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1979 Revolution: Black Friday – Recensione

Ci sono casi in cui giudicare un opera digitale, sia essa videoludica o artistica, diventa un’operazione complessa. Dietro a determinati progetti spesso si cela un background così grande ed importante che valutare il gioco unicamente sotto i soliti canoni- l’aspetto tecnico, il gameplay ecc.- vorrebbe dire affrontare il titolo con estrema superficialità ed in maniera semplicistica. 1979 Revolution: Black Friday è certamente uno di questi esponenti, ponendoci di fronte ad una pagina della storia importantissima e purtroppo poco approfondita: La rivoluzione Iraniana.

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Le parole hanno un potere enorme.

Le basi su cui si fonda la struttura dell’opera, sviluppata da iNK Stories e diretta da Navid Khonsari, sono le stesse viste nella gran parte dei titoli telltale, un’avventura interattiva dove le nostre scelte andranno a comporre il mosaico degli avvenimenti dei protagonisti coinvolti in un contesto decisamente più grande e d’impatto. Ridurre il gioco a questa breve descrizione non renderebbe però giustizia al prodotto finale ed alla storia raccontata, di cui lo stesso direttore Navid Khonsari è stato testimone durante la sua infanzia.

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Dovrete documentare eventi realmente accaduti.

Ciò a cui assisteremo durante il proseguo della storia di 1979 Revolution: Black Friday sono le fasi finali della Rivoluzione Iraniana, gli oppositori dello Scià Mohammad Reza Pahlavi trovano una guida comune con la figura dell’Ayatollah Khomeyni che riesce ad unire religiosi, marxisti e nazional-liberali sotto l’ideale di un Iran libero e senza monarchie. In tutto questo il protagonista del racconto, Reza Shirazi, si trova ad inseguire ed unire i suoi sogni di diventare un foto-reporter e della libertà Iraniana, accompagnato dall’amico d’infanzia Babak. Il nostro compito nei panni di Reza sarà quello di documentare e fotografare ogni particolare ed ogni informazione utile per far conoscere al mondo intero quello che sta accadendo in Iran in quel determinato periodo storico, mischiando informazioni reali e documentate a fasi romanzate, utili per dare vita alle fasi di gameplay vero e proprio ed una pletora di scelte da prendere in tempi abbastanza ristretti. Non voglio addentrarmi a descrivervi troppo nel dettaglio l’avventura per lasciarvi alla gioia della scoperta, ma l’intreccio che si crea fra l’ambito familiare e sociale di Reza vi terrà ben incollati al pad, dandovi modo di scoprire degli eventi che probabilmente molti di noi conoscono ben poco.

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Parte della storia sarà plasmata dalle vostre scelte

Il gameplay di 1979 Revolution: Black Friday è quello tipico del genere, che alterna fasi di esplorazione, dialoghi a scelta multipla- con ripercussioni sul proseguo della trama personale di Reza- e quick time event. Non ci sono particolari deviazioni o innovazioni nella formula, ma il tutto è ben sviluppato e procede liscio dall’inizio alla fine, senza mai strafare.

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Scendere in piazza a protestare da sempre un senso di libertà.

Il comparto tecnico è forse l’unico aspetto che fa storcere il naso in tutta l’opera. Per quanto sia un progetto a basso budget si notano diversi elementi sotto la media: i modelli a schermo, esclusi quelli con cui avremo un’interazione diretta, sono quasi tutti uguali. Capisco che differenziare una folla di migliaia di persone in un titolo non sia così semplice, ma una semplice palette cromatica un po’ più ampia ed un paio di animazioni in più avrebbero fatto una grossa differenza; così come delle texture più pulite e rifinite avrebbero reso il tutto più definito e godibile. Fortunatamente la trasposizione di 1979 Revolution: Black Friday, seppur con i suoi piccoli difetti di partenza, è riuscita bene sul piccolo gioiello Nintendo, che ad esclusione di qualche sporadico rallentamento non presenta grossi bug o downgrade, restando godibilissimo sia in modalità fissa che portatile.I controlli sono anche in questo caso sempre reattivi, anche se qualche indicazione a schermo forse rimane nei primi momenti poco chiara, l’unico problema che potreste riscontrare è l’incastrarsi del personaggio con alcuni elementi ambientali o altri personaggi, mentre le fasi dedicate alle ricostruzioni fotografiche ed i QTE scorrono lisce senza intoppi.

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Siate testimoni di uno dei più importanti eventi storici.

Tirate le somme sui difetti del titolo, 1979 Revolution: Black Friday ha comunque ancora un valore eccelso e raro nell’ambito videoludico: Racconta una storia reale, è un documentario interattivo, ci fa conoscere eventi che potremmo percepire come lontani, ma più che mai hanno plasmato la storia dell’epoca moderna e contemporanea; e lo fa con un coraggio non comune, criticando aspetti di una società che ha combattuto e tutt’oggi continua a combattere per guadagnare una piena libertà, per non cedere alle pressioni di paesi esterni, per evolvere se stessa senza rinnegare le proprie origini. Raccontare della SAVAK (la polizia segreta) e dei suoi arresti, le torture e le sue 7000 ed oltre vittime, gli slogan diffusi tramite registrazioni su cassetta e il cambiamento portato avanti da figure religiose di spicco, che hanno portato una fase iniziale di libertà per il popolo Iraniano ma relegando nel tempo la figura femminile ad un mero strumento di seduzione e tentazione, da nascondere e soggiogare, che inizia a sentire il profumo di una vera rivoluzione solo negli ultimi anni.

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Non sempre filerà tutto liscio…

Di esperimenti così coraggiosi ce ne vorrebbero molti di più, specialmente se vogliamo che al nostro amato medium venga riconosciuta la stessa dignità del cinema e di altre espressioni artistiche, ed a noi spetta il compito di andare un po’ più in profondità, perché oltre che divertirci, il nostro mezzo preferito può trasferirci emozioni, informazioni e nozioni in una maniera che nessun altra forma di comunicazione può fare, mettendo al centro dell’attenzione il giocatore, interagendo con lui e obbligandolo anche a scelte morali solo ad un primo impatto banali, non lasciandolo alla passività di un film che prosegue il suo racconto senza che sia necessario alcun nostro intervento. Quindi vi prego di non soffermarvi troppo sui difetti del titolo, neanche sul suo voto finale, forse provocatorio, ma che potrete comprendere solo una volta terminata l’opera. Tanto di cappello a iNK Stories.

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1979 Revolution: Black Friday – Recensione
PRO
Ricostruzione storica fedele.
Coraggioso e originale.
Carattere da vendere.
CONTRO
Tecnicamente non eccelso.
Qualche sporadico bug.
Palette cromatica scarna.
9
partecipa alla rivoluzione!