasciare così, con tutti loro, la terra ormai inospitale. Qui il tutto prende una piega fantascientifica a tinte horror; dovremo stare molto attenti agli assalti che verranno eseguiti anche da mutanti molto arrabbiati e vermi giganti, ma dalla nostra abbiamo un’intelligenza sopraffina e tanta voglia di vivere.

Considerazioni finali

Sheltered è un The Sims in chiave ansiolitica e post apocalittica sicuramente meno curato di This War Of Mine ma anche con una profondità di trama e di gameplay minore ma non per questo all’acqua di rose. I toni anche qui sono comunque cupi e rendono bene l’idea di un’umanità ai minimi termini ma non esistono suicidi o quella costante ansia che pervadeva la creazione di 11 Bit Studios.

Ai terrapiattisti non piace questa immagine!

 

Sicuramente anche la grafica proposta in un’ottima pixel art, rende meno realistico Sheltered che comunque ha buoni colori e sfondi oltre ad animazioni molto fluide nella loro semplicità. Tutto ovviamente gira a 1080p in docked e 720p in portable con 60fps costanti e granitici. Il gameplay risulta immediato, con un buon controllo dei personaggi e soprattutto adatto ad un vasto pubblico di giocatori abbracciando sia i casual che gli hardcore gamer, comunque davvero molto simile al titolo ideato da Will Wright tendente più alla sopravvivenza.

I comandi sono immediati, semplici e con un’ottima risposta; una freccia da muovere attraverso lo stick sinistro ci permetterà di indicare i punti da selezionare, i pulsanti sono destinati ad attivare le varie azioni mentre i dorsali serviranno nella scelta del personaggio e nell’immancabile velocizzazione del tempo, utile in alcuni frangenti di staticità. Sheltered non è una passeggiata di salute e la difficoltà si attesta su buon livelli con una scelta tra facile, media e difficile ma vi assicuro che già a quella più bassa avrete i vostri problemini da risolvere e soprattutto tanta materia grigia da usare.

Non andare papà… ma niente da fare! MEXICOOOOOOOOO!

Peccato la mancanza di profondità nelle esplorazioni che si risolvono con oggetti trovati randomicamente e con una scelta base su quale portarci a casa, insomma siamo ben lontani dalle gite fuori porta ricche di casualità e pericoli di This War Of Mine ed anche se abbiamo comunque un numero limitato di posti nell’inventario, difficilmente avrete problemi. Ottime le traduzioni testuali in italiano così come molto buono è il sonoro che veste in maniera perfetta il corpo cupo di Sheltered che comunque si dimostra un ottimo gioco che vi catturerà dall’inizio alla fine e vi farà dimenticare del tempo che scorre!

Sheltered – Recensione
PRO
Livello di sfida molto alto ma adatto a tutti
Il gioco cattura e riesce ad intrattenere
Personalizzazioni ampie e divertenti
CONTRO
Poca profondità nelle esplorazioni esterne
7.8