Hellblade: Senua’s Sacrifice

Hellblade: Senua’s Sacrifice – Recensione

Quando alla parola videogioco si abbina la definizione di progetto ambizioso, spesso si fa riferimento alla disponibilità di considerevoli budget economici, quasi per certo gestiti da grossi publisher che come burattinai tendono i fili del comando, ai quali gli sviluppatori sono inevitabilmente legati. Ninja Theory con grandissimo coraggio ha tagliato quei fastidiosi fili, avventurandosi nella realizzazione di Hellblade: Senua’s Sacrifice, progetto da essa stessa definito un “AAA indipendente”, in quanto sviluppato e pubblicato in completa autonomia, sforzandosi di proporre livelli qualitativi paragonabili ad un qualsiasi tripla A attualmente sul mercato.

Hellblade
Una tematica a nostra memoria mai trattata in un videogioco o comunque mai in un modo cosi accurato.

Ma il lavoro di Ninja Theory non è ambizioso solo per questo: anche il particolare tema trattato e la tipologia di gioco differente dai suoi canonici hack’n’slash, fanno di Hellblade: Senua’s Sacrifice un interessante “esperimento”. La protagonista a prima vista può sembrare la classica eroina, una guerriera con grandi doti nel combattimento con la spada, ma Senua è anche una giovane ragazza vittima di una grave forma di psicosi, che le fa credere di udire delle voci, da lei stessa battezzate Furie, compagne fittizie che reagiscono in base alle sue emozioni.

Le voci nella testa di Senua saranno sempre presenti, accompagnandola passo dopo passo e commentando ogni scelta e azione. In qualunque posto dirigeremo la protagonista, loro avranno sempre qualcosa da dire. Un vero specchio della mente di Senua, che riflette ogni pensiero di ogni sua multipla personalità. Compagne fedeli quando incoraggeranno a proseguire o quando aiuteranno nei combattimenti, incitando ad attaccare o indicando la posizione dei nemici. Compagne sgradite quando decideranno di confondere le idee di Senua o quando la derideranno se terrorizzata o immobilizzata dalla paura.

Sicuramente ammirevole l’impegno degli sviluppatori nel documentarsi sul delicato tema della psicosi, interpellando medici specializzati e pazienti, allo scopo di far vivere al videogiocatore una rappresentazione quanto più curata e realistica degli effetti visivi e uditivi di tale disturbo. Il risultato ottenuto dagli sviluppatori è travolgente, capace di trasmettere al videogiocatore l’angoscia e le sofferenze della protagonista.

Hellblade
I paesaggi non hanno la stessa cura nella realizzazione riposti nella protagonista, ma riescono ad offrire comunque bellissimi scorci di paesaggio.

Il gioco parte con un’affascinate sequenza cinematografica, dove la protagonista a bordo di una rudimentale canoa si dirige verso Helheim, il regno dei morti. Siamo in piena era vichinga e Senua, orfana di madre, è costretta dal padre a vivere in una situazione di quasi totale isolamento, a causa la sua diversità. Nelle rare interazioni con gli altri, conosce Dillion, figlio del capo dei Celti, i due instaurano un rapporto d’amicizia che sfocia subito in amore. Purtroppo Dillion viene ucciso in una brutale esecuzione per mano dei Norreni, durante il saccheggio del proprio villaggio. Ed è proprio in tale occasione che Senua decide di sfidare l’inferno della mitologia norrena, nel disperato tentativo di salvare l’anima del suo amato. Il viaggio nel regno dei morti, è in realtà anche il viaggio nell’inconscio di Senua. A farla da padrone ci sono la sofferenza e le continue allucinazioni seguite dalle incessanti voci a tormentare la povera ragazza. Ma l’amore per Dillion sarà la forza trainante che donerà a Senua la giusta determinazione per continuare il viaggio intrapreso.

Hellblade: Senua’s Sacrifice è un gioco che punta principalmente sull’aspetto narrativo e sull’esperienza sensoriale di una mente afflitta da psicosi. Di conseguenza delle otto ore necessarie per portare a termine l’epopea di Senua, molto spazio sarà riservato a percorsi lineari (con qualche sporadica eccezione), sezioni scriptate e numerose cutscene di altissima qualità.

Hellblade
La ricerca delle rune è uno degli enigmi troppo presente durante il gioco.

Il gameplay è letteralmente ridotto all’osso, tutto quello che concerne enigmi e puzzle si riduce alla ricerca di alcune forme nell’ambiente circostante che abbiano le sembianze delle rune marchiate sulle porte da sbloccare, alla risoluzione di enigmi ambientali attraverso dei portali magici o alla sovrapposizione di alcuni elementi frammentati per ricostruire scale o ponti distrutti. Per un totale di sole tre tipologie di enigmi basati su illusioni ottiche che si ripetono durante tutto il gioco.

Le sezioni action si basano su combattimenti contro nemici dall’aspetto demoniaco. In quanto a combattimenti le mosse a disposizione sono poche: attacchi leggeri, attacchi pesanti, un attacco con il calcio per spezzare la guardia, la schivata, la parata e il contrattacco. Tutto molto semplice e basilare, ma le animazioni sono talmente belle e fluide da rendere ogni combattimento sufficientemente appagante. Quello che forse stona sono la poca varietà dei nemici e le sporadiche situazioni in cui dovremo menare le mani, oltre alla loro prevedibilità. Infatti quando lo scenario cambia da corridoio a piccola arena, capiremo in anticipo che in quel punto ci attende un nuovo combattimento.

Hellblade
Melina Juergens è l’attrice che ha prestato il volto e le espressioni facciali grazie alla tecnica del motion capture.

Graficamente il titolo è ottimo, il motore Unreal Engine 4 è stato sfruttato egregiamente dagli sviluppatori di Ninja Theory, tirando fuori paesaggi molto belli nel loro essere tetri e una protagonista con due occhi che vi faranno quasi innamorare. Senua non è un semplice personaggio di fantasia, per la sua realizzazione gli sviluppatori si sono dimostrati per l’ennesima volta maestri del motion capture, affidando i movimenti all’attrice Melina Juergens. Nelle cutscenes, ad affiancare la bella attrice bionda dai grandi occhi celesti, ci sono anche altri attori, quest’ultimi proposti nel gioco in carne ed ossa, in sequenze spesso mascherate da filtri distorsivi e con una abilità nella recitazione non proprio da primato. In ogni caso tutte le scelte registiche sono sempre meritevoli di lode, ricche di personalità e capaci di tenere il giocatore incollato allo schermo per tutta la durata del gioco.

Se il comparto grafico lascia a bocca aperta, quello che gli sviluppatori sono riusciti a fare a livello audio è stupefacente. Le musiche legano alla perfezione con quelle che sono le situazioni proposte a schermo, mentre l’audio 3D binaurale porta le voci che invadono la testa della nostra eroina ad un livello di realismo impressionante. Ovviamente questo a patto di utilizzare un buon set di cuffie, come suggerito dal gioco stesso.

Hellblade
La trama vi stupirà con colpi di scena epici.

Nei menù di gioco, Ninja Theory ha inserito un documentario della durata di circa 25 minuti, che racconta le varie fasi di realizzazione di Hellblade: Senua’s Sacrifice. Il director Tameem Antoniades presta la sua voce, raccontandoci tutto quello che è stato fatto per la realizzazione di un gioco dalla cura e attenzione per i particolari che solo una grande produzione AAA può disporre, trattando allo stesso tempo un delicato tema come quello della psicosi, troppo spesso ignorato dai media e dall’opinione pubblica.

A seguire vi elenchiamo i componenti della nostra configurazione di prova basata su MSI Aegis:

  • Sistema operativo: Windows 10
  • Processore: Intel i7-6700 3,4GHz
  • Memoria RAM: 16GB DDR4
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970

Requisiti minimi:

  • Sistema operativo: Windows 7, 8, 10
  • Processore: Intel i5 3570K / AMD FX-8350
  • Memoria RAM: 8 GB
  • Scheda video: GTX 770 2GB  / Radeon R9 280X 3GB

In conclusione se dobbiamo considerare Hellblade: Senua’s Sacrifice un esperimento, possiamo definirlo più che riuscito. La volontà di Ninja Theory nel realizzare un “AAA indipendente”, ha permesso di tagliare tutte le spese superflue di pubblicazione, proponendo il gioco al lancio per un prezzo di soli €29,99, anche se solo in formato digitale e solo per gli store di PS4 e Steam. Hellblade: Senua’s Sacrifice non è un titolo adatto a tutti, chi ama la tipologia di giochi story driven ne resterà estasiato per la magistrale realizzazione che fonde narrazione, bellezza visiva e realtà audio, immedesimando il giocatore in Senua e nel suo disturbante malessere. Tutti quelli che cercano un action dal gameplay puro o enigmi intriganti, storceranno il naso se non riusciranno a immedesimarsi o se non saranno attratti dalla narrazione. Hellblade: Senua’s Sacrifice non è un gioco perfetto, come non è un capolavoro, ma se avete un PC Gaming o una PS4 il nostro consiglio è quello di acquistarlo!

Hellblade: Senua’s Sacrifice
Hellblade: Senua’s Sacrifice – Recensione
PRO
Tecnicamente e artisticamente meraviglioso
Comparto audio tra i migliori di sempre
Trama coinvolgente
Accurata rappresentazione della psicosi
Localizzato in 20 differenti lingue!
Prezzo accessibile.
CONTRO
Alcuni enigmi troppo ripetitivi
Combat system valido ma poco sfruttato
8.3
Esperimento riuscito!