Lovers in a Dangerous Spacetime – Recensione

Li vedete voi? Io sì, me li figuro proprio qui davanti.
Parlo dei ragazzi di Asteroid Base. Me li immagino tutti assieme di fronte allo schermo, lo sguardo fisso alle lancette dell’orologio, il giorno in cui Nintendo ha rivelato al mondo la sua nuova console ibrida. Sono un po’ emozionati, e si passano l’un l’altro un pacchetto di patatine che sgranocchiano nervosi. Tutti quei mesi trascorsi ad inseguire le voci di corridoio, tutte le ipotesi più strampalate su questa misteriosa NX. E ora, finalmente…
Ecco, il filmato sta per partire! Switch appare per la prima volta davanti ai loro occhi e subito, all’unisono, un pensiero attraversa le loro menti: quei controller… o meglio, QUEL controller che si sfila e si sdoppia; quel gesto… la mano che porge il joycon all’amico; il multiplayer istantaneo, sempre, ovunque, con chiunque

È la console perfetta. Lovers in a Dangerous Spacetime deve uscire su Nintendo Switch.

Ecco i Lovers in azione all’interno della loro spaziosa astronave.

CHI PENSA ALLO SCUDO?

Siamo nello spazio, spariamo ad asteroidi e navicelle aliene, le dimensioni sono due: ci basta guardare uno screenshot per poter includere Lovers in a Dangerous Spacetime nella categoria degli sparatutto bidimensionali a tema spaziale.
Fin dal primo sguardo, però, ci rendiamo conto di trovarci di fronte ad un gioco che vuole distanziarsi dai canoni del genere. Le piccole e veloci navicelle protagoniste di Gradius e simili, che agili come rapaci virano, schivano e si lanciano in picchiata, lasciano qui il posto ad una palla ingombrante, ben piantata al centro dello schermo. All’interno di essa, piccoli personaggini colorati corrono e saltano imbizzarriti da una stanza all’altra, consci del fatto che se non riusciranno a collaborare come si deve per mantenere il controllo della loro nave, ben presto faranno una brutta fine.

I primi nemici giganteschi manderanno tutta la squadra nel panico.

Lovers in a Dangerous Spacetime è infatti un gioco fortemente focalizzato sul multiplayer cooperativo. I giocatori vestono i panni dei Lovers, buffi guardiani spaziali il cui compito è salvaguardare la fonte primaria di energia dell’universo, l’amore. Le forze malvagie dell’anti-amore, come da copione, hanno scatenato il caos e toccherà a noi ristabilire l’equilibrio cosmico andando a salvare tutti i nostri amici sparsi in giro per le galassie.
Per portare a termine la nostra missione abbiamo a disposizione la tonda navicella di cui vi ho parlato in precedenza. In ogni stanza troviamo una plancia che ci permette di svolgere determinate funzioni: abbiamo il timone per movere la nave nello spazio, i comandi dello scudo per parare e riflettere i colpi dei nemici, alle quattro estremità le torrette per attaccare e infine il cannone Yamato, ovvero la super arma che ci permette di far piazza pulita di alieni nei momenti di difficoltà. Spetta ai Lovers gestire al meglio la navicella, alternandosi alle varie plance e saltando da una parte all’altra dell’abitacolo in base alla situazione.
La comunicazione fra i giocatori, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale. Muoversi, proteggersi e attaccare in modo efficace richiede un grado di coordinazione e sincronia non indifferente. Giocando a Lovers in a Dangerous Spacetime con uno, due o tre amici, aspettatevi situazioni che oscillano dall’appagante affiatamento all’ilare battibecco. Frasi del tipo “Guarda dove stai guidando!” e “Ma allo scudo dovevi pensarci tu!” saranno all’ordine del giorno.

…IN UNA GALASSIA LONTANA LONTANA

I pianeti e le stelle più grandi ci attireranno verso le loro orbite.

Per arrivare ai titoli di coda dobbiamo attraversare quattro diverse galassie, ognuna delle quali è composta da quattro livelli e un boss finale. I livelli non sono lineari, ma bensì lasciano ai giocatori la libertà di esplorare in lungo e in largo un’ampia porzione di spazio. Lo scopo è quello di trovare i nostri amici imprigionati e di portarli in salvo. Una volta raggiunto il numero di salvataggi richiesto, si apre un portale che porterà al livello successivo.

Ogni livello porta con se piccole novità, con nemici, ostacoli ed eventi che vanno ad eliminare ogni rischio di ripetitività. Anche le squadre di Lovers più forti devono essere in grado di adattarsi alle situazioni più disparate, e se per esempio un gruppo preferisce procedere con metodo, calma e precisione, sarà divertente veder saltare tutti gli schemi quando si ritrova ad affrontare un livello in fretta e furia a causa dell’imminente esplosione di una supernova.
Lo spazio purtroppo ha i suoi limiti, e i giocatori più abili, a difficoltà normale, possono tranquillamente portare a termine una delle galassie in una o massimo due ore, per un totale quindi di approssimativamente 8 ore di gioco. Si fosse trattato di un gioco single player avrei storto un po’ il naso di fronte ad una longevità del genere, ma la natura multiplayer di Lovers in a Dangerous Spacetime pone sull’altro piatto della bilancia un fattore rigiocabilità non trascurabile. Merito anche del simpatico sistema di potenziamento della navicella, basato su tre diversi tipi di gemme da “incastonare” in ognuna delle plance di comando. Giocando infatti troviamo queste gemme, e spetta poi ai giocatori decidere cosa potenziare, se armi, scudo o motore. Ogni gemma ha un’effetto diverso, ed è possibile combinare le gemme fra loro per aumentare a dismisura il grado di personalizzazione della navicella. Provare le diverse combinazioni è estremamente divertente e allo stesso tempo permette di modificare le strategie di attacco e difesa per venire incontro alle esigenze di un particolare ostacolo o ai gusti personali di un giocatore.

L’immenso sollievo quando il cannone Yamato spazza ogni minaccia.

Tecnicamente il lavoro svolto da Asteroid Base è ottimo, ma lo stile particolare può non piacere necessariamente a tutti. I colori accesi e le tonalità neon contribuiscono a creare l’atmosfera psichedelica di Lovers in a Dangerous Spacetime, e i motivi elettronici che strizzano l’occhiolino a tecno e dubster ricamano con successo su questa tela. Alla lunga però, la colonna sonora può risultare un po’ pesante.

Mi è capitato di notare qualche minima incertezza di franerete, in alcuni livelli per esempio aprire la mappa poteva creare un piccolo calo. Questi casi sono comunque rarissimi e non incidono minimamente sulla qualità complessiva della presentazione.

NESSUNO MI AMA…

Le boss fight richiedono ancora più concentrazione.

Prima di dare un giudizio definitivo, occorre capire però se la solida e divertentissima modalità multigiocatore è accompagnata da un’altrettanto valida esperienza in singolo. Sebbene non sia possibile infatti per un Lover solitario gestire da solo una navicella, un giocatore può decidere di buttarsi nella mischia in compagnia di un animaletto controllato dal computer, a cui dare dei semplici ordini. Il tutto funziona, il computer risponde prontamente ai comandi e quando prende il controllo di una plancia sa quello che deve fare: i nemici li colpisce, i colpi li riflette. Tutto sommato il gioco diverte ugualmente, senza frustrazioni da CPU beota. Ma si procede attraverso l’avventura con una cautela forse troppo eccessiva, venendo così a spezzare un po’ il ritmo di gioco.   L’impressione è che manchi sempre qualcosa, e chi gioca esclusivamente in single player rischia di non godere appieno del proprio acquisto.

Così come Snipperclips, Overcooked e Death Squared, Lovers in a Dangerous Spacetime è un titolo che si sposa perfettamente con la natura multigiocatore di Switch. Il gioco sembra nato per girare sulla console Nintendo, e la possibilità di improvvisare una scorribanda spaziale in qualsiasi momento, semplicemente passando un Joycon ad un amico, è un incentivo non da poco per preferire la versione Switch rispetto alle concorrenti.
Non consiglierei l’acquisto a chi prevede in partenza di usufruire solo della modalità single player. Esistono, a mio avviso, giochi migliori da fare in singolo. Ma se avete tre amici con cui fare un po’ di cagnara è il massimo. Lo definirei quasi un party game dal sapore hardcore, impegnativo e frenetico. Forse meno semplice di altri giochi simili, meno casual diciamo, ma comunque accessibile e immediato per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con un control stick.


Se avete piacere di esplorare un livello di Lovers in a Dangerous Spacetime assieme a noi, ecco il gameplay di Casa Nintendo dedicato proprio alla versione per Nintendo Switch.


Se volete saperne di più sul gioco come al solito vi invitiamo a leggere la recensione dei nostri amici di Nintendo Player.

Nintendo Player Logo

Lovers in a Dangerous Spacetime – Recensione
PRO
Divertentissimo in multiplayer
Rigiocabilità notevole in gruppo
Buona varietà di nemici e ostacoli
CONTRO
In singolo può stancare presto
Pochi livelli
Colonna sonora discutibile
8.2