Vesta - Recensione

Il motore grafico Unity è stato molto innovativo nel settore dei videogames, ha infatti permesso a molte persone, grazie al suo approccio veloce ed intuitivo, di immergersi nella creazione di giochi nuovi. Ovviamente non tutte le ciambelle riescono col buco e spesso, creazioni che vengono presentate come delle novità nel mondo videoludico, nascondono molte insidie e spesso non attecchiscono sul grande pubblico.

Come giusto che sia, la pubblicità è l’anima del commercio e anche Finalboss games, studio indipendente spagnolo con sede a Tàrrega, ha presentato la sua nuova creatura, Vesta, come un mix tra azione e puzzle-game con un ambientazione affascinante e originale con, all’interno, meccaniche di gioco innovative e una storia attraente rendendolo molto diverso dagli altri dello stesso genere.

Qualche avvisaglia nella mia mente già si faceva strada perché spesso, quando una creazione viene pompata così tanto, è per nascondere varie magagne e portare il tutto al mero sensazionalismo spingendo il gioco dritto nella gola di noi acquirenti con un semplice ma marcato passaparola. Ma ormai siamo smaliziati, queste strategie di marketing le conosciamo tutti e ci andiamo sempre con i piedi di piombo.

Vesta arriva in contemporanea su tutte le console e quindi anche sulla nostra Switch che finalmente non viene messa in ombra; questo è un grande punto a favore di un avventura che non è epica ma che comunque risulta gradevole non toccando comunque picchi eccezionali come promesso.

Il gigante e la bambina!

Vesta è una bambina di sei anni, scaltra e furba come una donna già adulta che è dovuta crescere più in fretta, suo malgrado, a causa di una catastrofe che ha demolito il suo mondo. Vive in un labirinto sotterraneo, desolato e inospitale, con il suo amico Bot, un gigante robot che è l’unico essere animato a starle accanto per servirla e proteggerla come un vero e fidato compagno d’avventura.

Grazie a lui, alla sua forza bruta ma soprattutto alle sue abilità che si sposeranno all’unisono con l’astuzia e l’intelligenza di Vesta, cercheranno di esplorare 36 livelli pieni di ostacoli e nemici che cercheranno in tutti i modi di eliminarli ma niente è perduto.

Studiando bene i tanti enigmi che ci si pareranno dinanzi, dovremo trovare una via di uscita ma soprattutto dovremo far luce sul nostro passato e sull’intero alone di mistero che aleggia su questo strano mondo sotterraneo. Se da una parte la nostra Vesta potrà azionare vari interruttori risolvendo vari enigmi, Bot sarà altrettanto essenziale per la buona riuscita del tutto potendo spostare oggetti pesanti ma soprattutto lanciare razzi contro i nostri nemici.

I comandi sono semplici e intuitivi e potremo cambiare personaggio con la semplice pressione di un tasto ma la morte di uno dei due significherà un game over e il dover ricominciare il livello completamente non essendoci checkpoint. Avremo bisogno di tanta pazienza vista l’aggressività dei nemici ma soprattutto del buon livello di sfida che i vari enigmi ci proporranno ma via via che la nostra avventura proseguirà non avremo grandi difficoltà e comunque, il livello di difficoltà, non sarà mai frustrante e permetterà di goderci l’avventura nella sua interezza.

Considerazioni finali

Se le mie considerazioni finali si dovevano basare semplicemente sulle promesse che il publisher ha fatto in sede pubblicitaria, beh, questo gioco rasentava l’insufficienza senza se e senza ma. Di innovativo non c’è un granché e anche le meccaniche di gioco, del comandare due personaggi all’interno dello stesso livello per risolvere enigmi, è un qualcosa di già visto.

Anche la storia non colpisce per freschezza e non si crea, purtroppo, quel legame magico che a volte ci fa innamorare del nostro personaggio, Bot e Vesta saranno facilmente dimenticabili e non ci regaleranno quella giusta empatia per entrare nel loro mondo. Ma a volte anche la semplicità va premiata e questo gioco riesce nell’obiettivo di intrattenere e di metterci di fronte a livelli ben congegnati ed enigmi di buon livello.

La grafica è in 1080p e presenta un buon game design colorato e ben definito. Anche il gameplay è di ottima fattura, con i comandi che nella loro semplicità fanno il loro dovere e risultano precisi. Purtroppo manca la lingua italica e per un gioco che comunque vuole raccontarci una storia è un grande difetto che non ci fa apprezzare fino in fondo e nella sua interezza, la trama. Oltretutto nelle ottime cut scene presentate in stile fumetto, i dialoghi scritti sono talmente veloci che se non masticate un ottimo inglese sarete costretti a godervi solo le animazioni e niente più… insomma dimenticatevi di cercare di tradurle.

Le musiche e gli effetti sonori non sono dei peggiori sentiti ma anche qui non abbiamo qualcosa di indimenticabile. Un grave difetto è che spesso ci troveremo come persi all’interno del livello non capendo istantaneamente quello che dovremo fare, purtroppo le indicazioni sono carenti e non c’è un sistema di aiuto per affrontare i livelli più ostici.

Assenti anche i checkpoint, cosa che rende alcuni livelli noiosi visto che saremo costretti, in caso di sconfitta, a doverli ricominciare completamente. La longevità non è delle migliori e una volta finito il gioco lo abbandoneremo nella nostra softeca vista la poca rigiocabilità che permea l’intero gioco. Per concludere, al prezzo che viene proposto, io non sarei invogliato a prenderlo ma se lo trovate presto in sconto, ad una cifra inferiore ai dieci euro, potrebbe essere un buon passatempo da alternare alle grandi avventure che Nintendo Switch ci propone. Alla fine un voto a metà strada tra il sei e il sette per un gioco non esente da difetti ma che ha i suoi pregi!

Se gradite un secondo parere, potete guardare la video recensione di Vesta a cura di Casa Nintendo