Violenza nei videogiochi

Casa Bianca: riunione per parlare della violenza nei videogiochi!

Giovedì scorso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha indetto una riunione con i dirigenti delle aziende di videogame in merito al problema della violenza nei videogiochi, tema che è stato scatenato dalle recenti sparatorie avvenute nelle scuole americane.
Lo stesso Trump ha affermato che la sparatoria verificatasi a Parkland, in Florida, potrebbe essere stata motivata dai videogiochi.

Durante il meeting, al quale erano presenti gli amministratori delegati di Bethesda, Take-Two e il capo della SEA (associazione commerciale delle industrie del videogioco degli Stati Uniti), la Casa Bianca ha mostrato una raccolta di sequenze video prese da giochi popolari come Call of DutySniper EliteFallout.

“Tutto ciò è violento, vero?”  sembrerebbe essere stato il commento di Donal Trump agli amministratori delegati riguardo al video appena visionato ed ecco alcuni commenti rilasciati dai partecipanti:

  • Brent Bozell, presidente di Media Reasearch Center (organizzazione americana di analisi dei contenuti), ha detto:

Il presidente ha incoraggiato [gli sviluppatori di videogiochi] a verificare ciò che si poteva fare per rendere i videogiochi più salutari per la società ed ecco quello che è stato fatto.

  • Secondo il sito giornalistico The Verge:

I partecipanti hanno detto che c’è stato un colloquio poco serio in merito alle restrizioni governative sul contenuto (che presenterebbe delle sfide legali alquanto significative) e la conversazione è stata focalizzata su una maggiore restrizione d’età o misure volontarie che potrebbero essere intraprese dalle aziende stesse.

  • L’ESA ha rilasciato una dichiarazione che dice:

Abbiamo parlato dei numerosi studi scientifici che affermano che non c’è una connessione tra i videogiochi e la violenza. Il primo emendamento della protezione dei videogiochi e il nostro sistema di classificazione aiuta effettivamente i genitori, rendendo così chiara la scelta dei videogiochi.

  • Anche la Casa Bianca ha rilasciato poco dopo un suo comunicato:

Il Presidente ha riconosciuto che, secondo alcuni studi, c’è realmente una correlazione tra la violenza nei videogiochi e quella nella realtà. La conversazione si è concentrata sull’argomento se la violenza nei videogiochi, inclusi i videogiochi che simulano graficamente un’uccisione, desensibilizzano la comunità alla violenza.

  • Brent Bozell, poi, è stato intervistato da The Verge, e ha detto:

Non penso debba esserci un controllo da parte del governo. C’è, però, qualche videogioco che contiene della violenza che ha proprio dell’incredibile. Tutti l’abbiamo visto. E’ appropriato in un mondo civilizzato avere tutto ciò? Oppure le aziende dovrebbero ascoltare gli angeli migliori del creato e dire su base volontaria “noi non lo vogliamo fare”?

Come avrete notato dalla lettura dell’articolo, questo non è un vero e proprio attacco diretto a Nintendo, in quanto la maggior parte dei giochi violenti sono su Xbox One, PlayStation 4 e PC. La stessa Nintendo, però ha alcuni videogiochi violenti, come L.A. NoireDOOMThe Elder Scrool V: Skyrim e Bayonetta 2.
Questa riunione avvenuta tra la Casa Bianca e le industrie dei videogiochi potrebbe, però, avere un impatto sia su Sony, Microsoft e anche Nintendo, senza considerare gli sviluppatori e le altre aziende che ruotano attorno al mondo dei videogiochi.

Cosa ne pensate? Alcuni giochi sono davvero così cruenti e bisognerebbe intervenire e trovare una soluzione a questa violenza nei videogiochi?
Fateci sapere la vostra opinione nei commenti e, mentre l’aspettiamo, vi lascio in calce all’articolo il trailer sulla violenza nei videogiochi che è stato visionato alla Casa Bianca.