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Castle of Heart – Recensione

Un perfido stregone, un villaggio saccheggiato, un cavaliere che protegge la sua dama fallendo, l’amore di lei che lo riporta in vita anche se completamente di pietra, la classica missione di salvataggio della bella di turno. Questa in soldoni è la trama di Castle of Heart, titolo dei 7Levels in esclusiva per Nintendo Switch in uscita il 23 Marzo. Alcuni di voi la potrebbero trovare piuttosto banale, in effetti così è, ma questo action platformer a scorrimento orizzontale, non fa certo della storia narrata il suo punto forte. I dialoghi in Inglese durante il gioco sono ridotti allo stretto indispensabile e completamente sottotitolati in Italiano, questo perché Castle of Heart è completamente basato sul gameplay, sulle meccaniche di gioco, sulla complessità dei livelli e sulla loro difficoltà.

Il gioco è strutturato in quattro ambientazioni diverse tra loro, ciascuna contenente cinque livelli. Ogni ambientazione ci porterà sempre più vicino alla nostra meta, cioè a sconfiggere lo stregone e a liberare la nostra amata. Ogni livello ci metterà a dura prova in quanto nemici, trappole mortali, pavimenti e piattaforme traballanti, tenteranno in ogni modo di far finire prematuramente la già precaria esistenza del nostro eroe. Si perché anche se di pietra, saremo soggetti ai danni di praticamente qualsiasi cosa di appuntito entri in contatto con noi, nonché dal fuoco e dalle esplosioni. Dura la vita del Cavaliere, ma come si suol dire, abbiamo voluto la bicicletta e ora ci tocca pedalare. A complicare ancor di più la situazione, avremo una barra della vita piuttosto esigua e che decresce anche senza essere colpiti, quasi a voler mettere ancora più tensione e frenesia al giocatore. Ma le disgrazie non sono finite qui, assolutamente no. Arrivati quasi alla fine della suddetta barra, una delle nostre braccia andrà in frantumi e ci lascerà con la sola nostra fida spada ad affrontare orde di nemici molto molto arrabbiati.Ovviamente non tutto è perduto. Ci sono sempre sfere rosse sparse nei livelli per recuperare un po’ di energia e ripristinare così l’arto perduto, senza contare che ogni nemico ucciso ci darà un piccolo respiro sempre in termini di vita.

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Arrosto di nemico è sempre un piatto prelibato

Perché è così importante avere entrambi gli arti a disposizione in Castle Of Heart? Perché anche se la parata sarà disponibile con la sola mano che impugna la spada, per utilizzare oggetti secondari e armi aggiuntive, dovremo essere integri. L’arsenale che via via acquisiremo durante il gioco è piuttosto ampio e vario, tanto da permettere di completare alcune sezioni in maniera completamente diversa a seconda dell’arma secondaria che possediamo. La spada è sempre con noi, le armi secondarie si possono raccogliere da rastrelliere o dai nemici caduti (umani, mostri, rettili, pennuti e tanto altro), mentre gli oggetti dell’inventario come le bombe e i coltelli da lancio dovremo procurarceli esplorando approfonditamente ogni livello.

Sebbene Castle of Heart sia prevalentemente action, le sezioni puramente platform, senza nessun nemico a darci fastidio, sono sempre presenti. Alcune volte somiglieranno a porzioni di livelli di Crash Bandicoot, altre volte a Super Meat Boy, ma generalmente, sono comunque ben fatte e ben integrate nel contesto. In termini puramente tecnici, qui si trovano gli unici problemi che ho riscontrato nell’intero gioco. Alcune volte infatti, specialmente quando dovremo salire su travi molto strette, il nostro personaggio scivolerà malamente di lato a meno che non si trovi quasi esattamente nel centro delle stesse. Questo piccolo problema, che badate bene potrebbe anche essere una scelta degli sviluppatori, rende molto frustrante il raggiungimento dei collezionabili (ovviamente non potevano mancare). Sempre in questo ambito, il salto tra corda e corda è leggermente macchinoso, dovremo cioè trovare il tempismo giusto per saltare in alto e avanti, altrimenti, finiremo per scivolare in qualche trappola o ancora peggio nel vuoto.

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Facciamo Parkour sui tetti del villaggio

Ogni livello del gioco è costellato di checkpoint che ripristineranno la nostra energia e ci permetteranno di riprendere da quell’esatto punto nel caso di morte prematura. Fortunatamente i Checkpoint in ogni livello sono molti, perciò non dovremo preoccuparci troppo e potremo anche correre attraverso alcune aree per scoprirne i segreti e capire meglio come affrontarle. Le uniche penalità alla morte sono infatti la perdita di un qualsiasi oggetto recuperato dall’ultimo checkpoint fino alla nostra morte e la perdita della nostra arma secondaria. Senza arma secondaria la difficoltà aumenta sensibilmente ma non preoccupatevi, se ne ritrovano spesso e in quantità, quindi niente paura.

Vi ho già parlato della barra della vita, ma c’è in verità un altra barra, stavolta circolare, di colore blu. Questa se a prima vista può sembrare di poco conto, andando avanti nel gioco acquista un valore fondamentale. Essa infatti permette, una volta riempita raccogliendo sfere blu, di allungare di un pizzico la nostra importantissima barra vitale. Cercate quindi di prendere più sfere blu possibili nelle vostre partite perché a lungo andare, queste potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte del vostro personaggio nelle situazioni più concitate.

Segnalo anche la presenza alla fine di ogni ambientazione di una BossFight. Ad essere sinceri, senza spoiler, tranquilli, non mi sono piaciute granché, troppo ripetitive e troppo dipendenti dalla quantità di oggetti che abbiamo nell’inventario. Senza oggetti sono infatti decisamente difficili, se invece avete una buona scorta di esplosivi vari, il tutto diventa anche troppo semplice. Direi quindi che forse una maggior calibrazione della difficoltà, in questo caso avrebbe senz’altro giovato.

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Situazione a dir poco spinosa per il nostro Cavaliere

In conclusione, mi sento sinceramente di consigliare questo Castle of Heart a tutti coloro che sono in cerca di una sfida, di sessioni di gioco adrenaliniche ma anche esplorative. Per chi invece cerca relax, magari dopo una giornata di duro lavoro, consiglio di stare ben alla larga. Il prezzo di 14,99€ è certamente ottimo per quello che il gioco offre. Anche se le ore per completarlo sono dalle 6 alle 8 circa, se amate il genere, saranno ben spese.

Vi lascio qui il link per gustarvi i nostri primi minuti di gioco di Castle of Heart, così, se volete, potete avere un’idea di come si presenta inizialmente il gioco. Buona visione e fateci sapere cosa ne pensate nei commenti

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Castle of Heart – Recensione
PRO
Struttura dei livelli ben fatta
Grafica semplice ma curata
Tante armi a disposizione
Si salta in testa ai nemici
CONTRO
Sistema di controllo non eccelso
Alle volte troppo caotico
7