The Warlock of Firetop Mountain

The Warlock of Firetop Mountain: Goblin Scourge Edition! – Recensione

Quando si parla di The Warlock of Firetop Mountain, la prima cosa che tornerà alla mente ai più navigati giocatori di ruolo, è il Libro Game della collana Fighting Fantasy pubblicato per la prima volta nel lontano 1982. Il libro, scritto da Steve Jackson e Ian Livingstone, narrava le avventure di un eroe, impersonato da noi, che si avventurava dentro alla montagna infuocata. La storia era piena zeppa di bivi, di scelte che noi stessi dovevamo prendere e che ci avrebbero portato ad un finale, si spera, migliore ogni volta. Ma ovviamente un libro game non era solo questo, era anche combattimenti, era lancio di dadi, statistiche e strategia nell’usare gli oggetti giusti al momento giusto. È da questa premessa che oggi, nel 2018, ben 36 anni dopo la pubblicazione originale, daremo uno sguardo più approfondito al videogame tratto da questa magnifica avventura. La versione che abbiamo provato di The Warlock of Firetop Mountain è quella per Nintendo Switch, sviluppata da Tin Man e che contiene al suo interno anche l’espansione Goblin Scourge di cui parleremo più avanti. Una precisazione doverosa da fare immediatamente però, è che non è presente la lingua Italiana.

Caricamento iniziale
Una schermata sulla quale rimarrete per più di un minuto ogni volta che aprirete il gioco

Appena partito il gioco, ci salterà agli occhi una cosa non di poco conto. Il caricamento iniziale, sia che stiate usando switch in dock o in portatile, durerà circa 1 minuto e mezzo. Armatevi quindi di un po’ di pazienza e attendete l’arrivo del menù principale. Da qui potrete immediatamente partire per la vostra avventura, scegliendo la modalità di gioco Storia o quella Gauntlet. La prima è quella pensata per gustarsi al meglio ciò che il gioco ha da offrirci, la seconda è invece per i giocatori più esigenti e che vogliono battaglie continue e ardue. Se nella modalità storia potremo scegliere tra ben quindici personaggi a disposizione (solo quattro disponibili nella prima partita, gli altri andranno sbloccati), nella modalità Gauntlet ne avremo solo sei, ma con una particolarità non da poco: saranno tutti e sei mostri e non eroi. Avranno attacchi unici, ma il tabellone di gioco sarà lo stesso dell’avventura principale. Focalizziamoci adesso sulla modalità storia. Ogni eroe che andremo a impersonare, avrà una propria descrizione, una propria storia e motivazione per entrare nella montagna, le proprie statistiche e i propri attacchi in combattimento. Il tutto però porta sempre allo stesso scopo finale, trovare lo stregone e sconfiggerlo. Su questo frangente è stato fatto davvero un gran lavoro per dare più motivazioni possibili per continuare a giocare ed esplorare più e più volte il gioco. D’altro canto però, la montagna sarà sempre la stessa, solo in un paio di zone avremo stanze generate casualmente, la maggior parte dell’avventura sarà sempre uguale in ogni run, come in ogni libro game del resto. Starà a noi di volta in volta decidere cosa vogliamo fare, cosa vogliamo esplorare e come vogliamo comportarci.

Bivi
Un esempio di bivi all’interno del gioco

Dopo aver scelto il nostro eroe o la nostra eroina passeremo all’avventura vera e propria. Il modo di procedere è rimasto esattamente lo stesso che era nel libro. Avremo un Game Master, Oriana, che ci farà da narratore e ci descriverà minuziosamente cosa vediamo e cosa sta succedendo nei vari luoghi da noi visitati. Il tutto sarà rappresentato da una miniatura del nostro personaggio che si sposta all’interno di un tabellone tridimensionale. Finito di leggere dovremo prendere delle decisioni, alle volte saranno obbligate, alle volte con un sacco di opzioni tra cui scegliere, alle volte dettate puramente dai dadi e dalle nostre statistiche. Nel gioco infatti avremo tre attributi principali, Stamina, Fortuna (Luck) e Abilità (Skill). La Stamina sarà in tutto e per tutto la nostra vita, una volta arrivati a zero, il nostro eroe morirà. La fortuna ci sarà utile nel caso dovessimo tirare i dadi in fasi concitate dell’avventura, come ad esempio salvarci da un ponte che crolla, venire individuati o meno dai nemici e quant’altro. Dell’Abilità (Skill) ne faremo uso in combattimento.

Combattimento 1
La situazione si fa spesso complicata durante i combattimenti

Il combattimento, del quale avremo un assaggio immediatamente tramite un tutorial ben fatto che ci spiega come usare il nostro personaggio, è una delle cose che più di tutte mi sono piaciute di questo The Warlock of Firetop Mountain. È a turni, ma contemporanei. Sia il giocatore che il mostro dovranno prendere una decisione prima di dare il via al turno vero e proprio. Capite così che si tratta di battaglie puramente strategiche basate più sul cercare di intuire cosa farà il nemico piuttosto che sulla sola forza bruta. In aiuto di ciò ci viene anche una freccia, situata sulle miniature che indica dove sono girate. Questo ci potrà far capire qual’è la prossima mossa del nostro nemico, se sarà un attacco oppure un movimento. Nel caso poi che, ad esempio, sia eroe che mostro facciano un attacco nello stesso momento, ecco che a risolvere la questione ci verrà in aiuto la statistica Skill. In questo caso verrà infatti fatto un tiro di dadi al quale sommeremo per l’appunto quell’abilità. Il risultato più alto vince. Purtroppo non credo che le parole riescano a spiegare bene le situazioni che si possono venire a creare, vi rimando perciò al nostro video dei primi minuti di gioco che trovate alla fine della recensione.

Combattimento 2
I Troll si rigenerano…come sempre

Una nota particolare va alla quantità di mostri e agli attacchi che hanno a disposizione. Sono veramente molti e piuttosto diversi tra di loro. Avremo a che fare con creature deboli che a malapena ci toccheranno oppure con Giganti che tenteranno di schiacciarci ai bordi del campo di battaglia. Ci saranno nemici che potranno attaccarci dalla distanza e altri che avranno un modo tutto loro di comportarsi sul campo di battaglia. L’unico modo per capire cosa fare durante i combattimenti e perdere meno stamina possibile, è farne molti e imparare il modo di comportarsi degli avversari. Come detto in precedenza, quando la stamina arriverà a zero, il nostro eroe morirà. Potrà però essere resuscitato altre tre volte, grazie a delle pietre donateci dalla stessa Oriana all’inizio dell’avventura. Far resuscitare il nostro eroe lo farà apparire all’ultimo punto di riposo trovato (una sorta di tronco sul quale sedersi che ripristinerà la nostra stamina) e annullerà tutto quello che avremo fatto dopo quel momento. Combattere porterà anche molti altri benefici. Potremo infatti acquisire oro o oggetti che erano protetti o nelle tasche degli avversari e potremo guadagnare anime. Mentre oro e oggetti sono usabili solo nel corso dell’avventura corrente e non possono essere portate nella run successiva, le anime sono un contatore che andrà aumentando a prescindere dall’eroe che userete. Avendone un certo quantitativo, potrete andare a sbloccare gli eroe non usabili inizialmente. Ve ne occorreranno via via sempre di più per sbloccare gli eroi più potenti. Ne avrete addirittura bisogno per attivare l’espansione. Arrivati a questo punto non mi resta che parlarvi del DLC Goblin Scourge. È un’avventura tutta nuova, con tre personaggi a parte usabili solo qui e con caratteristiche e abilità più potenti rispetto agli eroi della storia principale. Il tutto è però spiegato da un più alto livello di difficoltà e da una maggiore quantità di nemici, alle volte infatti avrete a che fare con vere e proprie orde, cosa mai vista in precedenza. Nel DLC sarà anche possibile morire in modi che esulano dal combattimento quasi immediatamente, rendendo le nostre scelte ancora più importanti e da prendere con molta cura. In fin dei conti lo definirei una buona aggiunta, sbloccabile con 300 anime, quindi con diverse partite alla spalle, che arricchisce e diversifica il gioco.

Scale Cimitero
Occhi inquietanti ci guardano da sotto le scale

Arrivati a questo punto, tiriamo le somme di questo The Warlock of Firetop Mountain. Se vi piacciono le avventure e soprattutto se siete appassionati dei libri game non potete lasciarvelo scappare. Resta comunque un gioco di nicchia, non adatto a chi vuole dungeon sempre diversi con stanze sempre differenti. Il “Tabellone” di gioco è molto grande e ci metterete molto ad esplorarlo tutto, ma le scelte che si possono fare nelle varie stanze non cambiano di run in run, a parte qualcuna che verrà sbloccata a seconda di quello avrete recuperato. La musica è sicuramente di atmosfera e la grafica è in un gradevole 3D più che adatto a farlo sembrare un gioco da tavolo. L’unica vera pecca del gioco è il caricamento iniziale. Decisamente troppo lungo a mio parere. Ho notato anche un piccolissimo bug: quando dovremo fare delle scelte e quest’ultime saranno talmente tante da non riuscire ad entrare nella schermata di gioco, prima di scorrerle dovremo portare la pagina relativa fino in fondo con lo stick destro, altrimenti il cursore rimarrà fermo. Per carità, niente di preoccupante, però è fastidioso la prima volta che lo si trova in quanto fa pensare ad un freeze. Detto questo, se adorate i libri game, fatelo vostro, non ve ne pentirete! The Warlock of Firetop Mountain è disponibile su eShop Nintendo Switch (24,99€) e Steam (19,99€ con espansione a 4,99€).

Vi lascio adesso con i nostri primi minuti di gioco per schiarirvi ulteriormente le idee, buona visione e fateci sapere la vostra nei commenti

The Warlock of Firetop Mountain
The Warlock of Firetop Mountain: Goblin Scourge Edition! – Recensione
PRO
Riprende perfettamente l'atmosfera di un Libro Game
Sistema di combattimento divertente
Discreta varietà di nemici
Molti personaggi giocabili...
CONTRO
...ma sempre nella stessa avventura
Caricamento iniziale troppo lungo
6.8