Reigns: Kings and Queens è uno di quei progetti che merita una recensione strettamente personalizzata. Rilasciato su Switch al prezzo di €7,99, offre la possibilità di provare un gioco di carte che unisce l’avventura con l’arcade tipico dei solitari. Così come per FROST, ho deciso di recensire questo particolare pacchetto partendo dal fatto che sia un gioco di carte. Vediamo – assieme – il risultato di questa particolare analisi.
Scopo del gioco
Questa coppia di titoli ha un gameplay simile, anche se lo sviluppo degli eventi è decisamente diverso. Queste avventure chiedono al giocatore di sopravvivere il più a lungo possibile, mantenendo sotto controllo 4 statistiche. Queste non devono essere né ad un valore troppo alto, né troppo basso. Il giocatore dovrà analizzare l’ambientazione e dovrà cercare di tenere sotto controllo tutto quanto. Nel mentre, sarà possibile vedere l’evoluzione della storia, e sta al giocatore cercare di esplorarla nel minimo dei dettagli.
Tipi di carte disponibili
Le carte disponibili in Reigns mostrano i volti di oltre 40-50 personaggi. Costoro chiederanno al sovrano/sovrana una serie di richieste. Il giocatore ha due risposte a disposizione, e ciascuna di esse può condizionare 4 statistiche:
- Chiesa: è la statistica dedicata alla religione, alla benevolenza e all’occulto. Attività che nel medioevo erano considerate “sporche” andranno ad influenzare negativamente questa statistica, mentre le criocate la fortificheranno;
- Popolazione: principalmente, simboleggia la gestione dei propri cittadini (in termini di salute e quantità). Eventi come la Peste diminuiranno costantemente questa statistica;
- Esercito: tutto ciò che riguarda le forze dell’ordine e la loro presenza all’interno del regno. Se troppo alta, potrebbero fare un colpo di stato!
- Denaro: semplicemente, sono le risorse monetarie del proprio regno.
Tutte e quattro hanno, però, una limitazione: non devono mai raggiungere né il massimo, né il minimo… pena morte istantanea.
Simulazione di una partita
Ogni partita segue – in un modo o nell’altro – lo stesso schema. Come avrete letto nella sezione “tipi di carte presenti” il giocatore deve cercare di rispondere alle richieste dei cittadini, tenendo conto di non aumentare/diminuire troppo le quattro statistiche. In certi casi sarà fondamentale prendere delle decisioni inusuali, e spesso queste permettono di sbloccare carte aggiuntive da poter usare nel mazzo. In questo modo il giocatore diminuisce la ripetitività del titolo, variandolo.
Come detto precedentemente, i due titoli proposti hanno anche una trama da seguire. Anche se la vicenda è differente, l’incipit rimane uguale: il protagonista continua a reincarnarsi nei sovrani successivi, e deve capire a cosa è dovuto. Nel primo titolo dovrà scontrarsi contro il Diavolo, mentre nel seguito dovrà trovare determinati materiali per ottenere un potere inimmaginabile da parte dell’onnimadre.
È proprio la parte dei “materiali” che rende “Reigns, her majesty” molto diverso rispetto il predecessore. Nella parte inferiore dello schermo saranno presenti una serie di oggetti che – se usati – permetteranno di attivare eventi aggiuntivi. Questi potranno inoltre essere potenziati, e ciò è fondamentale sia per ottenere il “finale migliore”, sia per sbloccare degli extra.
Quando il giocatore raggiunge il Game Over, apparirà una schermata che descriverà la triste morte del giocatore. Di morti ce ne sono davvero tante, ed alcune risultano difficili da scovare. Questo incentiva a tentare di fare le cose più strane, pur di raggiungere l’ennesima morte creativa. Comunque sia, prima di iniziare una nuova partita vi verrà mostrata una mappa che vi permetterà di capire quanto siete sopravvissuti. Se il giocatore è stato abbastanza bravo, potrebbe anche migliorare il proprio punteggio, avanzando in classifica.
I difetti di Reigns: Kings and Queens sono molteplici e nascono da una serie di dettagli. Nel bene e nel male, ambedue i titoli vanno giocati con la giusta mentalità (un gioco di carte arcade con un pizzico di avventura); tendono ad essere ripetitivi (soprattutto il primo) e non è presente una classifica online, che avrebbe sicuramente incentivato i giocatori a supportare questo titolo rispetto altre versioni (come quella Mobile). Oltre a questo, la sezione degli obiettivi (chiamate “azioni reali”) si resetta quando si vuole rigiocare il titolo dall’inizio, rendendo difficile completare l’avventura al 100% e disincentivando la rigiocabilità.
Vorrei infine indicare due piccole sottigliezze: il primo capitolo – a differenza del successore – presenta un sovrano così piatto che le risposte che può dare non sono sempre chiare. Oltre a questo, è giusto evidenziare che la versione Switch di Reigns: Kings and Queens presenta un’esclusiva modalità multigiocatore locale. Non è nulla di particolarmente eccezionale, ma se avete qualcuno con cui condividere l’esperienza potrebbe creare qualche situazione interessante.
Non ho molto altro da aggiungere su questo titolo e, per questo, direi di concludere qui. Avevo già giocato Reigns & Reigns, her Majesty su iOS e in quel settore li avevo trovati validi. Sono veloci da giocare, e la loro natura arcade funziona per partite “mordi e fuggi”. La sua trasposizione su Switch, però, non mi ha estasiato a causa, soprattutto, dell’assenza di una classifica online. Per quanto mi riguarda, non mi sento di consigliare questo titolo ma vi invito a dare un’occhiata alle versioni per cellulari. Chissà, magari lì riuscirete ad apprezzare questa saga.