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Freedom Planet – Recensione

Innanzitutto, benvenuti su quest’isolotto dedicato ai giochi PS4 in questo mare magnum dedicato a Nintendo; cercherò di proporre qualche gioco magari meno conosciuto dei vari Horizon, Persona 5 o Uncharted, ma comunque in grado di dare soddisfazioni a fronte di una spesa notevolmente inferiore. Stavolta vedremo Freedom Planet, porting per PS4 di un gioco uscito nel 2014 su Windows, su WiiU nel 2015 e pure su Linux e Mac.

Freedom Planet screen 4

Se avessi voluto dare un titolo a effetto, avrei scritto: chi ha bisogno di 4K quando hai 16 bit? Perchè in questi tempi di corse alla grafica che lasciano perplesso un vecchio giocatore come il sottoscritto, alcuni giochi dimostrano che grafiche e gameplay old-style, quella che viene definita da alcune persone, quasi con disprezzo, “la roba anni ’90“, può ancora dire molto a chi è interessato ad ascoltare.

Ammetto che, quando mi è capitato questo gioco fra le mani, non conoscendolo, la prima reazione è stata di sospetto: non lo avevo giocato su WiiU o PC e quel Freedom nel titolo non mi faceva stare tranquillo.
Se però, quando avvio il gioco, ti presenti con una simpatica grafica a 16 bit, significa che hai capito cosa serve per entrare nelle mie grazie.
Se poi addirittura si tratta di un gioco ispirato al famoso porcospino di SEGA (stò parlando di Sonic), beh, come diceva Di Caprio, “Signori di Galaxy Trail, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione“.

E l’attenzione, Freedom Planet se la merita perchè riesce a riportare l’atmosfera dei 16 bit anni 90 in tutto e per tutto.
Ok, adesso che abbiamo visto che l’operazione nostalgia ha fatto colpo, vediamo un pò di cosa tratta Freedom Planet e se dovreste aprire il portafogli o passare oltre.

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La bellezza del tramonto nello splendore dei 16-bit

Abbiamo già detto che Freedom Planet omaggia Sonic, per cui si tratta di un classico platform con un enfasi particolare sul level design e sulla velocità del personaggio.

Ho detto personaggio? Chiedo scusa, volevo dire personaggi dato che giocheremo nei panni di Lilac o Carol (ma potremo anche sbloccare Milla nella modalità classica) nel tentativo di far fallire i loschi piani del cattivo di turno, tal Brevon.
Le differenze fra i personaggi non sono solo estetiche, nei panni di Lilac avremo il Dragon boost, copia dello spin attack di Sonic e potremo usare un doppio salto/attacco per colpire i nemici o saltare più in alto, Carol invece è si più lenta ma può scalare i muri ed evocare una moto per i momenti in cui è richiesta della velocità extra.
Milla potrà muoversi sfruttando un doppio salto planante alla Yoshi, usare uno scudo per parare gli attacchi e creare dei blocchi da lanciare ai nemici il che dovrebbe anche darci un qualche indizio su una discreta rigiocabilità.

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Non sentite pure voi odore di porcospino?

Non c’è molto da dire sulla storia dato che pure quella, ispirandosi al genere, non è niente di che e sta li giusto per non dire “giochiamo livelli a random”, ma in fondo questo genere di giochi non lo si gioca per seguire una qualche trama bensì per il gameplay.
E in quello, Freedom Planet non tradisce mettendo tutti i pezzi del puzzle al posto giusto, facendoci scorrazzare fra livelli abbastanza intricati e ben congegnati, ma sopratutto GRANDI, conditi con qualche puzzle ambientale, ma niente che richieda studi approfonditi.
Su tutto questo, aggiungiamoci una gestione dell’energia tramite classica barra, un livello di difficoltà “old style” ma mai frustrante, sopratutto grazie a dei checkpoint ben piazzati e una pixel art davvero ispirata che concorre a creare un esperienza che scorre come una melodia con gli strumenti che suonano con i tempi giusti.

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Lilac alla riscossa!

Proprio una melodia, una canzone d’amore ai grandi classici degli anni 90 si rivela questo Freedom Planet, senza voler mai cercare innovazioni forzate e senza ruffianerie: un gioco che avrebbe avuto un ottimo posto anche in tempi in cui questo genere era la norma.
E alla fine direi si, aprite il portafogli.
Che siate giovani o vecchietti come il sottoscritto, Freedom Planet è un esperienza solida, coloratissima, divertente e impegnativa.
Uno di quei giochi, come li faceva la nonna, senza coloranti ne conservanti.

Al momento, Freedom Planet non è disponibile sul PSN Store europeo e dai Galaxy Trail risulta TBD, quindi non si sà quando arriverà. Se proprio non riuscite a resistere (e posso capirvi), ve lo potrete procurare dal PSN Store USA previa creazione di un account USA (trovate guide ovunque in rete), dopodichè potrete giocarlo da qualunque account utilizziate sulla vostra PS4.

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Freedom Planet – Recensione
PRO
Azione platform arcade di ottimo livello
Tre personaggi differenti non solo esteticamente
Grafica 16-bit molto ben realizzata
CONTRO
Storia dimenticabile
Nemici non troppo carismatici
8.5