de Blob 2

De Blob 2 – Recensione

Una nera dittatura

Come la sua prima iterazione, De Blob 2 nasconde, sotto uno spesso strato di colore, una trama già assaporata tante, forse troppe volte, ma mai banale, anche quando è affrontata con leggerezza. Ci troviamo a dover fronteggiare un dittatore – il Compagno Nero – portatore di un pensiero unico e non discutibile, pronto a togliere colore al mondo pur di imporre a chiunque la sua visione (caratteristiche che lo legano in qualche modo ad un certo esponente politico contemporaneo, nevvero?). Fortunatamente arriva in campo il nostro eroe, Blob, a salvare la situazione; egli è un essere dalle forme non troppo definite e mutabili, capace di assorbire il colore dalle varie pozze cromatiche sparse per gli ambienti di gioco ed utilizzarlo per far tornare Prisma City al suo originale splendore. Ci ritroviamo a guidare le gesta di un tipo simpatico, un vero personaggio, che sconfigge il male riportando quello che a conti fatti non è altro che un bellissimo e disordinato caos, in netto contrasto con la figura ordinata e precisa del Compagno Nero.

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Guardate che faccia furba!

Tuffandoci nel vivo del gioco capiamo però subito quali siano i grossi limiti di De Blob 2 nella trasposizione ai tempi moderni. Un gameplay di base fedele al genere dei platform 3D, in cui vediamo essenzialmente il protagonista saltare di piattaforma in piattaforma per imbrattare tutto ciò che capiterà a tiro, viene alternato da fasi puzzle e sezioni 2D, dove l’interazione con l’ambiente si modifica leggermente concentrandosi spesso sull’attivazione di tasti e leve, e le moltitudini di azioni sono pressoché tutte realizzabili con la pressione del tasto ZL o A (o l’unione dei due). Tutto ciò viene però intaccato da una serie di elementi non trascurabili, tra cui spicca sicuramente la gestione di una telecamera non sempre responsiva e confusionaria (consiglio da subito di modificarne le impostazioni orizzontali dal menù di gioco) e dei comandi non sempre responsivi e scattanti come gli alti standard ci hanno abituato ormai da tempo. Anche la ripetitività si farà sentire dopo la prima metà del gioco, con la nostra spalla continuamente pronta a darci suggerimenti anche nelle fasi più avanzate, rendendo il titolo forse adatto ad un pubblico più casual, target a cui la cara vecchia Wii ha dovuto la sua fortuna.

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Vi ricorda qualcosa?

Sporchiamoci le mani (e non solo)

Tecnicamente il titolo si difende abbastanza bene. Se infatti è facile notare una modellazione che non conta un numero particolarmente alto di poligoni, questa viene sorretta a dovere da texture ben realizzate, ad ogni palazzo ridipinto e ad ogni elemento che vedrete prendere vita su schermo vi sembrerà di assistere ad uno spettacolo di vernici, come se qualcuno stesse lanciando secchiate di colore direttamente sullo schermo, con colori saturi e vivaci, che vi faranno tornare agli spensierati ricordi di quando da bambini passavate ore a colorare gli albi che riempivano le edicole. Nulla da segnalare sulla fluidità, che dati i ritmi già abbastanza rilassati del titolo non soffre di cali di framerate o freeze di alcuna sorta, mentre è da premiare il sonoro. Seguendo le atmosfere del primo episodio, le composizioni funky donano un sapore allegro ed unico al titolo, incastrandosi perfettamente con le azioni che scorrono sullo schermo, sia nei momenti più rilassati che in quelli che prevedono azione e movimento, restando nelle vostra testa anche quando la console sarà spenta.

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Hei tu, lì. Cosa guardi?

Tirando le somme, De blob 2 è un titolo più che dignitoso, ma pesantemente penalizzato dal tempo trascorso che ha reso un po’ datate le meccaniche del titolo al contrario delle sue idee di base – che avranno sicuramente in parte ispirato Splatoon a suo tempo – che rimangono valide e ancora oggi poco sondate da altre opere videoludiche. Con una longevità leggermente al di sotto per la media del genere, questa remastered non si sforza più di tanto di fornire nuova linfa al gioco, ma da sicuramente la possibilità di riscoprire un titolo che ha fatto divertire tanti, a patto di accettare qualche scherzo della telecamera e dei comandi a volte imprecisi. Per chi invece ha già provato il titolo durante la sua prima pubblicazione, non troverà nulla di nuovo, ma se siete fan dei platform 3D potrebbe fare comunque la vostra felicità ancora una volta, sperando ed aspettando un seguito che sia al passo con i tempi e restituisca lustro e visibilità a delle idee che meritano di essere espresse nel pieno della loro potenza ed originalità. Ci rivedremo al terzo capitolo, Blob.

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De Blob 2 – Recensione
PRO
Coloratissimo
Uno dei pochi, veri esponenti del 3D platform
Ricco di carisma
CONTRO
Telecamera da rivedere
Comandi non sempre responsivi
Sente il peso dell'età
6.8
Una macchia in più