The End is Nigh

The end is Nigh – Recensione

Quando si è fantasiosi e innovativi bisogna obbligatoriamente lavorare in ambiti in cui questi due valori possano esplodere con forza e vigore, dove scintille di creatività vengano alimentate da una continua e costante energia. Fortunatamente, un visionario come Edmund McMillen, ha trovato nell’ambiente videoludico il suo habitat naturale, un ambiente folle e costantemente sopra le righe dove poter sperimentare senza sosta tutte le idee che la  sua mente regala e ci dona.

Correva l’anno 2011 quando ci fu l’avvento di un gioco acclamato dalla critica e dal pubblico in modo unanime, The Binding of Isaac, un roguelike sui generis che ha trovato spazio nel cuore di molti di noi. Dopo questo grande successo, Edmund ha deciso di regalare al mondo del videogames un altra sua creatura, un parto della propria mente, che reputo geniale, e del supporto di Tyler Glaiel (già autore di Closure), The End is Nigh.

The End is Nigh
La SS Exodus… un richiamo storico non indifferente!

Uscito in primis su Steam il 12 luglio 2017, arriva senza grandi attese sulla piccola e stupefacente Switch per farci divertire in maniera home ma soprattutto portatile, magari da condividere durante le pause pranzo a lavoro o semplicemente rilassandosi nel proprio letto. Quello che andremo ad affrontare è un viaggio in un mondo lugubre e in rovina, un quadro d’amore dell’autore per le creature deformi e i mondi dark, un odissea nella sofferenza con accenni al mondo reale a metà tra Super Meat Boy e The Binding of Isaac. A metà tra il genio e la claustrofobia vi farà sudare le proverbiali sette camicie dall’inizio alla fine, siete davvero pronti?

Bianco e nero, pioggia e sofferenza…

Appena avviato il gioco ci troveremo di fronte ad un breve intro che ci immerge in un mondo distrutto, uno scenario post apocalittico, dove il nostro protagonista Ash è impegnato con le sue console non curandosi minimamente di ciò che accade intorno a lui. Ma ben presto una cartuccia di gioco ha un malfunzionamento e il destino beffardo non può far altro che gettare in faccia al nostro protagonista in maniera cruenta e improvvisa, come una secchiata d’acqua gelida in pieno inverno, la dura verità e obbligandolo ad affrontare la realtà.

The End is Nigh
E’ un mondo triste, claustrofobico… riuscirà a vivere così il nostro Ash?

Ash non è altro che un blob e trovandosi all’improvviso senza il suo passatempo preferito, i videogiochi, e soprattutto senza amici, decide di andare a raccogliere pezzi di persone per creare una compagnia. Così, brevemente raccontata, la trama sembra un qualcosa di dimenticabile ma nel corso del gioco avrete modo di approfondire e di capire la vera realtà di un racconto maturo e adulto con molte citazioni su fatti avvenuti realmente e di storica memoria.

The End is Nigh ha ben dodici capitoli che raccolgono oltre seicento livelli tutti collegati tra loro e alcuni da scoprire essendo segreti. Ash è comandabile esclusivamente con la croce direzionale che lo fa scivolare lungo il gioco e un solo tasto che gli permette il salto. Il nostro simpatico blob si appiccicherà letteralmente sui muri e sugli appigli, ove presenti, che permetteranno di scalare muri ed evitare nemici ma soprattutto ostacoli letali. Molti sono anche i collezionabili presenti sotto forma di cartucce che una volta raccolti ci regaleranno livelli dal sapore squisitamente anni ’80 e ricordi di lontana memoria. I completisti troveranno in questo gioco una creatura da amare in quanto, il non prendere alcune parti umane o cartucce di gioco, potrebbero precludere positivamente il prosieguo dell’avventura rendendo il tutto difficile e al contempo squisitamente ostico.

The End is Nigh
E all’improvviso tutto si tinge di rosso… fiumi di porpora!

Considerazioni finali.

La storia di gioco è un qualcosa di sublime come la quasi totalità delle opere di McMillen, un trasportare in forma videoludica incubi e pensieri, idee e sogni. Come Dario Argento ha fatto grande il cinema con i suoi orrori e le sue paure, così Edmund riesce a inserire la sua stella nel vasto firmamento del videogame grazie ai suoi brutti sogni. Quello che all’apparenza potrebbe sembrare un ulteriore platform si svela come un opera sublime e tagliente ma sicuramente non per tutti.

The End is Nigh
Piove… mancava solo il mal tempo!!!

La grafica è minimale ma al contempo deliziosa, tutta prevalentemente in bianco e nero e colori primari, definita e lineare che gira a 1080p e 60 fps granitici. Il gameplay è ottimale e i comandi sono affidati alla sola croce direzionale e ad un solo tasto ma non è facile padroneggiare il nostro protagonista. La difficoltà infatti è particolarmente elevata, a tratti frustrante, tenendo alla larga le persone con poca pazienza. Gli ostacoli sono parecchi e gli scherzetti che il creatore ha inserito all’interno del gioco sono infiniti e tutti atti a non farci finire in modo tranquillo e semplice l’avventura.

La longevità è elevata, visti anche i livelli extra e i vari segreti da scoprire nel corso del gioco, l’avventura è estremamente rigiocabile e regalerà infinite ore di divertimento. Le musiche sono eccezionali, curate dalla band Ridiculon che ha rivisitato in maniera moderna vecchi classici come Hungarian Dance di Brahms e si amalgamano in modo unico a questo The End is Nigh. Sicuramente un gioco non per tutti, se amate le difficoltà alte vi saprà regalare dei momenti stupefacenti di gioia ma per la maggior parte dei videogiocatori potrà risultare davvero troppo ostico rischiando di far abbandonare quasi immediatamente il tutto.

The End is Nigh
Il Game Over è dietro l’angolo… nervi saldi!

Oltretutto il proporre livelli concatenati tra loro e visitabili più volte per raccogliere tutti gli oggetti rischia di far perdere stimolo al giocatore che una volta superato un livello molto ostico ci penserà più volte dal ripetere il tutto per essersi magari dimenticato un collezionabile. Il rendere l’intero gioco più accessibile a tutti avrebbe fatto godere molte più persone di questa piccola perla che purtroppo così rischia di rimanere il classico capolavoro “di nicchia”.

Il proporlo in così breve tempo sulla piccola di casa Nintendo è un punto a favore e diciamolo pure, il giocarlo in mobilità potrebbe essere un arma in più. Se non avete pazienza, non siete calmi e ad ogni game over che visualizzate in un gioco lanciate la console, vi consiglio di comprare un vetro temprato, un guscio in gomma e successivamente The End is Nigh…. buona rottura di Switch!

The End is Nigh
The end is Nigh – Recensione
PRO
Creatività e follia
Grafica dettagliata e pulita
Longevità quasi infinita
CONTRO
Difficile...
...molto difficile...
...dannatamente difficile!
8