Red's Kingdom

Red’s Kingdom – Recensione

Red’s Kingdom, primo tra i numerosi titoli di Cobra Mobile che balza dal mondo mobile a quello di Nintendo Switch, è esattamente quello che la prodigiosa console ibrida necessitava in questo periodo ricco di uscite provenienti dall’universo degli sviluppatori indipendenti. Se seguite le nostre pagine, e leggete le nostre notizie e recensioni, saprete benissimo come ultimamente il Nintendo eShop sia stato letteralmente preso d’assalto da produzioni d’ogni tipo. Le settimane a cavallo tra luglio ed agosto ci hanno visto alle prese con titoli folli e dalla difficoltà tarata verso l’alto, come Overcooked 2 e Salt and Sanctuary, e con un Manual Samuel grazie al quale arricchire di un pò di follia la nostra softeca digitale. Quale migliore occasione, dunque, per prendere la nostra amata console e uscire all’aperto in compagnia di un tenero scoiattolo rosso grazie al quale tuffarci in un freschissimo puzzle game che riesce a sfruttare appieno le potenzialità del nostro gioiellino made in Kyoto?

Red, questo il nome del protagonista, all’apparenza è un animale docile ed amichevole. Fino a che lui e le sue noccioline restano al sicuro niente può rovinare le giornate di questa nostra rossa palla di amore. Quando Mad King Mac, il cattivone di turno, decide di fare sparire tutta la nostra scorta di prezioso cibo e addirittura rapire nostro padre… beh, in questo caso sono grossi guai. La mancanza di noccioline sarà il pretesto con il quale verremo lanciati all’interno di un vastissimo mondo di gioco, colmo di pericoli e di nemici intenzionati a renderci difficile l’avventura. L’astinenza sarà talmente forte che in molte occasioni ci dimenticheremo addirittura della scomparsa di nostro padre e verremo richiamati al dovere dalla nostra sorellina, intenzionata ad assisterci in questo lungo viaggio.

Red's Kingdom
Come scusa????

Spero ci abbiate fatto caso, ma nell’immagine qua sopra la tenera e coccolosa sorellina di Red sembra non amare particolarmente i tecnicismi e le trame articolate. Prima di procedere alla descrizione del gameplay, dunque, credo sia doveroso spiegarvi il perché di questo comportamento così imprevedibile da parte del nostro assistente. Ho indagato molto a lungo per capire cosa fosse andato storto nel processo di produzione del gioco, che nella pagina dedicata nell’eShop riporta un PEGI 3 e vanta la pubblicazione da parte di un colosso del calibro di Rising Star Games, e sono giunto alla conclusione che la localizzazione italiana sia stata affidata ad un traduttore che o non ha ricevuto la sua paga ed ha deciso di vendicarsi o, ancor peggio, non conosce affatto la nostra lingua. Durante l’avventura, infatti, ogni volta che compariranno a video dei dialoghi in italiano potremo assistere o a frasi incomprensibili o ad altre che sembrano concepite da un troll assoluto, spesso condite da vere e proprie parolacce o espressioni decisamente fuori luogo (in un post nel nostro gruppo Facebook ufficiale ne ho raccolte alcune).

Fatte queste premesse, se intenderete acquistare il gioco, dovrete attentamente decidere in che lingua impostare il tutto. La mia premessa vi ha incuriosito e volete farvi una serie di risate goliardiche in compagnia di frasi scurrili unite ad altre tipo “Non vogliamo appendere in giro troppo a lungo, se ci trovano stiamo brindisi!”? Accedete al menù di gioco e selezionate manualmente la lingua italiana, in quanto (fortunatamente) di default il gioco partirà in inglese. Avete un bimbo (capace di leggere) che potrebbe mettere mano sulla console o più semplicemente vi sta particolarmente a cuore capire la trama? Lasciate tutto com’è e dimenticatevi della presenza dell’italiano, l’inglese utilizzato è di semplicissima comprensione.

Red's Kingdom
Finalmente una gioia, di colore viola! Riuscite a vederla? 🙂

Ora che avete effettuato la vostra scelta, possiamo addentrarci nel gameplay di Red’s Kingdom. Nei panni del protagonista, ci potremo muovere all’interno di un vasto mondo – rappresentato mediante una graziosissima visuale isometrica – attraversando numerose stanze (sia all’aperto che al chiuso) piene di pericoli e di meccanismi di ogni tipo grazie ai quali poter proseguire. Come specificato in apertura, non siamo parlando di un vero e proprio adventure game, ma di una declinazione dello stesso genere estremizzato verso il puzzle solving.

Il primo elemento che balza all’occhio non appena prenderemo il controllo di Red, è che questo non può muoversi liberamente lungo lo schermo ma dovrà attenersi ad uno schema su binari che lo obbligherà a rotolare ininterrottamente fino a che non incontrerà un ostacolo. Questa meccanica renderà la nostra esplorazione non solo ragionata, ma anche piuttosto macchinosa – soprattutto durante le prime fasi di gioco. Per questo motivo sarà importantissimo metabolizzare il prima possibile il sistema di controllo del protagonista, che può essere affidato sia ai tradizionali tasti fisici sia al comodissimo schermo touch della console, al fine di potersi successivamente concentrare unicamente sui numerosissimi enigmi ambientali offerti dal titolo.

Red's Kingdom
Io ad inizio recensione ve lo avevo detto che il mondo di gioco sarebbe stato colmo di pericoli e di nemici intenzionati a renderci difficile l’avventura, eh!

Invece che offrire una serie di livelli indipendenti tra loro, come da tradizione per ogni puzzle game che si rispetti, Red’s Kingdom ci immergerà in un universo open world da percorrere in lungo ed in largo per cercare il bottino sottrattoci e tornare a casa a goderci il nostro meritato riposo. Per gestire quel minimo di backtracking che un tale sistema richiede, e che la natura stessa del gioco rende abbastanza macchinoso per via della limitata libertà di movimento, gli sviluppatori hanno sapientemente posizionato in alcune zone strategiche della mappa alcuni teletrasporti capaci di offrirci viaggi rapidi.

Apprezzando sia la varietà di nemici sia la quantità di elementi a schermo diversi con i quali poter interagire, si va dalle classiche leve a portali capaci di deviare la nostra traiettoria, ho potuto terminare il gioco in un tempo totale che si aggira attorno alle 6 ore. Al termine della mia prima esplorazione ho lasciato dietro a me un gran numero di collezionabili, vera anima del gioco grazie ai quali non solo la rigiocabilità del pacchetto si fa interessante ma che permette anche di affrontare ciascuna schermata con maggiore consapevolezza. Proprio per questo motivo, nel momento in cui sto scrivendo questa recensione, sto pian piano riattraversando la mappa di gioco alla ricerca di qualsiasi segreto rimasto custodito con l’intenzione di completare al 100% il titolo.

Ultima osservazione sul livello di difficoltà, che è stata calibrata per poter accontentare un pò tutti i palati rendendo il gioco accessibile a chiunque. Ciascuna stanza è stata infatti disseminata di numerose noccioline che, oltre a rappresentare uno stimolo alla raccolta dei collezionabili, fungono da suggerimenti su quello che potrebbe essere il percorso necessario alla risoluzione degli enigmi ambientali. Unica perplessità sul loro reale valore all’interno del gioco: questi vengono definiti una vera e propria valuta, peccato che ad ora non abbia ancora trovato un posto dove poterli spendere.

Red's Kingdom
Red’s Kingdom ci offrirà anche un basilare sistema di achievement grazie al quale sfogare la nostra vena completista!

Sotto il profilo puramente artistico Red’s Kingdom offre un comparto grafico piacevole e colorato, con un mare di elementi a schermo grazie ai quali gli sviluppatori sono riusciti a rendere più vivo il mondo di gioco e anche a mantenere i puzzle sempre leggibili ed a prova di incomprensione. La telecamera riesce sempre a seguire le nostre azioni e la dimensione di ciascuna stanza è sempre sufficiente da riuscire in ogni momento ad offrirci una visione d’insieme chiara. Anche sul fronte sonoro il lavoro è più che promosso. Oltre ai classici effetti sonori tipici di un collectathon, l’esplorazione viene accompagnata da tracce audio sempre ben contestualizzate e capaci di mantenere viva l’attenzione del giocatore.

Tirando le somme, dunque, Red’s Kingdom è sicuramente un ottimo passatempo capace di intrattenerci per diverse ore in compagnia di un protagonista la cui personalità è affidata alla lingua che imposteremo nel menù di gioco ad inizio partita. Tralasciando questo grosso difetto del quale ancora non mi capacito, posso sicuramente consigliare il titolo agli amanti dei puzzle game e a coloro che cercano un passatempo capace di allietarci in partite mordi e fuggi. Grazie ad un livello di difficoltà che non tocca mai la frustrazione Red’s Kingdom è capace di soddisfare ogni tipo di giocatore, soprattutto coloro che amano raccogliere ogni oggetto e scovare ogni segreto.

Red's Kingdom
Red’s Kingdom – Recensione
PRO
Gameplay interessante
Graficamente gradevole
Ricco di segreti da scoprire
CONTRO
Esplorazione a volte macchinosa
Traduzione italiana da rivedere
Trama tutt'altro che memorabile
7
Italiano Correggiuto