Flipping Death

Flipping Death – Recensione

Nonostante sia passato piuttosto in sordina, ritengo Stick it to the Man! uno dei titoli di cui la libreria di Nintendo Switch aveva più bisogno. Un gioco fresco, irriverente, capace di sperimentare incessantemente dall’inizio alla fine e -soprattutto- in grado di delineare alla perfezione quello che è lo spirito di Zoink Games, la software house che detiene il merito di averlo realizzato. Ho un rapporto molto particolare con Stick it to the Man! in quanto è il primo gioco della mia lunga carriera da videogiocatore che ho acquistato in duplice copia, consigliando al nostro Prince Serg di occuparsi della recensione della versione Switch in virtù del suo amore nei confronti dei lavori di Ron Gilbert (ai quali il titolo strizza l’occhio in moltissime occasioni).

Con queste premesse capirete bene il sottoscritto pronto a mettere mano in anteprima sulla nuova fatica del team, ora riunito assieme ai mitici di Image & Form sotto il nome di Thunderful, pregustando l’ennesimo capolavoro. Avviare Flipping Death è stata una emozione forte, una lunga attesa finalmente terminata ma che -inaspettatamente- non è riuscita a fare breccia nel mio cuore se non dopo aver preso confidenza con il sistema di gioco ed aver passato un paio di ore in compagnia della sua protagonista. Colpa delle altissime aspettative? Colpa del confronto con quello nei confronti del quale Flipping Death vuole dichiaratamente essere il sequel spirituale? Seguitemi in questo breve viaggio e lo scopriremo assieme.

Flipping Death
Se avete avuto la fortuna di giocare a Stick it to the man! potrete godere di tantissimi riferimenti a lui dedicati!

Penny Doewood è una ragazza semplice, nonostante coltivi una particolare passione nei confronti di tutto ciò che è macabro. Questa sua fissazione sembra condizionare particolarmente la sua vita, al punto da causarne il licenziamento dall’agenzia di pompe funebri presso la quale lavorava dopo aver dimostrato fin troppo entusiasmo nei confronti di una cliente. Decisa a ritornare a casa per trovare un po’ di consolazione in compagnia del suo ragazzo Elliot, Penny mai avrebbe immaginato la serie di eventi che la avrebbero portata a ritrovarsi faccia a faccia con la Morte in persona e con la sua micidiale falce direttamente tra le mani. A seguito di un grave incidente e successivamente per colpa di una ancor più grande incomprensione, infatti, Penny viene scambiata per la sostituzione che la Mietitrice aveva richiesto per potersi finalmente concedere una meritata vacanza sulla Luna. Bastano due minuti per ritrovarci soli e senza possibilità di replica, con mille interrogativi su quanto accaduto e con una ancor più forte determinazione nello scoprire cosa sia successo al nostro corpo, che ora sempre scorrazzare liberamente per Flatwood Peaks alla ricerca di ossa umane. L’unica cosa che ci resta da fare è assecondare le circostanze ed indagare, in compagnia dei numerosi fantasmi che come noi sono passati a migior (si fa per dire) vita.

Flipping Death
Ve la ricordate la scena della seggiovia di “Scemo e più Scemo”????

Anche se i riferimenti a Stick it to the Man! sono moltissimi, soprattutto per quanto riguarda l’inconfondibile stile artistico che caratterizza le due produzioni, Flipping Death vuole fin da subito dimostrarsi indipendente dal “genitore adottivo” attraverso meccaniche nuove ed una componente puzzle molto meno marcata rispetto a quella che in passato ci fece percorrere in lungo e in largo gli stage alla ricerca di adesivi da utilizzare nei modi più disparati.

Grazie ai poteri concessagli in via del tutto provvisoria dalla morte in persona, Penny è in grado di lanciare la sua preziosissima falce teletrasportatrice con lo scopo di raggiungere piattaforme altrimenti troppo lontane e difendersi da quei pochi nemici che ci ostacoleranno mentre cammineremo attraverso i cunicoli dell’aldilà. Dopo aver preso confidenza con le sezioni platform offerte dal gioco, che anche in questa occasione continuano a rappresentare un punto marginale (per non dire debole) della produzione, scopriremo che nel mondo dei morti è possibile raccogliere alcune piccole anime vaganti (ne esistono di tre diversi tipi) e sfruttarle successivamente per possedere i corpi delle persone ancora in vita, osservabili attraverso le loro ombre riflesse sul fondale degli stage.

Flipping Death
Se ve lo state chiedendo sì, potrete prendere il controllo dell’uccello e scagazzare per tutto lo stage!

Possedendo i vivi verremo catapultati nel loro mondo, del tutto speculare a quello dell’oltretomba ma decisamente più ricco di colori ed azioni da svolgere. Ciascun umano avrà delle caratteristiche peculiari a seconda della propria natura, e saranno proprio queste che dovranno essere sfruttate per manipolare il mondo di gioco al fine di aiutare i diversi fantasmi a risolvere i loro problemi, terminando per conto loro qualsiasi compito che avevano lasciato in sospeso in vita.

Esattamente come accadeva con Ray grazie alla indimenticabile mano rosa che gli usciva dalla scatola cranica, anche Penny è in grado di leggere nel pensiero degli umani durante le fasi di possessione e manipolazione. Combinando tra loro le informazioni rubate frugando nella mente dei vivi e le loro peculiarità, dovremo procedere attraverso i sette capitoli necessari per scoprire la verità dietro agli eventi che si stanno verificando a Flatwood Peaks in seguito alla morte della giovane protagonista.

Flipping Death
Anche la Mietitrice ha piccoli problemi da risolvere…

Per quanto riguarda il level design di Flipping Death, gli sviluppatori hanno preferito concentrarsi su una singola area che si espande leggermente un capitolo dopo l’altro piuttosto che farci attraversare stage ben differenziati tra loro. La sensazione iniziale è abbastanza spiazzante, in quanto si ha l’impressione di avere a che fare con un titolo piuttosto dispersivo che invece di guidarci nella risoluzione delle quest sembra non volere fare altro che offrircene sempre di nuove. Anche l’avere a che fare con due mappe, seppur molto legate tra loro, rende difficile ambientarsi fin da subito con questa nuova irriverente avventura.

Fortunatamente, dopo aver superato i primi capitoli capiremo che il mondo di gioco andrà scoperto un passo per volta e che avremo più di un’occasione per chiacchierare con i folli personaggi che lo popolano. Appena vi inizierete a sentire a vostro agio scatterà subito la scintilla e vi renderete conto che in maniera del tutto automatica vi ritroverete a scaglionare ogni pixel a schermo per scoprire segreti e missioni da svolgere. Ci sarà spazio anche per delle missioni secondarie in stile achievement e del tutto opzionali che, una volta superate, ci daranno accesso a delle carte collezionabili che raccontano la storia dei vari personaggi.

Flipping Death
Le battute di questa arzilla vecchietta vi faranno scompisciare dalle risate…

Se c’è una cosa che posso sicuramente affermare rispetto al gioco, o per lo meno riguardo la versione Nintendo Switch che ho testato per questa recensione, è che la mia sensazione è quella di aver avuto tra le mani una versione non rifinita di quello che poteva essere un capolavoro assoluto nel suo genere. Oltre a particolari situazioni dove il gameplay sembra essere volutamente macchinoso, in maniera analoga a quanto succede nei platform basati sulla fisica tipo Human Fall Flat, devo segnalare diversi bug che mi hanno fato dubitare dell’esistenza di una fase approfondita di testing precedentemente il rilascio del gioco.

Durante le circa 6 ore necessarie a raggiungere i titoli di coda mi è capitato per ben tre volte di dover riavviare la partita poiché rimasto bloccato all’interno di un’area dalla quale non riuscivo ad uscire. Oltre a questo, altri problemini minori -come piccole sviste di localizzazione- hanno in parte minato la mia esperienza di gioco. Attenzione, non sto in alcun modo dicendo che Flipping Death sia un cattivo gioco, ci mancherebbe, ma che da Zoink Games mi aspettavo un prodotto rifinito in ogni suo aspetto. Motivo per cui questa recensione è uscita solo al day one in attesa di una patch correttiva, che ad ora non è ancora stata resa disponibile dagli sviluppatori.

Flipping Death
Chi siamo noi per non aiutare questa Alpaca zombie a colpire qualcuno con il suo sputo?

Quello che continua a rimanere il fiore all’occhiello della produzione del team svedese è il suo splendido comparto artistico. Le musiche continuano anche in questa occasione ad essere parte integrante dell’esperienza, con effetti sonori sempre azzeccati e melodie capaci di enfatizzare il senso di follia delle vicende alle quali saremo richiamati ad assistere. Per non parlare poi dell’inconfondibile mano dei designer, capaci di rappresentare il mondo di gioco attraverso una quantità esagerata di dettagli e di riferimenti ai personaggi che in passato accompagnarono Ray nella sua folle avventura. Nonostante in questa occasione l’utilizzo di sagome di cartone non sia giustificato dallo spirito del gioco, ho trovato la decisione di riprendere tale stile azzeccata e capace di garantire una personalità ben consolidata al titolo, oltre a permettergli di attrarre a sé tutti coloro che, come il sottoscritto, amarono Stick it to the Man!.

La caratterizzazione dei personaggi è volutamente caricaturale e riesce nel suo incessante compito di divertire attraverso i continui scambi di battute tra Penny ed i personaggi che popolano i due mondi. I picchi di genialità si hanno durante le fasi di lettura del pensiero, motivo per cui vi consiglio di non limitarvi a possedere solo i personaggi necessari a procedere (non sempre sarà necessario parlare con tutti per proseguire) ma di espandere la vostra curiosità a tutta Flatwood Peaks. Non a caso, anche in questa occasione Zoink Games ha deciso di affidare nuovamente la cura dei dialoghi a Ryan North, uno degli sceneggiatori di Adventure Time.

Anteprima Prodotto Prezzo
Flipping Death - Nintendo Switch Flipping Death - Nintendo Switch 50,00 EUR

Ultimo aggiornamento: 2023-11-11 at 17:10

Concludendo, Flipping Death è (bug a parte) esattamente quello che ci si poteva aspettare da parte di Zoink Games e, soprattutto, dall’erede spirituale di Stick it to the Man!. Acquistando il gioco sul Nintendo Switch eShop potrete fin da ora prendere parte ad un’avventura tanto intensa quanto folle, fatta di battute al limite della follia ed arricchita da nuove meccaniche capaci di dare nuova linfa vitale a quanto visto fino ad oggi. L’esperienza offerta dal gioco non sarà per nulla difficile, e se mai tenderà ad esserlo sappiate che in vostro aiuto arriverà un comodissimo sistema di indizi, e per questo posso senza ombra di dubbio consigliarla a qualsiasi tipo di giocatore. Insomma, se non lo avete capito è arrivata l’ennesima occasione per aprire il vostro portafogli virtuale!

Flipping Death
Flipping Death – Recensione
PRO
Character design degno del suo predecessore
Comparto artistico di eccellenza
Divertimento assicurato
CONTRO
Presenza di alcuni fastidiosi bug
Mancanza di alcune rifiniture finali
A volte dispersivo
8
LA MORTE TI FA BELLA