Milanoir

Milanoir – Recensione

L’Italia è famosa nel mondo sicuramente per le sue opere d’arte, le sue molte bellezze naturali, il cibo che raggiunge vette di eccellenza e l’accoglienza dei suoi abitanti; ci invidiano in tutto il pianeta e fondamentalmente nessuno è come noi.

Altresì non riusciamo a glorificare molte cose che invece all’estero vengono viste come delle vere punte di diamante, basti pensare a quanto successo abbia un certo Dario Argento in Inghilterra, Francia, U.S.A. e Giappone dove il suo Profondo Rosso ancora viene proiettato nei cinema o alla rivalutazione dei film del filone “commedia all’italiana” che al festival del cinema di Cannes, alcuni anni fa, vide riconoscersi un quantomeno inaspettato grazie.

Nel cinema siamo stati famosi anche per un altro tipo di film, oltre gli spaghetti western, il poliziesco noir che vide la sua ascesa dagli anni ’70 in poi. Film come Milano Calibro 9; Il trucido e lo sbirro e La polizia incrimina, la legge assolve vengono ricordati ancora con molto piacere in tutto il mondo e sono stati i precursori dei più recenti Gomorra e Suburra. Il crimine ha da sempre affascinato milioni di masse ed è proprio al filone poliziottesco che un team tutto italiano ha pensato per la sua creazione.

Italia Cinema
Capolavori del cinema italiano spesso dimenticati!

Stiamo parlando di Milanoir, frutto del lavoro della software house Italo Games che vede in questo gioco il suo debutto ufficiale e lo fa approdando su PC, PS4 e la nostra piccola e strabiliante Switch. Pistole, proiettili, pupe e un linguaggio colorito la faranno da padrona in un gioco a tinte noir dedicato ad un pubblico adulto. Disarmiamo il cane, scarrelliamo, mano ferma e… Boom!

Milan l’è semper on gran Milan…

Viaggiamo indietro nella Milano degli anni ’70 fatta di bar e locali proibiti e facciamo la conoscenza con il nostro personaggio, Piero Sacchi. Il nostro anti eroe è un sicario della mala a tutti gli effetti che risponde agli ordini del boss siciliano Lanzetta che vede in lui lo scagnozzo migliore avendo risolto già molti compiti. Tutto questo benestare da parte del boss porta, invece, l’invidia degli altri componenti della banda che vedono in lui una veloce ascesa al potere, forse davvero troppo fulminea.

Qualcuno, infatti, decide di venderlo e Piero è costretto a un soggiorno forzato a San Vittore dove medita la più dolce delle vendette, ma anche una volta libero dovrà cercare di evitare molti attentati alla sua pellaccia, lo vogliono morto in molti ma con la pistola ci sappiamo fare e dovremo fare di necessità virtù.

Milanoir
Sarà davvero difficile ammazzare tutti i boss!

Faremo la conoscenza con molti malavitosi tra cui l’immancabile Ciro (Immortale sei tu?) e altri banditi molto accaniti tra cui anche alcune donne. Dovremo girare per una fantastica Milano tra un parco Lambro lasciato in mano alla malavita, passando per Porta Venezia, Piazza Duomo e alcuni bordelli nascosti dove, oltre a infastidire i clienti (poverini eh?), dovremo fare piazza pulita. Tutto questo senza però tralasciare la nostra missione principale, trovare l’infame che ci ha cantato e finalmente mettere atto ad una violenta vendetta.

Milanoir
Abbiamo anche l’Apecar… ma qualcosa di più veloce non era meglio?

Considerazioni finali

E anche con questo Milanoir abbiamo l’esempio di come l’Italia, nel mondo dei videogames, può dire tranquillamente la sua proponendo un titolo dalla trama molto fresca, rendendo omaggio ad un filone in voga nel nostro bel paese senza dimenticare un buon gameplay.

Il gioco si presenta in pixel art ma questa volta possiamo dire che è stata ottimizzata a dovere con fondali vari e texture definite. Quello che stupisce, però, è la resa di Milano e degli anni ’70 in pixel e quello che ne viene fa davvero rizzare la pelle. Tutto è ben ricreato tra luoghi storici e auto dell’epoca come l’Alfetta o la mitica Vespa, insomma un tripudio di “viva il made in Italy”.

Milanoir
Milano ci siete???

Il gameplay è molto vario e divertente proponendo un tipica avventura in 2D con molte sparatorie e fasi miste tra lo stealth e l’azione pura. Il nostro personaggio verrà mosso tramite lo stick sinistro mentre i tasti posti alla nostra destra e i dorsali saranno dedicati a varie azioni. Molto interessante l’interazione con molti oggetti che troveremo per strada come ad esempio i cartelli che se ben mirati potranno deviare i proiettili aiutandoci, e non poco, in alcune missioni o le casse dietro cui proteggerci durante le sparatorie.

Attenzione però, aiutare non vuol dire facilitare anzi. Milanoir è dannatamente difficile, a tratti frustrante e non prevede molti punti di salvataggio o checkpoint costringendoci, in caso di game over, a ripetere gran parte del livello. La trama è ben definita, adulta, con un incipit sempre crescente e personaggi dalla storia affascinante, tutti vari e tutti ben caratterizzati come il Baùscia o il boss Lanzetta che ci parlerà sempre dal suo ufficio, un bar di terz’ordine.

La longevità è buona e si attesta sulle sette ore ma dipende molto dalla vostra abilità nelle missioni che ripeto, vi daranno molto filo da torcere. Anche le musiche e il sonoro sono sapientemente mixate e ci fanno immergere ancora di più in questo folle poliziesco.

Milanoir
I navigli… che romantici!

Sono presenti alcuni difetti tra cui una certa imperfezioni nei comandi che a volte vi costringerà alla morte prematura. Il sistema di mira non è il massimo e anche alcuni movimenti di Piero non risultano performanti. Anche le armi da usare sono fondamentalmente poche e spesso vi costringeranno a pensare alla ripetitività di alcune azioni. Davvero invece troppo pochi i checkpoint che alzano troppo verso l’alto l’asticella della difficoltà.

Ma in fondo, questi difetti, non inficiano sul risultato finale che è comunque meritevole per dei ragazzi volenterosi e che alla prima avventura fanno centro. Non posso fare altro che congratularmi e sperare in un futuro molto roseo. Benvenuti a Milanoir!

Milanoir
Milanoir – Recensione
PRO
Milano e l'atmosfera anni '70 in pixel art è stupenda
Trama affascinante e in linea col filone poliziesco
Omaggio all'Italia... Italian do it better
CONTRO
Difficoltà davvero elevata
Comandi non sempre precisi
Mancanza di checkpoint
7.8