Bombing Busters

Bombing Busters – Recensione

Da fiero possessore di WiiU, in tempi non sospetti ebbi il piacere di provare un titolo la cui formula richiamava palesemente quella dell’intramontabile Bomberman e dal nome parecchio esplicito: Bombing Bastards. All’epoca mi chiesi più e più volte quale assurdo magheggio siano riusciti a fare gli sviluppatori di Sanuk Games per riuscire a pubblicare tale videogioco nello store online di Nintendo senza doverne cambiare il nome. Conoscendo la grande N e l’attenzione che ripone in questo tipo di dettagli rimasi parecchio sorpreso, ma dopo aver provato il gioco in questione mi resi conto che nessun altro nome sarebbe mai al mondo riuscito a descriverlo così bene. Col passare del tempo il titolo si affaccio anche sullo store di PS4, e fu proprio qui che Sony obbligò gli sviluppatori ad utilizzare un nome più leggero per la loro creatura, che decisero di rinominarla in Bombing Busters. Da oggi il titolo della software house è disponibile anche sulla nostra amata ibrida Nintendo, perdendo quell’aggettivo che così bene riusciva a descriverlo ma mantenendo il suo spirito combattivo ed intenzionato a mettere a dura prova le nostre capacità da videogiocatore incallito!

Bombing Busters

In Bombing Busters vestiremo i panni di un robot che, eseguendo gli ordini del Dottor Wallow, ha come unico obiettivo quello di distruggere qualsiasi forma di vita incroci il suo passaggio. Gli scenari saranno costituiti, come da tradizione, da una griglia di blocchi indistruttibili arricchita da un numero random di muri distruttibili posizionati in maniera casuale sullo schermo. Il tutto verrà successivamente popolato da una serie di creature (molto) pericolose che faranno di tutto per impedirci di avere successo nella nostra missione. Chiunque abbia giocato almeno una volta in vita sua a Bomberman si sentirà sicuramente a suo agio all’interno delle arene e proverà una sensazione di familiarità con i controlli, almeno fino a quando non si troveranno faccia a faccia con i nemici.

La bomba è l’unica arma a nostra disposizione. Ad ogni stage i nostri poteri saranno azzerati e dovremo ricominciare da capo, con una sola bomba dalla potenza ridicola. Spetterà a noi l’arduo compito di setacciare la zona alla ricerca di power-up grazie ai quali diventare dei veri e propri bombaroli capaci di mettere in pericolo qualsiasi creatura presente sullo schermo del televisore, noi compresi.

Bombing Busters

I potenziamenti sono molto vari e spaziano da quelli che ci consentono di aumentare/diminuire il numero di bombe contemporanee che è possibile posizionare a quelli che modificano la potenza delle stesse. Aggiungendo la possibilità di migliorare la mobilità del robottino, permettergli l’attraversamento delle bombe per salvarsi dalle situazioni di suicidio, consentirgli di decidere l’esatto istante in cui farle esplodere e molti molti molti altri saremo in grado di costruire la macchina da guerra perfetta degna di rendere orgoglioso il Dott. Wallow?

A mio parere la risposta è un roboante “sni”. La risposta sta interamente nella dimensione che i programmatori hanno deciso di dare al robot, decisamente sproporzionata rispetto a quella degli elementi degli stage, con conseguente difficoltà per lo stesso di mettersi al riparo in seguito di un attacco a massima potenza. In questo gioco suicidarsi è un attimo e non sono rare le situazioni in cui la nostra dipartita avverrà nel tentativo di sconfiggere l’ultima creatura indifesa presente sullo schermo. Indifesa mica tanto in realtà; gli sviluppatori hanno dedicato forse troppa attenzione nell’implementazione dell’intelligenza artificiale che governa i vari nemici rendendoli, come dire… “veramente bastardi”. Questi infatti saranno in grado quasi subito di evitare le bombe e di inseguirvi incessantemente rendendo la curva di difficoltà non solo ripida ma anche sadica.

Bombing Busters

Ad aumentare il fattore fretta/ansia/stress, viene in “aiuto” un sistema di premiazione basato sul tempo: avremo 5 minuti a disposizione per ripulire lo stage e per ciascun minuto rimanente ci verrà assegnata una stellina, per un totale di tre. Anche se i tentativi necessari per superare un livello saranno tantissimi, il più delle volte non sarà un problema ottenere il punteggio massimo la prima volta che finirete uno stage. La variabilità dei livelli è degna di un gioco che non vuole assolutamente rendersi ripetitivo o noioso, introducendo costantemente nuovi nemici e nuovi elementi quali ghiaccio e vento. La generazione pseudo-casuale dei livelli, infine, garantirà ai nemici un ulteriore vantaggio visto che non sarà in alcun modo possibile per il giocatore studiare una strategia vincente in ogni run.

Alla modalità storia, si affianca una divertentissima modalità multiplayer locale nella quale fino a 4 giocatori possono dichiararsi guerra in uno scontro nel quale sfidarsi fino all’ultima bomba. In tale modalità potranno essere utilizzati sia i JoyCon in modalità singola che il comodissimo Pro Controller. Peccato solo per alcuni cali di frame-rate causati dall’esplosione di numerose bombe in contemporanea, situazione non proprio rara quando si gioca a tale modalità. La versione Switch, inoltre, vendica finalmente quella WiiU dalla quale era stato inspiegabilmente rimosso il supporto al multiplayer online. Grazie al supporto al Nintendo Switch Online, il servizio a pagamento da poco inaugurato dalla grande N, sarà possibile dare vita a scontri fino a 8 sfidanti e donare a Bombing Busters una longevità senza confronti per un gioco di questo tipo.

Bombing Busters

Graficamente, il titolo di Sanuk Games fa il suo lavoro in maniera gradevole seppur lasciando nell’evidenza la differenza tra il design degli stage e quello dei nemici e del protagonista. I primi risultano sempre piacevoli e ben animati mentre i secondi spesso si muovono in maniera innaturale o sono addirittura mal caratterizzati. Forse è nelle musiche che Bombing Busters da il meglio di se, remixando capolavori del genere classico (un esempio è lo schiaccianoci di Čajkovskij) e contestualizzandoli egregiamente all’interno di un titolo frenetico e ricco di azione.

Tirando le somme, Bombing Busters non aggiunge moltissimo alla ormai testata formula di Bomberman utilizzata per parecchi anni dalla ormai defunta Hudson Soft, ma riesce a modificare l’esperienza di gioco rendendola a tutti gli effetti “bastarda”. A tutto questo si aggiungono delle boss fight veramente assurde delle quali ho espressamente preferito non parlare in quanto meritano di essere scoperte dai temerari che decideranno di acquistare il gioco. Non sempre è un male avere a che fare con titoli impegnativi e che non finiscono in un baleno per via della troppa bontà degli sviluppatori ed è per questo che mi sento di considerare questo come il migliore dei cloni (moderni) di uno dei giochi che ha accompagnato svariate generazioni videoludiche, tra le quali anche la mia.

Bombing Busters
Bombing Busters – Recensione
PRO
Ricco di power up
Buon level design
Musiche remixate riuscitissime
Finalmente il multiplayer online
CONTRO
Mancanza di diversi livelli di difficoltà
A volte frustrante
IA dei nemici troppo "raffinata"
7
UN GIOCO ESPLOSIVO