Violenza nei videogiochi

Violenza nei videogiochi: reazioni della game industry al video della Casa Bianca!

La settimana scorsa vi avevamo parlato in un nostro articolo di una riunione organizzata alla Casa Bianca per parlare della violenza nei videogiochi, che secondo il presidente degli USA Donald Trump potrebbe aver motivato le recenti sparatorie avvenute in America.

Durante la riunione, alla quale erano presenti gli AD (amministratori delegati) delle aziende di videogiochi, è stato mostrato un video (che vi posto poco più sotto) che raccoglieva delle scene di violenza alquanto forti prese da vari videogiochi, scatenando reazioni contrastanti fra i presenti.

Nei giorni seguenti le reazioni delle aziende di videogame a tale video sulla violenza nei videogiochi non sono di certo mancate e ve ne riporto qualcuna:

Warren Spector, director di Deux Ex, Thief Epic Monkey ha pubblicato un tweet dicendo:

Non credo che i giochi causino un comportamento violento. Nemmeno per un secondo. Il video mostrato alla Casa Bianca, però, è semplicemente disgustoso. Ogni sparo è davvero di cattivo gusto e chi ha a che fare con questi giochi dovrebbe vergognarsi. [Questi giochi] ci danno fastidio.

Qualcuno, però, gli ha fatto notare che anche i suoi giochi includono un tipo di violenza più o meno simile a quella presente nel video incriminato ed ecco cosa ha risposto Warren Spector:

E’ abbastanza vero, ma i giochi su cui lavoro offrono di solito alternative alla violenza, cerco di mostrare le conseguenze: non ci sono decapitazioni, headshot con troppo sangue che danno il voltastomaco o uccisioni con l’ascia. Non mi danno fastidio i videogiochi violenti. Mi danno fastidio i giochi che glorificano e presentano la violenza in modi disgustosi.

Randy Pitchford, presidente di Gearbox, ha risposto tutto l’opposto di Warren Spector, affermando che il video sulla violenza nei videogiochi è stato creato senza nessun contesto e gli ha risposto così:

I tuoi stessi giochi possono essere tagliati, seguendo una mentalità così impostata, nello stesso modo nelle parti più rappresentative della violenza, andando a minare l’arte e l’espressione. Tali rappresentazioni sono necessarie, se l’arte sarà utile alla nostra specie. Hai mai letto Shakesperare o la Bibbia?

– Concludiamo con l’azienda no-profit Games for Change, che ha realizzato un video speculare a quello mostrato alla Casa Bianca, e ha detto:

Dopo aver visto che la Casa Bianca aveva prodotto un video rappresentando i videogiochi come ultra-violenti, ci siamo sentiti obbligati a condividere un differente visione dei videogiochi. I videogiochi, i loro creatori innovativi e le vaste comunità di giocatori sono tutti molto di più di quello che è rappresentato nel video della Casa Bianca. Abbiamo voluto creare una nostra versione, della stessa lunghezza, per mettere in discussione la colpa data ingiustamente ai videogiochi dalla Casa Bianca. Vi esortiamo ad unirvi alla nostra celebrazione delle multisfaccettature dei videogiochi: la bellezza, la creatività e la gioia che li caratterizza. A tutti gli sviluppatori di videogiochi e ai giocatori che creano e usano i videogame per connettersi con gli amici, rilassarsi, condividere esperienze, imparare cose nuove, prendere ispirazione ed esplorare ciò che non si conosce: questo è per voi! #GAMEON

Cosa ne pensate, a questo punto, della violenza nei videogiochi? Con chi vi trovate d’accordo o in disaccordo e perché?
Fatecelo sapere nei commenti e vi lascio in calce all’articolo il video realizzato dai ragazzi di Games for Change che mostra che c’è ben altro oltre alla violenza nei videogiochi!
Buona visione! 🙂