Prison Architect: Nintendo Switch Edition – Recensione

Da sempre il crimine ha affascinato le masse con quell’alone di mistero mitologico che da sempre lo avvolge. D’altronde, in ogni uomo, c’è un po’ di sana morbosità che ci fa stare ore ed ore davanti ad uno schermo a sentire gli ultimi aggiornamenti di un tal fatto di cronaca nera o una serie tv su un narcotrafficante, ma essendo essere senzienti sappiamo anche benissimo dove c’è il bene e dove il male.

Ovviamente anche i videogiochi hanno cavalcato l’onda e da sempre ci sono giochi che ci permettono di diventare dei malavitosi, criminali, rapinatori e chi più ne ha più ne metta. Ma se invece voleste mettere tutti i criminali in prigione e cercare di gestire le varie problematiche che la vita in carcere fa uscir fuori? Se siete degli ammiratori di Orange is The New Black o non vi siete persi neanche una puntata di Alcatraz bé, questo gioco fa per voi. 

Prison Architect
Vita di carcere dura e pura… rivolte e sangue!

Prison Architect: Nintendo Switch Edition porta i gestionali sulla piccola ibrida made in Kyoto e lo fa con un piglio e un’ innovazione che ho totalmente apprezzato e sinceramente mi ha spiazzato. Molti sono i giochi di questo genere che hanno fatto la storia, da Sim City, dove il vostro compito era costruire una città, a Rollercoaster Tycoon, dove invece eravate un magnate dei parchi di divertimento, ma fino ad ora nessuno mai si era spinto nel proporvi di creare un carcere con le sue belle celle, il suo ospedale e anche, ahimè, la camera della morte con la sedia elettrica in bella mostra.

Ad un primo impatto sicuramente la grafica potrebbe farvi storcere il naso più volte ma tralasciando questo dettaglio vi troverete una profondità di gioco che difficilmente ho visto su altri gestionali. Sviluppato  dalla software house britannica Introversion Software, a cui sono serviti ben cinque anni per il completamento del gioco, ha saputo stupire il pubblico facendo incetta anche di numerosi premi che lo hanno consacrato come uno dei migliori gestionali degli ultimi tempi. Siete pronti a chiudervi tra quattro mura e cercare di raddrizzare criminali senza scadere nell’abuso di potere?

Prison Architect
Facciamoli anche lavorare… almeno si renderanno utili tenendosi lontani dai guai!

Vita di carcere

All’avvio di Prison Architect: Nintendo Switch Edition avremo la possibilità di avviare il tutorial che ci insegnerà i vari comandi oltre ad indirizzarci sul vademecum del gioco. Consiglio a tutti di partire da questo in quanto il gioco risulta molto complesso e pieno di azioni da svolgere. Tutorial ben fatto come questo che aggiunge anche il giusto pathos difficilmente l’ho trovato. Grazie ad alcune storie coadiuvate da scene di intermezzo create in stile fumetto, dovrete compiere delle breve missioni che hanno lo scopo di farvi vedere tutti i comandi a vostra disposizione ma sopratutto come non farvi uccidere al primo avvio da una banda di rivoltosi che si lamentano della vostra gestione.

Si comincia subito con una storia che è un pugno allo stomaco in cui un uomo, accusato di duplice omicidio della moglie e dell’amante a causa della gelosia, è condannato alla pena capitale. Spetterà a voi costruire l’ultima cella dove fargli effettuare confessione ed ultimo pasto ma soprattutto dovrete creare la camera della morte con la sua bella sedia elettrica. Ma come vi dicevo, il gioco è bello duro, quindi dovrete occuparvi anche del settore elettrico estendendo la centrale e portando nuovi cavi verso la nuova stanza per permettere un esecuzione senza mandare in tilt l’illuminazione generale.

Prison Architect
Più grande sarà il carcere e ovviamente più sarà ostico gestirlo!

A questa storia ne seguono molte altre che già vi permetteranno una buona mezz’ora di gioco. Avviando invece la nuova partita vera e propria, dovrete costruire un carcere di massima sicurezza da zero; costruirete muri, stanze, celle e tutta la mobilia che vi servirà oltre ad assumere il personale giusto e gestire poi il tutto. Dal cibo alle attività secondarie, nulla è lasciato al caso e spetterà solo ed esclusivamente a voi il compito di fare andare bene questa vita carceraria e lo sapete bene… meglio non farsi nemici.

Considerazioni finali

La complessità di questo gioco si lega finemente ed uniformemente con la profondità che gli sviluppatori hanno donato. Prison Architect: Nintendo Switch Edition è quanto di più dettagliato si possa aspettare da un gestionale, tutto è controllabile, niente lasciato al caso e starà a voi cercare di risolvere complicate situazioni e tumulti di proteste.

Prison Architect
Bisogna stare attenti ad ogni minimo movimento sospetto… la rissa è dietro l’angolo!

La grafica è tutta stilizzata in un simil cartoon che però non guasta ma che potrebbe portare i più a pensarlo come ad un gioco per bambini, niente di più sbagliato. Gli sfondi e le animazioni sono semplicissime ma ben fatte e tutto gira a 1080p/60fps in docked mentre in portatile abbiamo i soliti 720p/60fps che risultano stabili e senza cali. Il tutto comunque risulta molto gradevole alla vista e rende al gioco uno stile molto personale.

Il gameplay è molto profondo con apici di complessità che lo portano ad essere un gioco non usufruibile a tutti o meglio, dovrete imparare bene le azioni per rendere al meglio altrimenti diventerà ben presto frustrante. Infatti mi sono capitate alcune situazioni in cui non capivo perché il mio carcere era sull’orlo della rivolta ma è bastato dare un’occhiata in maniera più approfondita per capire che mancavano alcune stanze essenziali nella vita carceraria.

Prison Architect
Il terreno dove costruire è immenso e ci permetterà di gestirlo al meglio!

Tutto è stato creato in sandbox con molti eventi che avvengono in maniera casuale e che aggiungono quella sana suspence che permettono ad un gestionale di non cadere nella noia totale. Ovviamente i comandi sono affidati ad una freccia che dovrete muovere attraverso lo stick sinistro mentre le azioni sono relegate ai pulsanti. Molto utile, in questo caso, la compatibilità al touch, che vi permetterà di usufruire del gioco in maniera più diretta e meno complicata che con l’uso del joypad.

Il sonoro e la musica si attesta su livelli sufficienti e accompagnano dignitosamente Prison Architect: Nintendo Switch Edition. La difficoltà è elevata ma mai frustrante così come la longevità del gioco che risulta praticamente attestarsi su una moltitudine di ore di gioco. Le modalità sono tante e varie, e se vi stancate presto di essere il direttore e il richiamo della malavita è troppo alto ecco la modalità escape inclusa nella versione Switch. Potrete impersonare un criminale rinchiuso nel carcere creato da uno dei tanti giocatori sparsi nel globo e cercare di scappare creando tumulti, omicidi e qualsivoglia azione con il solo obiettivo dell’evasione.

Prison Architect
Un bel corso di aggiornamento alle guardie è quello che ci vuole!

Ancora tutto ciò non vi basta? Allora potrete pubblicare il vostro carcere su World of Wardens e permettere ai giocatori di tutto il mondo di provare ad amministrare il vostro carcere perfetto.

Insomma di carne al fuoco c’è n’è tanta ed è una carne sopraffina e creata con tanto impegno e pignoleria oltre che tanta qualità, complimenti ai ragazzi di Introversion Software e al designer Chris Delay che ha regalato a noi amanti dei gestionali davvero una perla rara… grazie!

https://www.youtube.com/watch?v=UkoHFmkbB4s

Prison Architect: Nintendo Switch Edition – Recensione
PRO
Gestionale profondo e dettagliato
Eventi casuali che aggiungono pepe al gioco
Tutorial che appasiona
Tante modalità
CONTRO
Sonoro non memorabile
8.8