Attack On Titan 2

Attack on Titan 2 – Recensione

Devo essere onesto, io non sono la persona più indicata per parlarvi di Attack on Titan 2.

Non siamo ancora pronti ad essere ingoiati

Quando il caro Mast3rFe1n mi ha proposto questa recensione ho accettato l’incarico senza rendermi conto esattamente di cosa mi sarei trovato davanti una volta riscattato il codice del gioco. Certo, il nome non giungeva del tutto nuovo alle mie orecchie, nelle settimane precedenti avevo dato un’occhiata ad alcuni trailer, giusto per farmi un’idea, ma non conoscendo minimamente la serie originale da cui il titolo è tratto mai mi sarei sognato di inserire Attack On Titan 2 nella mia lista della spesa.

Invece eccomi qui, a raccontarvi di tutti i giganti che ho macellato sul campo di battaglia. Se state leggendo queste righe con buona probabilità vi aspettate anche un giudizio sul gioco. Perché no, magari un voto a piè pagina. In fondo, sebbene anticonvenzionale, questa rimane pur sempre una recensione.

La cosa più triste è che mi tocca dare un voto ad un gioco che non mi è piaciuto e che di mia spontanea volontà non avrei mai giocato. Perché, per quanto io adori i videogiochi, fatico a digerire qualsiasi cosa abbia un sapore decisamente troppo nipponico. Non so se questo faccia di me un nerd atipico, ma io non leggo anime e non guardo manga. Ho provato più volte, ma non ci riesco. E dopo aver trascorso una decina d’ore con Attack on Titan 2 per PS4, beh, diciamo che la mia opinione su fumetti e cartoni giapponesi non è cambiata di una virgola, anzi.
Prima che mi scriviate su di tutto nei commenti, so bene che manga=fumetto e anime=cartone. Ah ah, scherzetto 😛

Vi presento Gaetano Spumarola. Come al solito l’editor è una buona scusa per creare i personaggi più improbabili.

Se non vi piace la mia recensione, però, a voi frega ben poco del mio nome in firma. Ve la prendete col sito. È Gamescore a metterci la faccia. Se io pubblico un articolo scritto con i piedi (inutile nasconderlo, in questi primi paragrafi percepite già quel classico odorino di sudore misto a emmenthal) è Gamescore a perdere credibilità.
Una responsabilità questa che mi sprona comunque a fare del mio meglio. Tenterò, per quanto sia possibile, di mantenere un approccio professionale e oggettivo, mettendo da parte i miei gusti personali. Ed è vero, questa non potrà mai essere una recensione completa ed esaustiva. Se siete fan della serie non scoprirete in queste righe quanto il videogioco sia fedele alle sue fonti, o se questa sia un’esperienza che possa arricchire in qualche modo la vostra conoscenza e comprensione del mondo di Attack on Titan.

Ma se avete voglia di continuare a leggere, vi posso spiegare cosa rende, secondo me, A.O.T. 2 un action game tutto sommato valido ed originale.

SCHIFO SCHIFO SCHIFO

IL FATTORE SCHIFO

Anteprima Prodotto Prezzo
A.O.T 2 - PlayStation 4 A.O.T 2 - PlayStation 4 94,00 EUR

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 18:50

I giganti fanno schifo, in tutti i sensi.
Fanno schifo perché sono creature che portano morte e distruzione, un po’ come farebbe schifo un terrorista kamikaze o una bomba atomica. Loro arrivano, prendono a cazzotti la tua casa, divorano tuo cognato… insomma, sono una vera e propria piaga.

Fanno schifo soprattutto perché sono brutti da morire. Oserei dire che sono le creature più disgustosamente inquietanti che abbia mai affrontato in un videogame. E il modo in cui si muovono poi, mette i brividi. Allo stesso tempo, però, esercitano su di noi un certo fascino morboso. È come se la loro natura aggressiva e bestiale non riuscisse totalmente ad annullare la loro umanità. I disegnatori di Attack on Titan sono stati incredibilmente abili nel creare delle caricature deformi che in un certo senso mettono a nudo gli istinti primordiali dell’uomo. O non so, forse è solo una mia interpretazione. Sta di fatto che il design dei giganti è senza dubbio una delle ragioni che hanno decretato il successo di questa serie. Mi metto le mani davanti agli occhi per non vedere, ma intanto spio attraverso una fessura fra le dita: ecco la sensazione di schifo e curiosità che ho provato giocando ad A.O.T. 2.

Sono passati 100 anni da quando il primo gigante ha fatto la sua comparsa, e da allora l’umanità è costantemente a rischio

Il nostro primo incontro con un gigante. Le cut scene sono vissute dal nostro personaggio in prima persona.

estinzione. I pochi superstiti hanno trovato riparo all’interno di tre cinta murarie concentriche, costruite in protezione di diversi centri abitati. Le altissime mura sembrano in grado di tenere a bada le orribili creature e per un po’ tutto fila liscio, finché un bel giorno non compare un gigante più grosso, capace di rimettere in moto il processo di estinzione con un calcio ben piazzato sulla cinta perimetrale.

Nel gioco impersoniamo un cadetto appena uscito dall’accademia. Dopo tre anni di addestramento siamo finalmente pronti ad affrontare la nostra prima battaglia contro i giganti, e nonostante nelle fasi di addestramento (leggasi: tutorial) abbiamo abbattuto decine di sagome di legno, assimilando il più possibile il particolare sistema di combattimento, trovarsi davanti per la prima volta uno di questi mostri in carne ed ossa è un incontro che lascia il segno.

Gli umani di questo universo alternativo si sono inventati un modo particolarmente ingegnoso e spettacolare per combattere le creature titaniche. Ogni soldato è equipaggiato con un paio di ingombranti arpioni meccanici posti all’altezza della vita. Questi marchingegni sparano costantemente delle funi che si agganciano su edifici, su alberi e sui giganti stessi, permettendoci così di attraversare boschi e città saltando da una parte all’altra come fossimo novelli spider-man.

I campi di battaglia sono piuttosto ampi, e all’interno di essi possiamo muoverci liberamente. Da questo punto di vista A.O.T 2 assomiglia molto ad un Musou. Gli scontri infatti non sono del tutto lineari: ogni volta che scendiamo in campo dobbiamo portare a termine una serie di obiettivi primari e secondari, e spetta a noi decidere come pianificare le nostre mosse.
Ad esempio, una delle prime missioni prevede la difesa di un determinato edificio. Prima di fiondarci direttamente nell’area invasa dai giganti possiamo decidere di salvare alcuni compagni in difficoltà, così da poterli assoldare nella nostra squadra, oppure possiamo costruire delle torri nell’area circostante per avere artiglieria di supporto durante la battaglia.

Ma come si uccide un gigante? Farli fuori è una goduria, quando tutto funziona come si deve. Una volta approcciato il mostro spariamo verso di lui i nostri arpioni, in questo modo possiamo tranquillamente girargli attorno. Quando siamo pronti lasciamo che la fune si riavvolga, ci scagliamo a tutta velocità contro la bestia e ZAC! gli diamo una bella sciabolata con le nostre lunghe spade.

All’esterno della cinta muraria possiamo spostarci in sella ad un cavallo.

Il loro punto debole è la nuca, e a basta volte un colpo assestato con il giusto tempismo per “oneshottarli”. Purtroppo non è sempre possibile piombare sulle spalle di un gigante senza che questo opponga resistenza. Occorre quindi procedere con più cautela, mozzare prima gambe e braccia per rallentarlo e per non dargli modo di afferrarci al volo.
I combattimenti sono senza dubbio l’elemento più originale ed entusiasmante di Attack on Titan 2. Vi dico subito che non è semplicissimo familiarizzare con le meccaniche di gioco, e i controlli non sono sempre precisissimi. In certi momenti questi arpioni ti portano un po’ dove vogliono loro, e più di qualche volta ho continuato a sfracellarmi contro lo stesso edificio che stavo cercando di aggirare. Peggio ancora quando la telecamera impazzisce proprio durante i momenti più concitati e per secondi interi su schermo vediamo solo compenetrazioni di poligoni: giganti che entrano dentro palazzi che entrano nel terreno che entra nel nostro personaggio… e non capiamo più nulla. Ho fallito alcune missioni proprio perché nel momento più delicato della battaglia, inseguito da una decina di giganti furiosi, il mio personaggio è rimasto incastrato fra corpi mattoni cavalli e quant’altro.

Ma una volta fatta un po’ di pratica con i comandi base abbattere i giganti è dannatamente divertente. Quando riuscivo ad ucciderne uno con un paio di colpi ben piazzati provavo un senso di sadica soddisfazione; gli arti che volavano da tutte le parti, il sangue che allagava le strade, il loro sguardo sofferente… sì, A.O.T. 2 è un gioco adrenalinico e cruento. Non è per tutti, tenete sempre presente il fattore schifo, ma se siete fra le persone che tengono ben aperta la fessura fra le dita, sono sicuro che vi divertirete anche voi.

Ma se è così divertente, perché ho detto in apertura che non mi è piaciuto?

In gruppo i giganti possono creare parecchi problemi. Per fortuna possiamo contare sui nostri compagni d’armi.

 

Facendo quattro chiacchiere con gli altri personaggi possiamo rafforzare i nostri legami d’amicizia.

IL FATTORE GIAPPO

Innanzi tutto bisogna tenere conto di una certa ripetitività di fondo. Anche in questo caso il paragone con il genere dei Musou è piuttosto efficace. Per quanto ogni missione possa avere degli obiettivi differenti, per quanto col progredire dell’avventura ci troviamo davanti creature sempre più grosse e cattive, per tutto il gioco non facciamo altro che ammazzare giganti. E sempre nella stessa maniera: accorcia le gambe, monca le braccia e dai un bel colpo sulla nuca. Così per tutte le decine e decine di giganti che ci troviamo davanti. E possiamo godere quando volano i primi arti, quando le strade si inondano di sangue per la prima volta, ma poi, insomma, diventa tutto abbastanza monotono.

La componente narrativa in teoria dovrebbe mantenere il titolo avvincente fino alla fine. Stiamo pur sempre parlando di un tie-in tratto da una serie manga di enorme successo. La storia deve essere bella, altrimenti non si spiega questo successo. E in Attack on Titan 2 la storia c’è. Il nostro personaggio combatte al fianco di tutti gli eroi del fumetto (così mi dice Wikipedia) e ha modo di fare amicizia con loro. Tra una missione e l’altra possiamo aumentare il livello di amicizia con determinati personaggi, scambiando con loro qualche battuta. Questo è l’unico modo per apprendere delle abilità che ci permettono di migliorare i nostri parametri di attacco, difesa, agilità ecc. (sì, c’è un senso di progressione nel gioco, si accumulano punti esperienza, si sale di livello… forse avrei dovuto dirlo prima, chiedo scusa).

Nel nostro diario sono registrati i nostri progressi personali e i legami di amicizia con i vari personaggi.

Senz’altro positivo il fatto che le vicende sembrano essere narrate dall’inizio. Non ho percepito buchi nella trama o salti temporali. Il gioco è senza dubbio pensato per i fan del fumetto e dei cartoni, ma da perfetto ignorante ho potuto giocarlo capendo più o meno tutto. Il problema è che non mi fregava assolutamente nulla delle cose che capivo.
Come ho già detto, non apprezzo più di tanto questo genere di narrazione nipponica. E se mi metti nello stesso pacchetto un gameplay ripetitivo e una storia incapace di catturarmi, io non posso che bocciare in tronco.

Riconosco però che questo è un problema mio, e non mi faccio influenzare. Voglio puntare l’attenzione sugli aspetti positivi del titolo. Per qualche ora, prima che il senso di monotonia prendesse il sopravvento, mi sono divertito, e sarei pronto a scommettere che se la storia fosse stata in grado di coinvolgermi sarei arrivato alla fine più volentieri. E magari mi sarei giocato volentieri anche la modalità alternativa, che cambia un po’ le carte in tavola e permette di vestire i panni di altri personaggi. Per voi che amate la serie, per voi che amate gli anime, questo è senza dubbio un action game interessante. Non il migliore, certo, ma se chiudiamo un occhio su controlli imperfetti e sulla veste grafica non esaltante, Attack on Titan 2 merita sicuramente la vostra attenzione.
A meno che i giganti non vi facciano troppo schifo.

 

Attack On Titan 2
Attack on Titan 2 – Recensione
PRO
Sistema di combattimento originale
Morbosamente affascinante
Ricco di contenuti
CONTRO
Graficamente scialbo
Controlli non sempre precisi
Progressione del personaggio macchinosa
7