EVERSPACE - Stellar Edition

Everspace: Stellar Edition – Recensione

I rogue-like sono dei giochi molto affascinanti. Proprio a causa delle limitazioni che impongono, sono in grado di creare esperienze particolari, che cercano di sfruttare al massimo gli elementi cardine di questo genere. Ovviamente, l’ambientazione gioca un ruolo fondamentale; e non bisogna scordarsi neanche del comparto narrativo. La meccanica dei loop che si rinnovano ad ogni iterazione e parti di storia dispensate col contagocce sono degli stratagemmi che, se usati a dovere, possono produrre effetti piacevolmente inaspettati.

Everspace: Stellar Edition porta uno dei migliori guizzi di creatività di questo genere sulle nostre Nintendo Switch. Gioco arcade/rogue-like, Everspace ha tutto ciò che un rogue-like degno di tale nome deve avere: ambientazione spettacolare, una storia interessante ed un sistema di progressione in grado di rendere nuova ogni partita. Tutto questo è condito da un comparto grafico che restituisce un colpo d’occhio molto d’impatto – anche se a livello di risoluzione stiamo un po’ bassini.

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Il gioco comincia dando qualche accenno sulla storia: una serie di eventi hanno spinto il protagonista ad intraprendere un viaggio attraverso l’universo per conoscere la verità. All’inizio, la narrativa non sembra particolarmente interessante e apparentemente segue i classici stilemi del genere fantascientifico a cui si allaccia. Tuttavia, andando avanti nel gioco, non solo la storia si rivela molto interessante, ma anche il modo in cui è raccontata e come le meccaniche di gioco riflettono la narrativa sono particolarmente azzeccate.

Nella schermata iniziale, che sarebbe il nostro hangar, si deve scegliere la navicella con cui si vuole affrontare la run. All’inizio, ce ne sono solo due a disposizione, le altre andranno sbloccate con i crediti che raccoglieremo durante i nostri viaggi. Everspace si sviluppa in diversi livelli suddivisi in aree. All’interno delle varie aree, ci si può muovere liberamente. Qui, il nostro obiettivo è quello di cercare materiali per craftare i vari potenziamenti per la nostra navicella e anche raccogliere quanto più carburante possibile. Questa risorsa è fondamentale per effettuare il ‘salto’ da un’area all’altra. C’è la possibilità di poter muoversi nell’area successiva anche se non abbiamo abbastanza carburante, tuttavia c’è un’altissima possibilità – quasi una certezza – che qualche componente dell’astronave venga danneggiato. Nel corso delle nostre avventure spaziali, non dovremo solo potenziarci e abbattare navicelle ostili, ma dovremo anche manutenere la nostra di nave, ma soprattutto, cercare di evitare di essere colpiti il più possibile.

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Il menù di riparazione può essere aperto in qualsiasi momento e mette in pausa il gioco – per cui, nessun timore, si può aggiustare il proprio veicolo anche nel mezzo dell’azione. In questa stessa schermata, si possono anche potenziare le varie parti della nostra astronave, a patto che abbiamo a disposizione i materiali necessari.

E così si va, evitando asteroidi, raccogliendo minerali nascosti e distruggendo i nemici che ci bloccano la strada. L’interazione tra il giocatore e i vari nemici sparsi nell’area è abbastanza interessante: non è raro che un determinato materiale sia protetto da qualche sistema di allarme, o che un intero plotone vi si scagli contro perché avete raccolto qualcosa che non dovevate. Questo è uno dei punti forte di Everspace: il gioco è in grado di generare situazioni intriganti da un punto di vista narrativo per il giocatore. Non mi riferisco alla storia del gioco in sé (ne parlerò a breve), ma alla capacità di Everspace di permettere al giocatore di immaginare la sua personale storia. Ovviamente, questo rimane su un livello più ‘locale’, abbastanza piccolo, nel senso che l’esperienza delle singole aree permette la costruzione di narrative soggettive. Nel complesso, Everspace utilizza uno stratagemma narrativo che si rivela particolarmente efficace per motivare il giocatore a continuare a giocare.

Alla fine di ogni livello, quando affronteremo il ‘salto finale’, partirà una breve cutscene che fornisce qualche dettaglio in più sulla storia, quasi regalando un cliffhanger dopo l’altro. Ora, eviterò di fare spoiler, ma continuando a giocare si capisce perché stiamo facendo questo viaggio nell’universo – e anche, per esempio, viene motivato su un piano narrativo la meccanica dei loop caratteristica dei rogue-like.  In aggiunta, attraverso il codex, raccoglieremo testi ed altre informazioni aggiuntive sulla storia che contribuiscono in maniera ottimale al worl-building di Everspace, dandogli ancora un altro elemento distintivo.

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Ma è tutto oro quel che luccica? No, assolutamente. Everspace è un rogue-like con ogni elemento al suo posto, con un comparto grafico che, anche se non brillante, fa il suo lavoro a dovere. Tuttavia, dal punto di vista dei controlli, ci sta qualche piccolo problema. Gli sviluppatori dovevano essere ben al corrente della difficoltà di fare una mappatura dei comandi decente, perciò il gioco mette a disposizione diverse combinazioni prestabilite per trovare quella che fa più al caso vostro. Purtroppo, il problema vero sorge con i Joy-Con. Everspace è praticamente impossibile da giocare con i piccoli controller: troppo impreciso il piccolo stick analogico per mirare, troppi tasti da dover premere senza il rischio di sbagliare qualcosa. Di conseguenza, questo gioco è molto difficile da giocare in handheld con i Joy-Con attaccati alla Switch. Questo è un po’ deludente, soprattutto se si considera il fatto che questo tipo di giochi ha tutto da guadagnare dalla modalità portatile. D’altro canto, Everspace è decisamente più godibile se giocato con il Pro Controller e con la Switch connessa al dock. Non solo perché i controlli sono più precisi, ma anche perché la grafica da ovviamente il meglio di sé in questa modalità.

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Per concludere, Everspace è un rogue-like molto ben fatto. Ha tutte le carte in regola per distinguersi nel mare di rogue-like che popolano l’eshop: un sistema di progressione molto soddisfacente, un’ambientazione ben fatta, una grafica pulita nonostante tutto ed un comparto narrativo molto intrigante. Come fatto notare, il problema principale riguarda i controlli, soprattutto con i Joy-Con. Detto questo, se siete fan dei rogue-like e dei viaggi interstellari, munitevi di Pro Controller, Everspace vi aspetta.

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EVERSPACE - Stellar Edition
Everspace: Stellar Edition – Recensione
PRO
Meccaniche rogue-like molto ben fatte
Mondo di gioco intrigante
Storia raccontata in modo interessante
Grafica restituisce un bel colpo d'occhio
CONTRO
I controlli con i Joy-Con sono molto macchinosi
Giocarlo in portatile risulta abbastanza scomodo
7
" Dobbiamo passare direttamente alla velocità smodata!"