“Pokémon è morto col competitivo”
Molti di voi leggeranno questa frase come “cattiva, arrogante, provocatoria” e probabilmente avete ragione. Per quanto mi riguarda, la ritengo un po’ vera.
Questo discorso si è infilato nella mia testa quando ancora giocavo esclusivamente a Pokémon. Posso dire di aver spolpato quasi tutti i titoli usciti fino ad ora (spin-off compresi) nelle maniere più strampalate. Ho completato giochi usando solo Magikarp e Metapod, ho sconfitto capopalestre con una squadra monotipo ed ho completato molte volte la famosissima “Nuzloke Challenge“. Più giocavo i vari titoli, più avevo l’impressione che i giochi “vecchi” di Pokémon (in particolare quelli per DS) erano pieni zeppi di cose da fare, e molte di queste non erano collegate al competitivo! Basti pensare al Pokéathlon di HeartGold/SoulSilver o al Pokéwood di Bianco2/Nero2, divertentissimi ed accattivanti. I titoli per 3DS, però, li ho reputati piuttosto deludenti. Le trame erano palesemente incomplete ed il gameplay generale risultava eccessivamente facile. Vi ricordo, inoltre, che stiamo ancora aspettando il rilascio ufficiale di Floette Fiore Eterno, personaggio importante in X/Y ed Easter egg in RubinoOmega/ZaffiroAlpha. La vera sfida era ormai legata al mondo competitivo ed una volta che si finiva un gioco erano poche le motivazioni che mi spingevano ad andare avanti. Persino il Pokédex – emblema della storia Pokémon – è stato accantonato. In Sole, Luna, UltraSole ed UltraLuna il pokédex nazionale è sparito, eliminando una grande quantità di descrizioni interessanti! Tutto questo ha disincentivato molti a perseguire l’obiettivo originale della saga: “Gotta catch em all”.
Ho odiato così tanto Sole e Luna che ho evitato completamente i loro seguiti e, assieme a molti altri giocatori, ho deciso di abbandonare il brand Pokémon.
Partendo da queste basi, potreste dire “ma Bislacco, hai quindi odiato Pokémon Let’s GO Pikachu & Eevee fin dall’annuncio?”. La mia risposta è NO! Questi nuovi titoli partono da una base importantissima: vogliono partire da zero, facendo un passo indietro probabilmente necessario. Si sapeva da anni che Game Freak aveva intenzione di fare questa mossa (ne parlarono in una vecchia intervista cinque anni fa) e finalmente hanno reso il loro esperimento realtà.
È proprio da queste basi che voglio iniziare. Delle basi oggettivamente negative, ma che renderanno questa recensione diversa rispetto molte altre. Sarà, infatti, raccontata dal punto di vista di una delle tante persone che ha deciso di abbandonare il brand MA ha intenzione di darle ancora una possibilità. Torniamo nella regione di Kanto e scopriamo assieme com’è Pokémon Let’s GO Pikachu e Eevee!
Pokémon Let’s GO Pikachu/Eevee sono i primi capitoli della saga principale Pokémon su Nintendo Switch e narrano le vicende dei giochi della prima generazione (Rosso, Blu, Verde, Giallo,RossoFuoco, VerdeFoglia). Il protagonista – che chiameremo Luisella – dovrà affrontare otto capopalestra per riuscire ad ottenere le loro medaglie. Solo così potrà diventare campione/campionessa della regione di Kanto. Nel mentre, dovrà aiutare il professor Oak a completare il Pokédex, una sorta di enciclopedia digitale che contiene le descrizioni di ben 153 Pokémon.
Vorrei partire fin da subito in quarta parlando di ciò che ho apprezzato di più: lo starter. Fin dai primi 30 minuti il pokémon iniziale si rivela eccezionale. Non solo Pikachu/Eevee possono imparare mosse speciali e non solo hanno statistiche largamente superiori rispetto quelle degli esemplari “normali”… ma presentano una texture differente dal normale. Oltre a tutto ciò sono gli unici pokémon che seguiranno sempre Luisella e sono gli unici con cui si può interagire in maniera approfondita. Se si lascia fuori dalla pokéball un esemplare qualsiasi si avrà una relazione simile a quella di HeartGold/SoulSilver (il pokémon interagisce con Luisella solo se questa parla per prima, anche se in certi casi l’esemplare si allontana per cercare strumenti). Pikachu/Eevee, invece, presentano una sezione esclusiva all’interno del menù base, dove possono essere coccolati e sfamati. Tutto questo, unito all’ottimo doppiaggio, rende gli starter di questo gioco sbalorditivi!
Ora che abbiamo parlato un po’ dei pokémon iniziali, addentriamoci in una delle meccaniche più”innovative di questo gioco: la cattura. Finora i Pokémon dovevano essere catturati indebolendoli con mosse offensive e/o di stato. Ebbene, in Let’s GO non è così! Stavolta il giocatore deve sfruttare il Joy-Con oppure i sensori di movimento per catturare gli esemplari che vagano per tutta Kanto. Nel mentre, si possono usare bacche per agevolare la cattura. Tutto questo ricorda volutamente Pokémon GO (l’applicazione Mobile sull’omonima saga) e, ad essere sincero, l’ho apprezzata. Questo nuovo metodo di cattura risulta – curiosamente – più difficile di quello originale. Oltre al fatto che i caricamenti tra una “fase di cattura” e l’altra sono rapidissimi, sarà necessario usare cervello: il pokémon potrebbe non rimanere fermo come in GO, ma potrebbe muoversi in continuazione. Creature come Beedrill, Abra, Moltres, Magnemite e Golbat hanno la brutta abitudine di muoversi costantemente. Tutto questo rende la fase di cattura accattivante e coinvolgente. A rafforzare questa nuova meccanica ci pensa il tasso di cattura (che risulta basso rispetto al solito), obbligando Luisella a fare spesso provviste di pokéball.
Cosa rende Pokémon Let’s GO speciale? Molte cose, a dirla tutta. Oltre al fatto che la gestione del pokémon compagno funziona molto bene (dato che una buona parte di esemplari possono essere perfino cavalcati) ho apprezzato la scelta di non rendere questo titolo competitivo al 100%. Questa affermazione nasce da molti fattori: alcune combinazioni di mosse su un determinato pokémon risultano eccessivamente potenti (vedi Starmie con Minimizzato+Psiconda), è presente la mossa Levitoroccia senza la possibilità di eliminarla dal campo, il multigiocatore Online non permette di incontrare giocatori casuali e le Evs sono state sostituite dalle Avs (che aumentano le statistiche solo se si danno al proprio pokémon delle caramelle speciali. In questo modo, ogni statistica può aumentare di 200 punti, in maniera simile a come avveniva nei giochi di prima generazione). Tutto questo farebbe pensare che i giocatori competitivi siano stati messi da parte, ma sappiate che non è proprio così. Pokémon Let’s GO propone alcune meccaniche vecchie e nuove pensate appositamente per il competitivo! Nulla di speciale, ma sicuramente è un gesto apprezzabile.
Per quanto riguarda la connessione con Pokémon GO, il risultato è ottimo. Una volta che Luisella raggiunge Fucsiapoli, è possibile entrare nel Pokémon GO Park (sostituto del Safari Pokémon). Qui il giocatore può connettere Let’s GO col titolo Mobile per importare i vari pokémon catturati. fatto questo non solo dovranno essere catturati di nuovo… ma è anche uno dei pochissimi metodi per catturare Meltan e Melmetal, due pokémon misteriosi appartenenti alla prossima generazione.
Ora, vorrei spremere le meningi di voi lettori per trattare una cosa complessa: la trama. Tralasciando che sono fortemente contrario alla storia “multiverso” che sta gestendo The Pokémon Company in questi ultimi giochi, bisogna ammettere che Let’s Go propone una serie di novità rispetto alle versioni Rossa, Verde, Blu e Gialla. Questo perché non solo vengono fatte citazioni ad alcuni dettagli sui giochi precedenti, ma si può notare che sono state aggiunte varie cose che nel progetto iniziale non apparivano. Questo riguarda non solo cutscenes, ma anche interi pezzi di gameplay. Nulla cha faccia gridare al miracolo – sia chiaro – ma devo ammettere che mi hanno stupito. Oltre a questo, posso dire che Pikachu/Eevee avranno un ruolo “attivo” negli eventi di gioco. Grazie a questo dettaglio e ad altre piccole chicche, posso dire che il pokémon iniziale di Pokémon Let’s GO è il miglior starter mai creato grazie ad una caratterizzazione dolce ed attiva negli eventi di gioco! Vorrei anche ricordare che Pikachu/Eevee possono essere ulteriormente personalizzati tramite tanti oggetti che rendono il proprio pokémon “unico”. Anche Luisella potrà essere personalizzata, ma il risultato finale è decisamente inferiore rispetto al protagonista dei giochi precedenti. Per fare un esempio, non è possibile personalizzare colore degli occhi, acconciatura e colore dei capelli (in altre parole, l’aspetto che si sceglie ad inizio gioco non può essere cambiato!)
Quali sono i difetti di Pokémon Let’s GO Pikachu/Eevee? Beh, più di quanti possiate immaginare. probabilmente non riuscirò ad elencarli tutti, ma tratterò quelli principali.
Il primissimo difetto riguarda – curiosamente – le due versioni di gioco, in particolare gli starter. Sono spettacolari da utilizzare ed hanno un carisma da vendere, ma Let’s GO Eevee propone troppi contenuti esclusivi rispetto Let’s GO Pikachu (e non mi riferisco ai pokémon selvatici). Vi ricordate quando ho detto che gli Starter hanno mosse speciali? Perfetto! Sappiate che Pikachu ne ha 3, mentre Eevee 8, e sono oggettivamente più forti rispetto quelle di Pikachu. Questo rende Eevee così potente da poter tener testa ad un pokémon leggendario! Dato che due mosse di Pikachu si basano su mosse evento che ha potuto apprendere durante il corso degli anni (Surf e Volo) avrei preferito una maggior creatività. Vi ricordo – infatti – che se Game Freak voleva citare mosse evento poteva sfruttare Sbadiglio, Ripeti, Strampadanza, Canto e tutte le mosse che Pikachu Cosplay ha imparato in RubinoOmega/ZaffiroAlpha. Oltre a questo, Pokémon Let’s GO Eevee propone sette completi in più rispetto Let’s Go Pikachu. Tutto ciò mi permette di dire che le due versioni sono sbilanciate, e questo non l’ho assolutamente apprezzato!
Altro difetto riguarda la meccanica della fuga dei pokémon. Così come in Pokémon GO, anche in Let’s GO i mostriciattoli tascabili possono fuggire. Il problema nasce sul “quando” fuggono. Sui dispositivi Mobile possono fuggire solo dopo che il giocatore ha provato a catturare l’esemplare… mentre in questo caso possono fuggire in qualsiasi momento. Non ho apprezzato questa cosa, dato che rende la fase di cattura una sorta di “catturalo entro il tempo X” che risulta decisamente snervante soprattutto se si a a che fare con pokémon cromatici (nota bene: nel Pokémon GO Park il pokémon può fuggire dalla cattura, ma non scompare)
È arrivato il momento di parlare del postgame. Qui siamo in un limbo. Oggettivamente parlando il postgame di Let’s Go è superiore rispetto Rosso/Blu/Verde/Giallo (grazie alla meccanica dei maestri e a qualche piccola chicca), ma risulta inferiore rispetto RossoFuoco e VerdeFoglia. Non è un discorso di “competitivo”, ma avrei preferito qualcosa di leggermente più succoso. Non aspettatevi né aree aggiuntive, né eventi come l’episodio Delta di RubinoOmega/ZaffiroAlpha. Sappiate che, comunque sia, avrete un po’ di cose da fare.
Vorrei concludere questo discorso parlando degli Esperti. Qui la situazione si fa estremamente complessa. Abbiamo a che fare con 153 allenatori che – in un modo o nell’altro – sfideranno il giocatore in interessantissime battaglie 1VS1. Tralasciando il fatto che è possibile “facilitare” alcune lotte usando Forme Alola e/o megaevoluzioni, non ho notato una vera e propria sfida. Se Pokémon Let’s Go avesse proposto l’insegnmosse sarebbe stato possibile usufruire una maggior varietà di attacchi, e questo avrebbe permesso al giocatore di spremere ogni esemplare. Ovvio, l’insegnamosse non era presente nei giochi originali, ma credo che la sua implementazione sarebbe stata apprezzata anche dai giocatori meno veterani.
Nel complesso, cosa posso dire di Pokémon Let’s GO Pikachu e Eevee? Molte cose, in realtà. È sicuramente un gioco divertente che riesce a riproporre al meglio gli eventi della prima generazione con un briciolo di novità. Il pokémon iniziale è eccezionale sotto moltissimi punti di vista, il gameplay generale funziona e la comunicazione con Pokémon GO risulta divertente. Oltre a questo, ho apprezzato il multigiocatore locale e di tanti piccoli dettagli che rendono questo gioco un vero e proprio capitolo della saga. Purtroppo molti dei suoi difetti fanno storcere il naso: la gestione della fuga dei pokémon andrebbe rivista, Pokémon Let’s Go Eevee vince a man basse sull’altra versione ed il Postgame risulta meno corposo rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Da tutto ciò non mi sento di dire che sia il miglior gioco Pokémon, ma sicuramente è eccezionale… sotto punti di vista sbagliati. Non è migliore rispetto agli altri perché è “family friendly“… non è migliore grazie al nuovo sistema di cattura… non è migliore grazie ad una trama aggiornata rispetto l’originale. Pokémon Let’s GO Pikachu e Eevee sono i migliori perché – per la prima volta – propongono uno starter diverso dal solito, capace di essere protagonista degli eventi narrati. Non è più un esemplare qualsiasi come tutti gli altri starter, ma un pokémon capace di manifestare le proprie emozioni al giocatore. Pikachu ed Eevee non sono macchie, ma parte del protagonista, e questo è ciò che permette a Let’s Go di rimanere nei cuori dei giocatori nelle generazioni successive.
Ultimo aggiornamento: 2023-12-06 at 17:30