LEGO Harry Potter Collection

LEGO Harry Potter Collection – Recensione

Esiste un momento nella vita di qualunque appassionato di un brand, magari a causa della grande mole di titoli rilasciati a breve distanza l’uno dall’altro o da una lenta curva di rinnovamento dello stesso, nel quale il rischio di andare incontro a saturazione è dietro l’angolo. Nel caso specifico dei famosissimi titoli TT Games, ispirati ai leggendari mattoncini danesi, i talentosi ragazzi del team di sviluppo hanno saputo rinfrescare il gameplay di ogni loro progetto riuscendo nell’impresa ardua di donare a ciascuno di essi elementi dedicati capaci di differenziarli l’uno dagli altri. A variare la formula, nel tempo, ha contribuito anche l’enorme mole di proprietà alle quali il brand ha potuto accedere, anche grazie al supporto di un publisher del calibro di WB Games.

E’ così che negli ultimi anni abbiamo potuto immergerci in avventure di ogni tipo: in compagnia di loschi Pirati dei Caraibi, assieme al celebre Indiana Jones, nello spazio a combattere Darth Vader, al fianco dei più celebri super eroi. Ed è proprio con questi ultimi che le trasposizioni videoludiche dedicate ai LEGO devono aver trovato la formula magica per attirare nuovi giocatori; forse troppo aggiungerei, visto che degli ultimi sette capitoli ben quattro vedono come protagonisti un fiume di minifigures in calzamaglia!

LEGO Harry Potter Collection
Scansatevi babbani, sta arrivando Harry Potter!

Fortunatamente, TT Games sembra essersi ricordata dei tempi in cui erano proprio i tie-in a rendere imprescindibili i loro giochi e ci offrono oggi la possibilità di recuperarne uno dei migliori, sotto forma di interessante Collection per Nintendo Switch. Stiamo parlando di LEGO Harry Potter, ispirato alla celebre saga nata dalla mente geniale di J.K. Rowling, e del pacchetto che vede al suo interno entrambi i titoli nati nel 2010 (anni 1-4) e 2011 (anni 5-7) e riproposti già recentemente su PS4.

La LEGO Harry Potter Collection altro non è che la conversione uno a uno dei due capitoli dedicati agli amanti del mago occhialuto più famoso della letteratura. Al suo interno potrete prendere parte in pieno stile LEGO, fatto di umorismo e di interpretazioni comiche dei racconti originali, a tutte le pellicole cinematografiche che hanno narrato ciascuno dei sette libri scritti dalla grande Rowling. Essendo entrambi titoli realizzati prima di quel Lego Batman 2: DC Super Heroes che per la prima volta introdusse il doppiaggio dei protagonisti, le vicende vengono recitate senza l’ausilio di alcun dialogo. Per questo motivo solo coloro che conoscono molto bene i fatti narrati dalle storie originali sapranno cogliere ogni minima citazione e sfumatura, mentre a tutti gli altri la narrazione potrebbe apparire -seppure piacevole- piuttosto fumosa. In questo ci si mette in mezzo anche la necessità, piuttosto giustificata, di dover condensare all’interno di soli 6 livelli ciascuno dei sette romanzi, con l’eccezione de “I doni della morte” che anche al cinema necessitò di due film.

LEGO Harry Potter Collection
Ogni tanto è doveroso far visita al Paiolo Magico per… ballare sopra i tavoli?

La formula alla base del gameplay è quella che ci viene riproposta da sempre. In ciascun livello dovremo far collaborare tra loro diversi personaggi, ciascuno dotato di abilità particolari, per risolvere semplici puzzle ambientali e dirigere in maniera indiretta le vicende che fanno da collante alla narrazione. Come da tradizione, ogni stage è tappezzato da elementi distruttibili che spesso possono essere successivamente ricomposti per dare vita a costruzioni sempre più elaborate. Essendo il titolo ambientato all’interno di un universo popolato da maghi, sia buoni che malvagi, le caratteristiche con le quali ciascuna minifigure che andremo ad impersonare viene differenziata dalle altre sono proprio le numerose magie che sicuramente tutti conosciamo. Se il più delle volte è sufficiente armarsi di un buon Wingardium Leviosa con il quale manipolare i mattoncini sparsi al suolo, è proprio grazie ad altri sortilegi quali il Lumos che potremo liberarci di fastidiose piante rampicanti o accedere a zone troppo buie per essere esplorate in sicurezza. Anche le pozioni godranno di un ruolo cruciale, spesso per dotare gli eroi di poteri provvisori quali la super forza e l’invisibilità.

Gli elementi che richiamano ai capolavori di J.K. Rowling sono molti e qui vengono ottimamente contestualizzati per essere parte integrante del gameplay. Tra i meglio riusciti troveremo partite a Quidditchspecchi capaci di mostrarci i nostri desideri più remoti o alcuni scrigni dai quali fuoriescono le paure più grandi del personaggio che staremo impersonando in quel preciso momento. Anche i celebri quadri viventi sapranno rendersi utili all’interno delle numerose ore passate all’interno del castello di Hogwarts (che qui funge da hub di gioco) ed un impacciatissimo Nick-Quasi-Senza-Testa ci rivelerà i nostri obiettivi lasciandosi alle spalle la classica scia di gettoni fantasma.

LEGO Harry Potter Collection
Permesso, ho una mandragola impazzita da piantare. Dite a Neville Paciock di sistemarsi quei dannati paraorecchi!

Tra le fasi di gioco che ho maggiormente apprezzato, vi sono le sezioni poste tra un livello e l’altro della modalità storia. Diversamente da quanto avviene nei titoli più recenti, nei quali queste fasi spesso consistono in semplici spostamenti sulla mappa (qui tralaltro inesistente), qui verremo spesso richiamati a prendere parte a vere e proprie lezioni di magia, necessarie per sbloccare gli incantesimi e le pozioni che poi dovremo utilizzare durante gli stage successivi. E’ innegabile come in questo modo il coinvolgimento del giocatore appaia più spontaneo e, soprattutto, quanta passione sia stata messa in fase di sviluppo dal team nella cura di ogni minimo particolare.

Di cose da fare ce ne sono molte anche all’interno dei livelli, che come al solito devono essere affrontati almeno un paio di volte per poter essere completati in ogni loro aspetto. Per considerare uno stage completato sarà necessario scovare e salvare uno studente in pericolo, individuare i tre gettoni personaggio nascosti (con i quali acquistare successivamente le minifigure relative), raccogliere un numero minimo di gettoni per ottenere il titolo di “Mago autentico” ed infine risolvere quattro enigmi ciascuno dei quali dedicati ad uno dei fondatori di Hogwarts (Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso).

Uno degli aspetti più riusciti di questa produzione, che forse col tempo si è un pò perso, è la presenza di un numero ben bilanciato di nemici da sconfiggere e di boss fight ben contestualizzate nelle quali è necessario studiare approcci mai banali per uscirne vittoriosi. Come al solito è possibile affrontare entrambe le avventure in split screen in compagnia di un amico, al quale sarà sufficiente allungare uno dei due JoyCon perché questo si unisca alla partita.

LEGO Harry Potter Collection
Alcune azioni possono essere svolte solo da determinati personaggi in possesso della giusta abilità.

Se dovessimo parlare della LEGO Harry Potter Collection come se fosse un nuovo gioco, questo ne uscirebbe per ovvie ragioni con le ossa rotte. Non tanto per quella che è la sua formula di gioco, rimasta pressoché invariata nel tempo, ma per il suo comparto grafico palesemente non al passo con gli ultimi capitoli del franchise. E’ evidente come i due episodi originali siano stati presi e convertiti senza alcun ritocco del caso. Non si conoscono i dettagli riguardanti la risoluzione del titolo su Nintendo Switch, ma posso garantirvi che se in modalità portatile il gioco è godibile alla perfezione è proprio quando la console viene riposta nella sua dock che questo si presenta con fondali forse troppo granulosi per essere goduti su schermi più grandi. Anche a livello di texture non sono stati fatti grandi rimasterizzazioni, e di fatto non vi è nulla che possa far apparire il gioco migliore rispetto a quanto visto in passato su PS3.

Se per quanto riguarda l’impatto visivo siamo comunque su livelli accettabili e che giustificano il “compitino” di TT Games, è a causa della presenza di alcuni bug già noti sulle versioni originali che questi avrebbero forse dovuto mettere mano al codice. Durante le numerosissime ore passate in compagnia di Harry e dei suoi compagni di corso mi sono imbattuto per ben due volte in situazioni durante le quali un personaggio finisse bloccato, obbligandomi a riavviare il livello. In una circostanza il titolo stesso è pure andato in crash, chiudendosi in maniera improvvisa.

LEGO Harry Potter Collection
Panorami piacevoli, ma forse un pò troppo retrò!

Ma l’amore per un brand passa anche di fronte a queste situazioni nelle quali si vorrebbe prendere la console e scagliarla contro il muro (in una di queste stavo affrontando il boss finale). Ed è proprio per questo che, a conti fatti, reputo LEGO Harry Potter Collection l’operazione commerciale perfetta per rilanciare nuovamente un brand che si stava dedicando fin troppo ai super eroi. Non sappiamo cosa ci aspetterà nei prossimi progetti ma una cosa è certa: per il prezzo di soli €39,99 se amate il buon Harry Potter e, come me, adorate passare il vostro tempo a distruggere mattoncini LEGO dovreste seriamente valutare l’acquisto di questo gustosissimo pacchetto.

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Switch Lego Harry Potter Collection - Nintendo Switch
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LEGO Harry Potter Collection - Xbox One
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Ultimo aggiornamento: 2023-12-07 at 22:30

LEGO Harry Potter Collection
LEGO Harry Potter Collection – Recensione
PRO
Divertimento assicurato
Tante cose da fare
Proprietà legate al mondo di Harry Potter sfruttate con intelligenza
CONTRO
Risoluzione non adatta alla modalità docked
Alcuni bug potevano essere sistemati
7.2
si dice lego, non legò