Street Fighter 30th Anniversary Collection – Recensione

Parlare per me di Street Fighter vuol dire un gran tuffo nel passato, di pomeriggi spensierati davanti una console, di ore e ore perse a imparare skills e combo per poi replicarle in sala giochi per perdere meno gettoni possibili. Stiamo parlando di un caposaldo dell’industria videoludica, il gioco che ha fatto salire alla ribalta Capcom nel genere picchiaduro e un po’ mi sento emozionato.

Street Fighter, per noi degli anni ’80, è stato tutto e prima che arrivasse il Mortal Kombat della Midway era il catalizzatore della scena. Esisteva di tutto, dai peluche alle magliette fino ad arrivare alla creazione di un film che molti detrattori ebbe ma da molti altri venne reputato, a ragione, un capolavoro; un immortale Van Damme, un suntuoso Raul Julia e una bellissima Kylie Minogue portarono alla ribalta cinematografica la creazione Capcom.

Massacrato ingiustamente… era ed è un bel film!

La prima volta in cui feci conoscenza con questo gioco fu in una sala giochi dove persi ore e soldi nella speranza di uccidere Mr. Bison. Poi mi venne regalata l’Amiga 500 e insieme a lei il floppy di Street Fighter II e da li passai davvero parte della mia infanzia tra Shoryuken e Hyakuretsukyaku a ripetizione.

Street Fighter nasce ufficialmente nel 1987 con il primo episodio della serie che arriva nelle sale giochi per poi essere convertito ad appannaggio delle prime console. Ma il vero successo ed il reale inizio dell’epopea arriva solo nel 1991 con il secondo capitolo che lo ha reso il più celebre picchiaduro 2D dell’epoca e forse anche il più “clonato”.

Street fighter
Avrete tanto, tantissimo da giocare!!!

Ryu, Ken, Chun-li e anche Blanka sono diventati delle vere e proprie icone ma anche gli altri personaggi; non c’è altro gioco di cui ricorderete tutto il roster. Questa è pura magia, pura leggenda… This is Street Fighter!

Shoryuken, Shoryuken e solo Shoryuken!

Appena avviato il gioco sarete messi di fronte ad una ricca selezione tra cui scegliere (ben dodici titoli), si parte con il primo episodio arrivando al terzo capitolo nella sua variante 3rd Strike. Presente anche un ricco museo dove si potranno notare, tramite bozzetti e artwork, tutti i miglioramenti che questa saga ha fatto nel corso degli anni oltre che essere una vera chicca per i fan di questa serie. Inoltre presenti anche storie e documenti per conoscere tutti i segreti dei vari personaggi presenti ognuno con la propria affascinante storia.

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Il primo capitolo… meno conosciuto ma l’inizio di tutto!

La punta di diamante la fa un’ottima modalità online presente solo su quattro dei dodici capitoli Turbo: Hyper FightingSuper Turbo, Alpha 3, and 3rd Strike. Le lobby possono contenere fino a quattro sfidanti e nell’attesa che la partita si avvii potrete deliziarvi con delle sfide contro la CPU, tutti i match saranno classificati e questo vi permetterà di avere voglia di scalare quella classifica e di essere i migliori al mondo.

Street Fighter nel primo capitolo è una chicca essendo, forse, il capitolo meno conosciuto. Dovrete selezionare una fazione di appartenenza tra Giappone rappresentato da Ryu e U.S.A. rappresentati da Ken e superare tutti gli stage consecutivi vincendo almeno due su tre stage. Ogni volta che si battono due avversari verranno proposti dei bonus stage molto divertenti. Il gioco terminerà in Thailandia dove affronterete i due migliori giocatori del gioco e un certo Sagat.

Street fighter
Si respira aria di casa… Horyuken!

Già dal secondo capitolo invece respirerete aria di casa e vi ritroverete col classico menu’ di scelta lottatore e in alto il globo terrestre che vi indicherà contro chi combatterete; insomma lo Street Fighter come noi lo conosciamo. I successivi capitoli propongono la stessa formula vincente ma con delle varianti e roster completamente rivisti. Oltre che salvare i vari progressi durante il gioco potrete resettare quando volete per dilettarvi con altri capitoli ma soprattutto potrete modificare la grafica decidendo di affrontare il gioco come in sala giochi o con una grafica a tutto schermo. Di carne al fuoco per gli amanti della saga c’è n’è… ed è tanta.

Considerazioni finali

Street Fighter, che altro c’è da dire? Il re dei picchiaduro e non ci sono storie… si c’è Mortal Kombat ed il mio amore per loro è diviso ma possono convivere, sono fratelli di lotta e invecchiano bene, meravigliosamente bene.

Street fighter
Ken è sempre Ken ma anche Guile diceva la sua!

Il gioco graficamente non propone un restyling e il tutto viene proposto con grafica originale e sarete voi a decidere se vederlo a tutto schermo e in che tipo di qualità. Ma non disperate, ho visto giochi recenti che proponevano la pixel art ed erano più brutti da vedere rispetto a questa serie che ricordo è targata 1987.

Il gameplay è il classico dei picchiaduro: divertente, frenetico e da “imparare”. Cosa voglio dire con quest’ultima affermazione? Se lo giocherete spingendo freneticamente tutti i tasti riuscirete ad andare avanti e finire il gioco ma l’essenza del gioco consiste nell’imparare tutte le tecniche, combo su combo, tecnicismi su tecnicismi per affrontare Street Fighter in maniera purista.

Street fighter
Mr. Bison e Honda… due super lottatori a confronto!

La difficoltà è settata a salire, dal basso dei primi livelli al molto alto degli ultimi ma è adatto a tutti, difficilmente romperete joypad o console… oddio forse per il joypad ho un po’ di timore. Musiche e sonoro anch’essi ottimi, originali e non modificati, già erano perfetti all’epoca. La trama nel vario prosieguo dei giochi non è ben spiegata e vi consiglio di armarvi di curiosità, aprire un bel browser, ricercare la storia completa e studiarla per capirla bene fino in fondo.

Anche l’online è ottimo e da segnalare inoltre che, nella versione Switch, sarà presente il multiplayer locale fino a quattro console contemporaneamente, una cosa molto interessante. Questa collection fondamentalmente, essendo una raccolta, non ha grandi difetti tranne il fatto che Capcom tende a fare il lavoro senza acuti, faccio il compitino preciso ma non ci aggiungo niente di mio ed è un peccato. Il museo è interessante ma è un vero peccato non aver applicato un vero e proprio restyling alla grafica, cosa che di sicuro avrebbe fatto avvicinare i più giovani a questo capolavoro. Insomma, stesso lavoro a metà fatto per Megaman.

Street fighter
Due personaggi più recenti ma altrettanto interessanti!

Insomma, bene ma non benissimo ma un occasione per riscoprire questo pezzo di cuore dell’industria videoludica. Bentornato Street Fighter!

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 15:10

Street Fighter 30th Anniversary Collection – Recensione
PRO
Signori, è Street Fighter!
Più invecchia e più migliora... come il vino!
Tanti capitoli, tante modalità!
CONTRO
Un restyling grafico sarebbe stato gradito
8.3
30 anni e non sentirli