This is the Police – Recensione

Il mio nome è Boyd, Jack Boyd!

Vi starete sicuramente chiedendo che senso abbia iniziare questa recensione con una (pessima) battuta. Il fatto è che sono stanco della mia vita, passata a proteggere dal crimine le strade di Freeburg. Nella mia lunga carriera di poliziotto vi assicuro che ne ho viste di tutti i colori ed ora, ormai prossimo al pensionamento, l’unica cosa che vorrei fare è ascoltare a ripetizione il mio disco preferito di Frank Sinatra e fumarmi in pace questo fottutissimo sigaro mentre osservo da lontano gli avvenimenti che fanno da sfondo alla quotidianità di questa città. Ma i miei problemi non finiscono qui; mia moglie ha deciso di svignarsela con un testimone di Geova lasciandomi con una casa che cade a pezzi ed alle prese con il sindaco Rogers che sta mettendo in atto il suo progetto di rimpiazzare i vertici delle forze dell’ordine per lasciare spazio ai suoi uomini di fiducia. 180 giorni, questo il tempo che mi rimane in quanto comandante del distretto di polizia di Freeburg prima di raccogliere i miei effetti personali e salutare definitivamente la sedia dalla quale vi sto parlando. Di fronte ad un destino al quale non posso di certo oppormi mi rimane solo una cosa da fare: sfruttare questi ultimi sei mesi di potere per raccogliere il denaro sufficiente per godermi senza pensieri la mia vecchiaia: mezzo milione di dollari è la cifra che voglio raggiungere. Questa è la polizia, ed io ne faccio ancora parte!

This is the Police
L’aspetto grafico minimale risalta fin dalle prime battute di gioco. This is the Police rimuove qualsivoglia tipo di dettaglio superfluo per concentrare la propria attenzione sui dialoghi! Non saranno presenti nemmeno i volti dei personaggi con i quali interagire, quasi a volerne garantire l’anonimato assoluto.

Ad essere sinceri la prima cosa che mi sono chiesto dopo l’incipit narrativo di This is the Police è come un titolo di questa natura abbia fatto a raggiungere i lidi Nintendo. Non di certo per la sua qualità, decisamente sopra le aspettative, ma per i temi maturi che il gioco affronta con una naturalezza tale da rimanerne a volte quasi scioccati. L’ambiziosa produzione del team bielorusso Weappy Studio si presenta come una scoppiettante miscela tra visual novel e gestionale. Due generi che si fondono alla perfezione e che si spartiscono equamente l’attenzione del giocatore, chiamato a vestire i panni del comandante Jack Boyd nei suoi ultimi giorni di servizio presso il dipartimento di polizia di Freeburg.

La nostra partita sarà suddivisa in turni, ciascuno corrispondente ad una tipica giornata lavorativa, intervallati tra loro da una serie di siparietti narrativi che andranno a scavare sempre più a fondo nella vita personale del protagonista e nelle vicende che stanno lentamente avvelenando la città sotto la sua ala protettiva. Nonostante l’impossibilità di prevedere gli avvenimenti che ci impegneranno giorno dopo giorno, quello che avverrà all’inizio ed alla fine di ciascun turno si ripeterà ciclicamente come un rito al quale non premo sottrarci.

This is the Police
“Muovi il c**o e vieni in ufficio” è una risposta che ci si potrebbe ritorcere contro in futuro!

Il tutto inizia con una rapida lettura dei maggiori quotidiani locali e poi di corsa a bordo di un’auto sgangherata con destinazione il nostro ufficio. Poiché sarà nostra premura (o semplicemente interesse) assicurarci che ciascuno dei nostri sottoposti dia il meglio di sé sul luogo di lavoro, il primissimo compito che ci attende appena arrivati in centrale sarà quello di valutare attentamente le richieste di coloro che decideranno di presentarci un bel giustificativo di assenza. Se all’inizio ci verrà spontaneo credere (ingenuamente) alle mille scusanti dei vari poliziotti, ben presto ci renderemo conto che molti di loro inizieranno ad approfittarsi della nostra benevolenza improvvisando scuse dell’ultimo momento quali “ho passato tutta la notte a leggere un appassionante romanzo e vorrei finirlo entro questa sera”. Ma nemmeno imboccare la strada del pugno di ferro potrebbe essere la scelta migliore; se non concederemo un riposo a qualcuno che ne ha davvero bisogno questo potrebbe farcela pagare o, peggio, concludere drammaticamente la propria giornata.

Alla fine del turno ci verrà presentata la lista dei poliziotti e detective in servizio nei due giorni successivi. In caso di esigenze specifiche o statistiche particolarmente preoccupanti, sarà fondamentale concedere uno o più giorni di riposo al personale. Non intervenire in tempo potrebbe portarci al fallimento delle loro missioni.

This is the Police
Una veloce lettura mattutina e poi si è pronti ad affrontare un’altra giornata di duro lavoro!
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Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 19:50

Ognuno dei nostri agenti possiede una serie di statistiche che dovremo imparare a conoscere il prima possibile: affidabilità, energia e tratti caratteriali specifici. L’affidabilità è un parametro che determina l’efficienza sul campo di ciascun poliziotto e può aumentare o diminuire a seconda dell’esito delle missioni che gli affideremo. L’energia è, invece, un parametro che scende inesorabile col passare del tempo e che è importantissimo mantenere a livelli elevati per garantire la riuscita delle missioni da una parte e la sicurezza del sottoposto dall’altra; non garantire un riposo ad un agente che ne necessita potrebbe causare gravi errori da parte di quest’ultimo. Errori che potrebbero causare danni all’agente e alle persone che si ritroveranno ad averci a che fare. I tratti caratteriali, non necessariamente resi pubblici e quindi a volte segreti, infine determinano i punti di forza e le debolezze di ciascun dipendente e sono molto importanti per valutare quando è meglio evitare di assegnare un agente ad una determinata missione. Ogni settimana avremo a disposizione un certo numero di stemmi da assegnare ai migliori poliziotti al fine di aumentarne il grado e la credibilità nei confronti dei loro colleghi che li accompagneranno in missione. Ogni 5 giorni, inoltre, potremo inoltrare alcune richieste specifiche al sindaco per ottenere nuovi posti di lavoro o altre esigenze.

This is the Police
Freeburg, a discapito del suo nome, è una città densa di corruzione e giorno dopo giorno ci “regalerà” una lunghissima serie di problemi da risolvere!

Come campo di gioco avremo a disposizione un minimale plastico di Freeburg e ciascuna delle segnalazioni che riceveremo avrà un tempo limite per essere gestita. Sarà nostra premura, dunque, decidere nel più breve tempo possibile quanti e quali dei nostri agenti disponibili inviare sul posto in funzione della gravità della situazione proposta. Se all’inizio avremo a che fare con compiti relativamente semplici ed apparentemente convenzionali, come il classico tentativo di rapina per mano del teppistello di turno, ben presto la situazione si complicherà con casi decisamente più articolati e che non potranno essere gestiti semplicemente inviando i primi poliziotti disponibili sul posto. A volte gli agenti inviati non riusciranno a concludere la missione in autonomia e ci contatteranno per aggiornarci sulle vicende e per chiederci come procedere; anche in questo caso la responsabilità starà tutta nelle nostre scelte.

Nel caso di avvenimenti gravi, come un omicidio, avremo necessità di usufruire delle competenze dei nostri detective. Questi particolari agenti avranno il compito di indagare in quei casi dei quali abbiamo degli indiziati, dei testimoni e che richiedono delle indagini accurate prima di poter essere risolti. Man mano che le investigazioni proseguiranno, i nostri detective raccoglieranno una serie di immagini che dovremo successivamente filtrare (non tutte saranno fondamentali per la risoluzione del mistero) e riordinare per mostrare la sequenza corretta degli avvenimenti, identificare il colpevole ed arrestarlo inviando degli agenti.

This is the Police
Risolvere un caso di omicidio non è affatto semplice! Soprattutto quando non tutte le prove raccolte corrispondono agli eventi realmente accaduti…

Nel cercare di prendersi cura delle esigenze della nostra città, non dovremo dimenticare quale sia il vero motivo che ci spinge a resistere altri 6 mesi prima del tanto meritato riposo (sempre che sia stata una scelta consapevole quella della pensione). Come vi renderete conto, i 1200 dollari di stipendio che ci spettano di diritto non sono affatto sufficienti per raggiungere il traguardo sperato del mezzo milione.

Ben presto non saranno solo le donne di facili costumi che popolano i vicoli di Freeburg a cercare di sedurci. La corruzione, che lo vogliate o no, sarà un elemento cruciale nella costruzione del nostro “fondo pensionistico alternativo”. E’ così che per racimolare qualche guadagno extra entreremo in un circolo vizioso di giri loschi con la mafia, sfruttamento del personale per interessi estranei a quelli del dipartimento e tanti altri escamotage che renderanno This is the Police un titolo sì ripetitivo ma estremamente vario nella sua offerta.

This is the Police
Una banda di criminali razzisti ha minacciato che nei prossimi giorni giustizierà tutti i lavoratori di colore del quartiere. Potremmo essere obbligati a licenziare tutti i nostri agenti neri per il loro bene, ma se non abbiamo una vera motivazione per farlo cosa racconteremo poi ai sindacati?

This is the Police è un gioco di equilibri, non riuscire a gestirli significherebbe non solo soccombere al fiume di richieste e concludere la carriera con un pre-pensionamento. Seppure da una parte è encomiabile il lavoro svolto da Weappy Studio nell’offrire un ventaglio di situazioni ampio ed omogeneo nelle richieste, dall’altra è vero che volenti o nolenti 180 giorni sono veramente tanti e ben presto il rischio “noia” potrebbe venire a bussare alle nostre console.

Sotto questa ottica è importantissimo il ruolo delle scene di intermezzo, che aiutano a spezzare il ritmo ed offrire nuovi stimoli per appassionarsi alle vicende di Boyd. L’aspetto narrativo nel gioco ricopre un ruolo di estrema rilevanza, tanto che non è semplice affermare quale tra “gestionale” e “visual novel” sia il genere più marcato dell’intera produzione. Il coinvolgimento del giocatore, al quale si richiede di prendere delle decisioni anche durante le cutscene, viene alimentato anche dalle vicende quotidiane del dipartimento alle quali dovremo prontamente reagire anche quando le decisioni da prendere sembrano non portare alcun guadagno e – soprattutto – potrebbero scuotere gli equilibri del nostro personale.

Peccato che, per l’ennesima volta, la nostra amata lingua non sia stata minimamente presa in considerazione, con conseguente impossibilità di godersi appieno l’avventura per coloro che, per un motivo o per un altro, non sono disposti ad accettare questa mancanza. Seguire i dialoghi non sarà affatto difficile per coloro che hanno una conoscenza basilare dell’inglese, complice anche una voce narrante che riesce a metterci a nostro agio. Per quanto riguarda l’aspetto gestionale, invece, l’enorme mole di testo che saremo richiamati ad analizzare potrebbe mettere in difficoltà chiunque volesse semplicemente mettersi comodo e farsi trascinare dall’estrema bellezza delle complicazioni che saremo chiamati a risolvere.

This is the Police
Piccola chicca: durante il gioco potremo decidere quale brano farà da sfondo alle nostre giornate. All’occorrenza sarà possibile anche spendere parte dei nostri ricavi per aumentare la nostra libreria musicale.

Ci sarebbero veramente un’infinità di altre meccaniche da raccontarvi, di ulteriori chicche che This is the Police sarà in grado di regalarvi se deciderete di prendere parte ai compromessi necessari per raccogliere in fretta il denaro di cui Jack Boyd ha bisogno. La versione per Nintendo Switch che abbiamo testano presenta il supporto ai comandi touch come unica novità rispetto a quelle attualmente in commercio su PS4, Xbox One e Steam. Sicuramente un titolo valido che andrà ad arricchire la sempre più varia offerta ludica del Nintendo eShop e che si appresta a raggiungere anche i nostri negozi grazie ad una già annunciata versione fisica, in arrivo il prossimo 5 dicembre. Considerando il prezzo di €29.99 al quale viene offerto mi sento di consigliare l’acquisto di questo gioco, oltre che a coloro che amano particolarmente i due generi che ne alimentano il gameplay, solamente a chi è disposto ad accettare la mancanza della nostra lingua tra quelle disponibili. Vi ritroverete tra le mani una piccola produzione capace di stupirvi giorno dopo giorno, e di farvi sentire in colpa ad ogni vostra azione dall’etica discutibile. Ma questa è la polizia e voi ne dovrete far parte!

This is the Police – Recensione
This is the Police è un titolo che riesce a far incontrare all'interno dello stesso pacchetto due generi che sembrano essere così diversi tra loro: il gestionale e la visual novel. Grazie ad gameplay che enfatizza le svolte narrative che si presenteranno durante le lunghe 180 giornate precedenti al nostro pensionamento, il titolo riesce a coinvolgere costantemente il giocatore, mettendolo in primo piano ed al centro dell'azione. A patto che questo accetti, ancora per una volta, la mancanza di localizzazione nella nostra adorata lingua.
PRO
CONTRO
7.4
Stick'em up!