Non esiste console Nintendo che non abbia avuto, almeno una volta nel corso del proprio ciclo vitale, l’onore di ospitare un titolo dedicato al tenerissimo Kirby. Così come il suo paffuto protagonista, la serie ha sempre cercato di basare la sua naturale evoluzione sul concetto di trasformazione. Durante questi ultimi anni, dopo aver goduto di due ottimi capitoli “main” su Nintendo Wii, abbiamo visto la mascotte di HAL Laboratory dedicarsi assiduamente alle console della famiglia 3DS, regalandoci il poetico Triple Deluxe ed il tamarrissimo Planet Robobot, il tutto condito dalla bellezza di 5 spin-off usciti sulla stessa macchina. Sul fronte portatile, dunque, non si può certo dire che l’utenza sia rimasta insoddisfatta. E’ su WiiU che, invece, abbiamo assistito al primo scivolone della pallina rosa. Il pennello arcobaleno, capitolo dedicato alla sfortunata console casalinga di Kyoto, non era certo un cattivo prodotto ma ha dimostrato come la testardaggine di voler sfruttare a tutti i costi un controller dotato di uno schermo dalla risoluzione limitatissima abbia dovuto scontrarsi con la conseguente privazione di quello che è sempre stato il punto forte della produzione: un comparto grafico di eccellenza; in parole povere, la gioia per gli occhi era per tutti tranne che per il giocatore numero uno.
L’attesa di Kirby Star Allies è quindi legittimamente ricca di aspettative, specialmente per chi pretende un ritorno in gran stile di questa IP storica su una console da salotto. Ma è proprio su Nintendo Switch, che ha da giusto qualche giorno spento la sua prima candelina lasciandosi alle spalle una serie di titoli ottimamente rinnovati, che Kirby sembra voler tornare con un capitolo alla ricerca delle proprie origini ed intenzionato ad offrisi al suo pubblico con un approccio più conservativo del solito. E lo fa con un prezzo, quello ormai standard di €59,99, che vuole fin da subito mettere in chiaro che siamo di fronte ad una produzione di prima linea. Armiamoci, dunque, di controller e tuffiamoci assieme nel meravigioso mondo di Kirby Star Allies… bentornati a Dream Land!
Svegliati Kirby, Dream Land ha bisogno di noi!Per i fan di vecchia data, appena avviato il gioco sarà impossibile non sentirsi a casa. Fin dall’introduzione in CG è evidente come il lavoro svolto sul comparto grafico sia, per l’ennesima volta, ineccepibile. Anche una volta preso il controllo del piccolo Kirby la sensazione rimane invariata; la cura riposta sugli elementi in primo piano, così come sui fondali, permette di avere sempre una visuale chiara e pulita di quello che avviene a schermo, anche nelle situazioni più affollate. La resa rimane ottima tanto in modalità fissa quanto in portatile, garantendo una continuità dell’esperienza ovunque questa venga fruita. Il primo impatto è strabiliante anche con la main theme, che ci accompagnerà dal primo tutorial fino al boss finale. Oltre a questa, però, sarà difficile imbattersi in ulteriori motivetti particolarmente indimenticabili, che si dimostreranno in ogni caso qualitativamente allineati con quelli offerti dai precedenti capitoli.
Dopo aver pazientemente riportato in posizione naturale la propria mascella, dunque, è arrivato il momento di scoprire cosa ha di nuovo da offrire Kirby Star Allies rispetto ai suoi fratelli maggiori. Il gameplay alla base dell’intera esperienza è rimasto pressoché invariato. Il protagonista sarà in grado di approcciarsi ai vari nemici risucchiandoli ed assorbendo le loro abilità, trasformandosi di volta in volta al fine di ottenere il potenziamento più idoneo alla situazione. Le metamorfosi, come al solito, sono riuscitissime (specialmente le nuove abilità “ragno” ed “artista”) e donano al gameplay la profondità tipica che ha da sempre contraddistinto la serie, arricchendone la componente platform con una decisamente più action.
Tra tutte le nuove abilità, “artista” è sicuramente la mia preferita.| Anteprima | Prodotto | Prezzo | |
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Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 23:30
Le caratteristiche cardine introdotte in Kirby Star Allies sono, come ben saprete se avete già avuto il piacere di scaricare la DEMO resa disponibile qualche giorno fa, sostanzialmente due.
La prima consiste in quella che vuole essere riconosciuta come la nuova vera feature capace di identificare la natura di questo capitolo: la componente multigiocatore onnipresente. Questa volta il pretesto narrativo necessario per far risvegliare il nostro eroe dal suo pisolino pomeridiano è rappresentato da una fitta pioggia di cuori oscuri capaci di tramutare in creature pericolose qualsi abitante di Dream Land. Quando uno di questi finisce irrimediabilmente per colpire Kirby, però, sembra donargli un potere che di temibile non ha nulla. Da questo momento, infatti, saremo in grado di lanciare a nostra volta dei cuori contro i nemici, con la semplice pressione del tasto “X”, e reclutarli in modo che ci affianchino nella nostra avventura. Laddove non esistano (fino a tre) compagni locali con i quali spartire i propri controller, la CPU prenderà il controllo dei personaggi senza un giocatore, mettendo in campo un’intelligenza artificiale piuttosto reattiva ed esuberante. Nonostante la collaborazione di una squadra così numerosa non sia sempre fondamentale (di fatto è possibile anche liberarsi dei nostri alleati semplicemente risucchiandoli), il gioco offrirà di tanto in tanto alcuni spunti di level design studiati attorno a questa possibilità, anche se spesso non riuscendo a valorizzarla al meglio.
La seconda caratteristica importante di Kirby Star Allies consiste nella possibilità di combinare tra loro due abilità, grande ritorno della feature che ha reso unici a suo tempo Kirby 64: The Crystal Shards e Kirby: Topi all’attacco. Per farlo sarà sufficiente sollevare verso l’altro la levetta analogica, attivando un meccanismo automatico grazie al quale generare un nuovo potenziamento nato dalla fusione della nostra abilità e di quella in possesso di uno dei nostri alleati. Il più delle volte il risultato migliore sarà ottenibile combinando tra loro un’arma ed un elemento naturale (fuoco, acqua, ghiaccio, vento, elettricità) al fine di potenziarla e far aumentare esponenzialmente il numero di attacchi a nostra disposizione. Ovviamente non mancheranno alcune aree specifiche raggiungibili solamente sfruttando la giusta combinazione di elementi.
In alcune fasi senza collaborazione è impossibile procedere!Le premesse, almeno su carta, funzionano alla grande. Non appena la nostra squadra inizierà ad arricchirsi di alleati, però, inizieremo a renderci conto di come questi prendano di prepotenza in mano la situazione imponendosi sul giocatore e rendendo necessario un approccio impulsivo pensato per battere sul tempo le azioni dei nostri stessi aiutanti. Mi sono ritrovato in più di un’occasione a non riuscire nemmeno a risolvere alcuni dei pochi enigmi ambientali offerti dal gioco a causa di alleati gestiti dalla CPU troppo veloci che si sono fiondati dritti verso l’obiettivo lasciandomi solo l’onore di recuperare il bottino finale. Questo stato di iperattività dei nostri compagni si ripercuote anche nelle battaglie con i tanti boss e mid-boss che troveremo lungo il nostro cammino. A volte non avremo nemmeno il tempo di accorgerci dell’inizio di uno scontro che tra esplosioni, cazzotti e qualche stella volante questo venga portato a termine in men che non si dica, dandoci la sensazione di essere stati noi gli aiutanti e non i protagonisti dell’azione. Ma non finisce qui; in qualche occasione gli alleati sono riusciti a dimostrarsi anche dei gran gelosoni, impedendoci di convertire alcuni nemici fondamentali per proseguire verso la prossima schermata ed obbligandoci ad attendere il respawn dello sfortunato avversario.
Come se non bastasse, il livello di difficoltà è vertiginosamente calibrato verso il basso. Non che Kirby sia mai stato da considerare un gioco ostico, sia chiaro, ma in questo capitolo il level design non tende quasi mai a brillare, limitando qualche piccolo sprazzo di genio a sezioni di livelli che sembrano ispirarsi un po’ troppo a capitoli precedenti della saga. A dare il colpo di grazia sotto questo aspetto ci pensa il supporto Amiibo che permette di far magicamente comparire all’occorrenza oggetti curativi grazie ai quali è praticamente impossibile incorrere al game over.
Con le giuste abilità, qualsiasi alleato troverà sempre il modo di rendersi utile.A tutto questo si aggiunge una longevità limitata della modalità storia, che può essere affrontata tutta d’un fiato e terminata nell’arco di circa 6-7 ore. Fortunatamente, come da tradizione, Kirby Star Allies abbonda in quelli che sono i classici contenuti extra, riuscendo in parte a riscattarsi.
Innanzitutto, in ciascuno stage sarà possibile raccogliere i classici collezionabili. Ogni livello conterrà sempre e comunque un frammento di puzzle unico che, unito ai tanti pezzi generici nascosti qua e là, serviranno per completare una serie di immagini commemorative che rappresentano alcuni scorci di vita quotidiana in quel di Dream Land. Una sola run non basta per portare a termine l’intera raccolta e, come avveniva per i portachiavi di triple Deluxe e gli adesivi di Planet Robobot, sarà indispensabile ritornare sui livelli già affrontati aumentando in maniera implicita (e forse un po’ forzata) la rigiocabilità degli stessi. In aggiunta, alcuni stage conterranno un passaggio segreto che porta ad un enorme bottone con il quale sbloccare ulteriori quadri giocabili. Purtroppo questi elementi collezionabili sembrano quasi venirci sbattuti davanti alla faccia, con la conseguenza che sarà veramente difficile portare a termine un livello senza averlo anche completato del tutto.
L’avventura continua anche sott’acqua, basta solo avere l’attrezzatura giusta!In aggiunta alla pura dedizione al collezionismo, i giocatori potranno prendere parte a due storiche modalità aggiuntive e due nuovi minigiochi che, ahimè, sono tutto fuorché memorabili…
Nella prima delle due modalità extra, denominata “sei tutti noi!”, ci ritroveremo ad affrontare l’intera avventura senza Kirby, vestendo i panni di uno dei numerosi nemici e sfruttando vari potenziamenti che troveremo lungo il cammino; il tutto sotto l’occhio vigile di un cronometro che scandisce il tempo che scorre. “La scelta decisiva”, invece, consiste nella classica modalità boss rush; ci verrà richiesto di scegliere una squadra e successivamente dovremo battere in successione una serie di boss usufruendo di brevi intermezzi nei quali riprendere un minimo di fiato e ripristinare parzialmente la barra di energia di tutta la squadra.
I due minigiochi, invece, sembrano essere messi lì come semplice riempitivo tanto per allungare (di molto poco) il brodo. “Star del baseball” ci richiederà di difendere il nostro pianeta da un asteroide respingendolo a colpi di mazza da baseball mentre in “Campioni taglialegna” dovremo abbattere alberi cercando di evitare alcuni ostacoli che ci pioveranno dall’alto. Peccato che ai fini del completismo non venga richiesto nemmeno di battere determinati record ma sia sufficiente provare ciascuno dei livelli di difficoltà offerti e dimenticarsi per sempre della loro esistenza. Apprezzabile lo sforzo di sfruttare le potenzialità dei Joy-Con (sensori di movimento) ma, purtroppo, questo non basta. Sarebbe stato bello se si fossero anche questa volta inventati qualcosa di fresco e capace, perché no, di dare vita in seguito a due spin-off come avvenuto in passato su Nintendo 3DS.
La possibilità di fondere tra loro due abilità è una BOMBA!Tirare le somme su Kirby Star Allies non è affatto semplice. La qualità del comparto grafico/sonoro, così come la caratterizzazione del protagonista e dei suoi simpaticissimi alleati, è indiscutibile. La profondità del gameplay continua ad assestarsi su ottimi livelli, ma deve scontrarsi con meccaniche che soccombono alla presenza di troppi elementi partecipanti che tendono a rubare la scena al giocatore privandolo di parte del divertimento. Fortunatamente le modalità aggiuntive riescono a dare una nuova linfa all’esperienza single player, migliorando la longevità complessiva.
La nuova ibrida Nintendo sembrava la macchina perfetta per esaltare quella che da sempre è stata una serie capace di dare il meglio di sé sfruttando le potenzialità del suo comparto multiplayer. Quello che ne è nato, però, è un episodio che si piazza di prepotenza sulla soglia che determina il livello qualitativo medio di tutto ciò che ha rappresentato Kirby fin dal suo esordio. Kirby Star Allies non è certo un titolo da buttare, è sicuramente piacevole da giocare e lascerà soddisfatti coloro che si affacciano per la prima volta al brand, ma lascia tutti gli altri con l’amaro in bocca dovuto alla consapevolezza che, con un po’ di dedizione in più, avremmo potuto avere tra le mani l’ennesimo rilancio di una delle storiche IP di Nintendo.
Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 21:00
