This is the Police 2 – Recensione

Il primo capitolo di This is the Police si è rivelato estremamente interessante. Le sue meccaniche di gestione, i dilemmi morali cui metteva di fronte, contornate da una narrativa ed un comparto artistico incredibili. Il gioco, però, non era ancora privo di difetti – vista comunque la sua ripetitività di fondo, nonostante la varietà delle situazioni. Con questo This is the Police 2, i ragazzi di Weappy Studio hanno dimostrato di aver imparato importanti lezioni dall’esperienza del primo titolo, presentando un gioco con carattere con un gameplay molto vario. La parte narrativa gioca di nuovo una parte fondamentale, e riprendiamo qui le vicende di Jack Boyd, in fuga dai federali dopo aver rubato mezzo milione di dollari.

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Sono numerose le novità e i miglioramenti apportati a questa seconda iterazione di This is the Police. Ed è proprio l’inizio a mostrarci l’aggiunta più sostanziosa: il gioco si apre con un combattimento a turni, stile XCOMMario+Rabbids. In questo tutorial iniziale, i poliziotti che controlliamo sono pochi. Ognuno di loro ha a disposizione due mosse a turno, che siano sparare, muoversi o usare un’abilità. Si, perchè esattamente This is the Police 2 ci mette di fronte a scelte morali anche durante i combattimenti: uccidere i criminali oppure stordirli per poi arrestarli? Ovviamente, a seconda della situazione, un’opzione risulterà più vantaggiosa rispetto ad un’altra. Ma siamo sicuri che la cosa migliore da fare sia sempre quella giusta? This is the Police 2 sbatte in faccia al giocatore questo dilemma durante tutto il corso del gioco.

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Esattamente come nel primo, il fulcro dell’esperienza sta nel gestire un dipartimento di polizia. Questa volta, Jack Boyd si trova nei panni di aiutante di Lilly Reed, commissario che a causa di problemi di sessismo ha delle difficoltà a mantenere l’ordine sia nella città di Sharpwood sia nella stazione di polizia. Ed è infatti proprio lei il personaggio miglior caratterizzato – secondo me – e lo splendido doppiaggio di Sarah Hamilton impreziosce ancora di più questo commissario che nonostante tutto rimane saldo sul pezzo e non si lascia mai scoraggiare. A causa di coincidenze decisamente sfortunate per Jack, viene arrestato e messo in cella. Qui, fa la conoscenza di Lilly, la quale convince a farsi aiutare per mandare avanti la baracca. Da questo escamotage, This is the Police 2 finalmente comincia.

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Di nuovo, ci ritroveremo a dover rispondere alle chiamate e a dover mandare i nostri agenti sul posto per risolvere la questione. A differenza del primo, ci sono dei leggeri elementi RPG: ogni poliziotto infatti ha diverse statistiche che possono essere potenziate fino a tre volte ciascuna. Non solo, ogni nuovo livello sblocca anche abilità che saranno poi usate durante le battaglie a turni. Di conseguenza, il giocatore dovrà gestire il suo roster di sbirri nel modo più efficente possibile, specializzando uno più in furtività che forza, o magari migliorando la mira di uno o la velocità di un altro. Insomma, i ragazzi di Weappy Studio hanno aggiunto ulteriore profondità ad un gameplay che lo era già nel primo.

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Ultimo aggiornamento: 2024-01-05 at 10:20

Ci sono diversi tipi di chiamate, ed alcune necessitano di persone con abbastanza punti in una statistica per completare l’operazione con successo. In ogni caso, This is the Police 2 ci mette di fronte a scelte morali continue: ogni chiamata potrà essere risolta generalmente in tre modi diversi, ognuno dei quali ovviamente comporterà delle conseguenze. Il pregio di This is the Police 2 è che di solito la cosa che risolve il crimine in corso può non sembrare la cosa giusta da fare. Per esempio, una chiamata diceva che una signora anziana stava dando di matto in fila in banca. Arrivati sul posto, le cose da fare erano: richiama la signora, dalle ragione o sparale col taser. Tralasciando la seconda opzione – se volete voi fare i matti, il gioco ve lo permette, tranquilli – la prima comporta che la signora anziana si arrabbi ancora di più e metta k.o. un nostro agente con una bastonata in testa (se il nostro personaggio ha un livello basso di negoziazione). Se le spariamo col taser, il caso è risolto con successo, guadagnamo punti, ma l’anziana è morta d’infarto. Come comportarsi quindi? Fare il poliziotto duro e puro, o cercare di mantere un lato ‘umano’? Questa scelta sarà dettata anche dalle abilità che il nostro agente ha a disposizione.

Oltre alle chiamate normali, cui bisogna rispondere subito, ci sono anche le investigazioni: i poliziotti con un’alta intelligenza sono i migliori a fare questo lavoro perché consentono di raccogliere più prove – sia immagini che informazioni. All’inizio di ogni giorno, dovremmo assegnare un nostro agente al caso. Una volta che riterremo di avere abbastanza prove e di aver individuto il colpevole, ecco allora che si procederà all’arresto. Pure questa parte richiede pianificazione, poiché il sospettato potrebbe stare – di solito – in due posti differenti. In ogni caso, dopo l’arresto si passerà al processo: se la nostra intuizione è stata giusta, allora avremmo successo senza preoccupazione. Se invece abbiamo accusato la persona sbagliata, le opzioni sono quelle o di perdere credibilità o di corrompere il giudice. A voi la scelta.

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Alla fine di ogni giorno, a seconda se abbiamo avuto successo o no, si guadagnano dei punti che possono essere spesi per arruolare altra gente o per comprare dell’equipaggiamento. Come nel primo This is the Police, dovremo decidere chi sarà che verrà a lavorare il giorno dopo, e di nuovo qui ci sono dei grattacapi: tra chi si giustifica, chi si ubriaca, fino a chi per principio non lavora per due giorni di fila. Starà a voi decidere se dare ascolto alle richieste dei vostri sottoposti o no. A complicare la vicenda ci sta la leatlà: se siamo troppo duri, o semplicemente perchè quel poliziotto l’abbiamo assunto in quelle condizioni, i nostri agenti potrebbero non darci ascolto. Questo si traduce in effetti incredibilmente negativi durante i combattimenti a turni, perché non saremo in grado di controllare i personaggi che non sono leali nei nostri confronti. Si aggiunge così questo fattore di casualità che in queste fasi è definitivamente da evitare.

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Solo dopo un po’ di tempo, quello che abbiamo provato proprio all’inizio del gioco ci viene riproposto, in due modalità diverse: ci saranno i combattimenti i quali avremo fino alla fine del giorno per rispondere alla chiamata e farli, oppure ci saranno gli assalti. Queste sono vere e proprie missioni che richiedono una preparazione che si estende sull’arco di diversi giorni: bisognerà infatti soddisfare determinate richieste e prerequisiti prima di poter effettivamente procedere all’assalto. Di nuovo, ritorna fondamentale la gestione delle statistiche dei nostri agenti.

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This is the police 2 è un gioco che va avanti a suon di meccaniche nuove che rendono sempre più personale l’approccio alla giustiziaScopo del gioco è comunque riuscire ad avere 20.000 dollari sul conto alla fine di ogni settimana in modo da poter pagare il nostro contatto che tiene i federali lontani da Jack Boyd. I soldi andranno raccolti facendo favori a personalità influenti di Sharpwood, o magari partecipando ad attività non proprio legali, diciamo.

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Descrivere ogni singola meccanica di This is the Police 2 equivale a spoilerare il gioco. Dal nulla, ogni tanto qualche nuovo elemento viene buttato nella mischia, complicando le cose, certo, ma rendendo l’esperienza sempre stimolante e personalizzabile. Giusto per fare un altro piccolo esempio, ad un certo punto viene introdotta la mensa: bisognerà soddisfare il fabbisogno alimentare dei nostri agenti, ognuno dei quali ha ovviamente delle preferenze specifiche che sarebbe meglio accontentare se non vogliamo un’ennesima scocciatura tra i piedi.

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Il difetto di This is the Police 2 è più o meno quello del precedente: la difficoltà non è calibrata benissimo. Quando la situazione ci starà andando male, sarà molto difficile se non impossibile recuperare decentemente. Fortunatamente, abbiamo la possibiltà di ricaricare la giornata e di ricominciare da capo. Tuttavia, questa operazione diventa abbastanza noiosa dopo un po’, specialmente se ripetiamo la stessa giornata molte volte.

Passiamo quindi la lato estetico e tecnico: il comparto artistico segue le orme del precedente capitolo, con persone disegnate con questo stile con la colorazione che sembra quasi fatta ‘a pennarello’, con pochissimi lineamenti sul viso. I filmati sono di qualità eccellente, anche quelli non fatti col motion capture ma che seguono lo stilema dei fumetti. Piccola nota negativa sta nel ritmo, che a volte è decisamente lento. Specialmente all’inizio, dove i filmati sono numerosi e anche abbastaza lunghi, e ci vorrà un po’ prima che si passi al gioco vero e proprio. In ogni caso, il gioco è tradotto e sottotitolato in italiano, a differenza del primo nel quale la nostra lingua non era supportata.

La colonna sonora, d’altro canto, è strepitosa e calza benissimo restituendo l’impressione di stare dentro ad un vero e proprio noir.

Conclusione

This is the Police 2 è un validissimo sequel del già interessante primo capitolo. Alcune meccaniche vengono limate, un nuovo intero sistema di gestione degli agenti viene introdotto, con addirittura la possibiltà di combattimenti a turni stile XCOM. La storia è fantastica ed è raccontata egregiamente, merito soprattutto del doppiaggio inglese e dei filmati in motion capture, che accompagnati da questo stile grafico molto particolare sono semplicemente incantevoli da guardare. Il gioco non fa altro che aggiungere carne al fuoco in continuazione, rimanendo sì interessante, ma risultando leggermente sbilanciato per quanto riguarda la difficoltà. Il fattore noia può prepotentemente entrare in campo per questo motivo. Se si riesce a passare sopra questo elemento e si è pronti a compiere scelte morali e a gestire una stazione di polizia – accettando il fatto che molto probabilmente ci ritroveremo a ripetere la stessa giornata molte volte – allora This is the Police 2 vi sembrerà un gestionale story-driven incredibilmente coinvolgente.

This is the Police 2 – Recensione
PRO
Comparto artistico strepitoso
Sistema delle scelte morali molto divertente
Storia ben scritta e appassionante
Sistema di combattimento ben fatto
Nuove meccaniche introdotte in continuazione
CONTRO
Il ritmo di alcuni filmati è decisamente lento
Il bilanciamento della difficoltà andrebbe rivisto in alcuni punti
7.8
Un gestionale story-driven molto appassionante