Super Mario Party

Super Mario Party – Recensione

Ne sono passati davvero tanti di anni, 20 per la precisione, da quando il primo capitolo di Mario Party fece capolino in una console Nintendo. Da allora, la serie di party game avente come protagonisti i personaggi del regno dei funghi ha lasciato in eredità ben dieci capitoli pensati appositamente per essere fruiti nella comodità del proprio salotto ed altri quattro il cui gameplay è stato rivisitato per meglio adattarsi alle console portatili che hanno fatto la fortuna della grande N, per non parlare di una recente raccolta dedicata all’immortale 3DS. Limitandoci all’ultimo capitolo da salotto, Mario Party 10 per WiiU, chi lo ha giocato ricorderà un titolo sicuramente valido ma che non vantava certo una gran varietà di situazioni. Il problema, ancora una volta, fu la grande ostinazione della casa di Kyoto nel volere a tutti i costi dimostrare l’utilità del “paddone” della sua sfortunata console. Il risultato fu l’introduzione di una interessante modalità nella quale un giocatore poteva impersonare Bowser attraverso il grande controller mentre gli altri sfidanti potevano continuare a giocare utilizzando i rivoluzionari Wiimote. Anche se tale decisione fu inizialmente apprezzata, gioco alla mano questo mostrò subito il fianco a causa di una poca varietà di minigiochi proprio all’interno di questa modalità, che avrebbe invece dovuto essere il vero punto di forza della produzione.

Anche se può sembrare fuori luogo, tale introduzione critica nei confronti del capitolo WiiU mi serve proprio per difendere una delle scelte inizialmente più contestate non appena sono emersi i primi dettagli di Super Mario Party, la nuova iterazione del party game per eccellenza che di recente ha finalmente portato una ventata di allegria anche all’interno di Nintendo Switch. Questa volta Nintendo è stata inflessibile: i JoyCon saranno l’unico controller utilizzabile all’intero degli 80 minigame appositamente pensati per questa nuova versione del gioco; mettete da parte, dunque, i vostri Pro Controller poiché non vi serviranno a nulla per vincere le mille battaglie in compagnia di Mario & Co. Archiviate anche l’idea di lasciare i rivoluzionari controller attaccati allo schermo capacitivo della vostra console e vi garantisco che dopo ore di divertimento assicurato i pregiudizi iniziali si scioglieranno come neve al sole. Ora che sono qui, pronto a parlarvi del frutto del lavoro di Nintendo e NDcube posso sbilanciarmi senza indugio: concentrare tutte le proprie energie nella realizzazione di minigiochi basati su un sistema di controllo comune ha permesso di offrire un’esperienza utente omogenea e ben bilanciata, che si ripercuote in maniera significativamente positiva sulla qualità generale del gioco.

Non induciamo oltre, dunque, e andiamo a scoprire se rientrate tra la fetta di utenza che dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’acquisto di Super Mario Party!

Super Mario Party
In tutta onestà anche noi non vediamo l’ora di scoprire cosa offre Super Mario Party, soprattutto in virtù dei €60 richiesti per partecipare alla festa!

Chi è la vera Superstar del Mushroom Kingdom?

Nonostante non ne sentissimo assolutamente l’esigenza, Super Mario Party ci accoglie con un semplice pretesto narrativo per giustificare la convivenza degli abitanti del regno dei funghi -sia buoni che cattivi- ora alle prese con attività ludiche che li vedranno non solo scontrarsi tra loro, ma anche collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune: quello di dimostrare di essere la vera Superstar del Mushroom Kingdom. E per farlo i 20 personaggi giocabili (tra i quali si riscatta un incompreso Waluigi) dovranno darsi battaglia all’interno di numerose modalità di gioco che, una volta completate in tutti i loro contenuti, sbloccheranno uno dei 5 frammenti necessari per ottenere l’ambito titolo. Ad assisterci ci saranno Toad e Toadette, splendidi membri della giuria, affiancati da un Kamek più inflessibile che mai.

L’incipit iniziale ci permetterà non solo di contestualizzare le varie festicciole che organizzeremo durante le nostre sessioni di gioco, ma offrirà anche una struttura ad obiettivi con la quale tenere traccia di una sorta di progressione e rendere le varie sessioni più variegate. I completisti come me apprezzeranno moltissimo questa decisione e troveranno più di un pretesto per organizzare partite in compagnia per sviscerare ogni singolo contenuto del gioco.

Super Mario Party
Il casto completo di Super Mario Party! Donkey Kong, Diddy Kong, Tartosso e Poom Poom possono essere sbloccati solo attraverso obiettivi specifici, mentre gli altri saranno disponibili fin da subito.

Più siamo e più ci divertiamo!

Fatte le doverose premesse, andiamo a scoprire le modalità di gioco contenute all’interno di Super Mario Party ed accessibili attraverso Piazza Party, lo splendido hub di gioco. Qualsiasi sia la vostra scelta, i minigiochi che andrete ad affrontare sono stati esplicitamente studiati per essere affrontati sempre e comunque da quattro giocatori, motivo per il quale se vi mancherà il giusto numero di compagni verrete affiancati dalla CPU. Vi verrà data anche la possibilità di scegliere uno dei tre livelli di difficoltà presenti, andando così a perfezionare l’intelligenza dei vostri compagni artificiali. Inutile, dunque, sottolineare come sia di vitale importanza la presenza di quanti più giocatori in carne ed ossa possibile per far salire il divertimento alle stelle.

Super Mario Party
La nuova modalità “Acque Selvagge” è senza ombra di dubbio quella che ho apprezzato maggiormente.

Nonostante il gioco facesse di tutto per portarmi ad iniziare con la modalità Party, ovvero quella ispirata al classico gioco dell’oca, le mie dita sono subito state attratte da quella denominata “Palco del ritmo”. Al suo interno è possibile sfidarsi in partite fugaci che pescano da un repertorio di dieci minigiochi ritmici, piuttosto riusciti aggiungerei. In questa modalità è di vitale importanza rimanere in piedi e ben distanziati dai nostri compagni; fare movimenti troppo ampi che potrebbero mettere in pericolo cose o persone faranno comparire un enorme messaggio di allerta che oltre a metterci in guardia comprometterà il flusso di gioco che continuerà a procedere inesorabile.

La nuova modalità “Acque Selvagge” è senza ombra di dubbio quella che ho apprezzato maggiormente. Per affrontarla è sufficiente un gommone, un fiume pieno di diramazioni e quattro abili vogatori. Nonostante anche qui il repertorio di minigame offra una numerosità di sole dieci unità, questi sono stati appositamente pensati per essere affrontati in modalità collaborativa. In questo particolare time trial a bivi, dovremo non solo lottare contro il tempo per arrivare ad una delle cinque destinazioni finali entro il tempo limite (per ottenere il frammento di stella sarà fondamentale raggiungerle tutte), ma anche scoppiare i numerosi palloncini che troveremo lungo il percorso per superare sfide cooperative e ottenere secondi extra … il tutto controllando l’avanzamento dell’imbarcazione grazie ai movimenti dei JoyCon che si ripercuoteranno in maniera piuttosto fedele in quelli dei quattro marinai d’acqua dolce.

A completare l’offerta ci pensano altre modalità pensate per essere fruite in leggerezza, come “Sala dei Giocattoli” che permette di affrontare alcune sfide pensate per coloro che possiedono due console e due copie del gioco in quanto sfruttano in maniera piuttosto intelligente entrambi gli schermi, e la possibilità di rigiocare i singoli minigiochi in libertà o all’interno della “Strada delle Sfide”.

E se non ho amici?

Beh, in questo caso te l’ho già detto tra le righe, ma forse è il caso di ripetermi. Giocare a Super Mario Party in singolo deteriora in maniera considerevole quello che vuole essere lo spirito base dell’esperienza di gioco: il divertimento in compagnia. Nonostante il titolo offra anche una modalità online, denominata Minigiocathlon, questa offrirà solo qualche momento in compagnia di giocatori lontani dando accesso a brevissimi tornei composti da una serie di soli cinque minigiochi. Stiamo ovviamente parlando di una piccola fetta di tutta la torta, ma è bene ribadirlo sempre e comunque: “No vicini? No party!”.

Super Mario Party
80 nuovi minigiochi, uno più bello dell’altro!

Let’s go to the party!

Torniamo ora a quella che è la vera colonna portante dell’esperienza offerta da Mario Party, ossia la sua modalità classica. Questa ovviamente non è stata ristudiata da zero, ma cerca di prendere le migliori idee del passato per unirle in una sfida avvincente e quanto più convincente possibile.

Come da tradizione, le sfide si svolgeranno all’interno di tabelloni molto simili a quello del gioco dell’oca, nei quali ciascun giocatore avrà a disposizione un certo numero di turni predefinito per ottenere quante più monete possibili da spendere successivamente per acquistare le ambite stelle, fondamentali per essere proclamati vincitori. I movimenti avverranno seguendo i risultati ottenuti lanciando un dado, che a seconda delle circostanze può essere speciale e dunque offrici bonus o punire con dei malus i nostri avversari, e la casella di destinazione determinerà il nostro destino per il turno corrente. Dopo che ciascun giocatore avrà fatto la propria mossa tutta la squadra si dovrà sfidare in un minigioco, il quale ci premierà ulteriormente con delle monete a seconda del risultato finale. In Super Mario Party i movimenti all’interno dei tabelloni saranno liberi, con l’unico vincolo di rispettare il numero di mosse consentite dall’esito del lancio del dado. Sarà possibile finire in caselle di tutti i tipi, da quelle semplici che ci daranno un banale premio di 3 monete, quelle oggetto che regalano un item speciale fino a quelle evento, capaci di modificare la conformazione del tabellone e ribaltare di conseguenza le sorti della partita. E’ importante ricordare che in Mario Party nessun risultato è sicuro fino alla fine della partita, in quanto il numero di stelle assegnate dai giudici di gara aumenterà anche a seconda di fattori statistici rivelati solo in sede di premiazione.

Super Mario Party
Ottenere una nuova stella è sempre una bellissima emozione, vero Wario?

Tutto ciò che vi ho raccontato fino ad ora di questa modalità può essere applicato anche a quella denominata Partner Party, con la semplice aggiunta che la sfida non si svolgerà più in formato “uno contro tutti” ma attraverso una ben più cordiale dinamica a squadre (2 vs 2).

Tra le novità più apprezzate vi è sicuramente la possibilità di provare ogni minigioco, prima di poterlo affrontare in via definitiva, in tempo reale durante la schermata che ne spiega filo e per segno le regole ed il sistema di controllo. In questo modo si riesce ad abbattere sostanziosamente i tempi morti e a spezzare meno il ritmo di gioco. Anche il poter richiamare, finendo sulla giusta casella, un alleato disposto a prestarci un suo dado (ognuno dei 20 personaggi giocabili ha infatti un dado tutto suo e con delle caratteristiche uniche) ci ha permesso di dare un pizzico di brio in più alle nostre sessioni di gioco.

Ovviamente, Super Mario Party non è certo un titolo esente da difetti. Anche se questi si contano veramente sul palmo di una mano, mi preme evidenziare un numero davvero poco soddisfacente di tavole di gioco -quattro per la precisione- all’interno delle quali dare vita alle modalità Mario Party e Partner Party. Allo stato attuale non è possibile espandere questo numero, ne attraverso DLC ne mediante il supporto amiibo, che tra l’altro non servono ad altro se non ad ottenere semplici adesivi. Il secondo grande limite della modalità classica, che si enfatizza nelle sessioni in single player, è la durata; per una singola partita si parte da un minimo di 10 turni, corrispondenti a circa un’ora di gioco, fino ad un massimo di 20. Se in compagnia è possibile sfruttare i tempi morti per farsi due chiacchere o discutere su ciò che avviene a schermo capite benissimo come per un “forever alone” il tutto possa andare a noia molto presto, considerando che non è nemmeno possibile accelerare i turni nei quali a tenere le redini del gioco è la CPU avversaria.

Super Mario Party
I tabelloni, seppur poco numerosi, sono ben realizzati ed offrono molte situazioni interesanti.

Ormai lo avete capito. Se avete amici con i quali condividere questa bellissima esperienza di gioco non dovete fare altro che correre ad acquistare Super Mario Party ed organizzare una o più festicciole a casa vostra. Questo nuovo capitolo principale della serie saprà regalare grandi soddisfazioni sia a voi sia ai vostri ospiti, e se tra loro se ne nasconde uno che condivide la vostra stessa passione ditegli di portare con sé il suo Nintendo Switch e la sua copia di gioco, vi divertirete come non mai grazie alle numerosissime modalità proposte all’interno di questo scoppiettante pacchetto software. Inutile parlare di longevità, visto che un titolo del genere è potenzialmente infinito, ma è giusto invece evidenziare il prezzo al quale il titolo viene proposto; il costo di €60, perfettamente allineato a quello di tutte le produzioni AAA del momento mette in chiaro come Nintendo creda molto nel suo progetto e non voglia scendere a compromessi “svalutandolo” con un prezzo budget, come avvenne in era WiiU. Una fiducia che anche noi abbiamo dato e che è stata ripagata in fase di analisi.


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SUPER MARIO PARTY - Videogioco Nintendo - Ed. Italiana - Versione su scheda
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Ultimo aggiornamento: 2024-04-24 at 21:30

Super Mario Party
Super Mario Party – Recensione
PRO
Offerta omogenea grazie alla decisione di supportare solo i JoyCon
Modalità Acque Selvagge riuscitissima
Finalmente i tutorial interattivi
80 minigiochi inediti
CONTRO
Pochi tabelloni per le modalità Mario Party e Partner Party
Si potevano sfruttare (molto) meglio gli amiibo
Sconsigliato in single player
8
UN MARIO PARTY DAVVERO SUPER