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Defunct – Recensione

Partiamo con una premessa: Defunct è breve, molto breve. La campagna principale può essere conclusa in poco meno di due ore. Una volta giunti all’endgame, i contenuti latitano. Questo è un aspetto molto importante, perché in fase di recensione, sono rimasto spiazzato quando sono comparsi i titoli di coda sullo schermo. Proprio nel momento in cui il gioco aveva dimostrato di avere un’anima tutta sua, ecco che viene tagliata brutalmente da una fine decisamente rapida a giungere. Ritengo importante sottolineare questo fatto perchè tolto questo, Defunct non ha molti difetti. Per quello che vuole offrire, questo gioco è fatto incredibilmente bene, sia dal punto di vista del gameplay sia dal punto di vista del level design. D’altronde, tutta l’esperienza è basata proprio sulla potenza di questi due elementi. Sarebbe eccessivo paragonare Defunct ad un ‘sonetto’, tuttavia non posso fare a meno di trovare somiglianze: una composizione breve, caratterizzata da trovate originali e molto raffinate, che punta tutto sull’armonia che raggiunge il risultato finale. Una sorta di costruzione perfetta, che non può essere fatta in nessun altro modo, alla quale non puoi togliere niente, altrimenti tutto il ‘castello’ crolla inesorabilmente. Dopo aver fatto questa premessa, andiamo a vedere nel dettaglio perchè Defunct rimane un gioco apprezzabile nonostante la sua breve durata.

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L’incipit narrativo è alquanto blando. Nel senso che il gioco non punta a raccontare una storia particolarmente memorabile, quanto piuttosto sfrutta la narrativa per dare un senso alle azioni del giocatore e attirarlo ancora di più all’interno del mondo di gioco. Il simpatico robottino protagonista subisce un guasto ai suoi motori. A causa di una serie decisamente sfortunata di eventi, viene risucchiato nello scarico dell’astronave nella quale si trova. Travolto da immondizia e materiale di scarto, non riesce a risalire e finisce catapultato su un pianeta alieno. A questo punto, il nostro scopo è quello di raggiungere la nostra navicella prima che abbandoni il pianeta per sempre.

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Comincia così una sorta di corsa contro il tempo, anche se il gioco non fa niente per trasmettere questa sensazione. Defunct è un gioco che assomiglia molto a Sonic, e al tempo stesso ci si discosta in maniera alquanto netta. L’unico punto in comune sta nel protagonista che possiede una velocità incredibile, che noi giocatori dobbiamo sfruttare per arrivare alla fine dei vari livelli. E sono proprio questi il punto di forza di Defunct. Il nostro robottino possiede dei poteri gravitazionali che gli permettono di saltare, attaccarsi alle pareti, o di aderire ulteriormente al terreno così da poter prendere ancora più velocità con le discese. Sulla sua schiena, è presente una luce che attraverso i colori rosso, giallo e verde segnala la pendenza del terreno, dove rosso è una salita, giallo un piano e così via. Anche se all’inizio questa meccanica sembra abbastanza inutile – siamo tutti in grado di distinguere una discesa da ciò che non lo è – con i livelli più avanzati, ma soprattutto con l’aumentare della velocità, quella lucina diventa particolarmente utile, diventando di fatto una sorta di segnale che ci dirà che tipo di movimento fare.

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Queste sono le meccaniche di base di Defunct, le quali vengono tutte utilizzate sin dalla prima area. Come già fatto notare, il punto di forza di questo gioco sono le mappe: alcune sono normali, altre un po’ monotone, mentre ce ne è qualcuna decisamente ben fatta e molto divertente da percorrere ad alta velocità. All’interno delle aree, sono presenti delle sfere luminose che ci forniranno dei boost per andare più veloci. Queste sono disposte in modo tale che se vengono seguite rappresentino un vero e proprio percorso. Parte del divertimento sta proprio nel provare percorsi diversi e cercare di arrivare alla fine il più velocemente possibile.

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Ovviamente, all’interno delle varie aree sono presenti dei collezionabili che rappresentano una parte importante del gioco. Infatti, una volta completata la storia principale, sarà possible ripercorrere tutte le mappe esplorate attraverso due modalità: libera esplorazione, che ci permette di girovagare per i vari ambienti alla ricerca di questi agognati collezionabili; oppure le prove a tempo, dove si deve arrivare alla fine dell’area il più velocemente possibile. La presenza di una classifica mondiale spinge in qualche modo il giocatore a tentare di battere i propri record, così da vedere il proprio nome sulla leaderboard.

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Tuttavia, Defunct non è molto più di questo. Il gameplay funziona molto bene, le aree sono ben fatte, ma una volta completata la storia principale, non rimane altro che collezionare tutti gli oggetti che ci siamo lasciati dietro. L’offerta proposta è quindi abbastanza piccola, e solo se vi piace l’esplorazione ad alta velocità troverete veramente stimolante ripercorrere tutte le mappe in cerca dei collezionabili.

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Il comparto tecnico fa il suo dovere: ci troviamo comunque di fronte ad una produzione indie. Nonostante le texture possano apparire alquanto vetuste, il colpo d’occhio in generale resta relativamente piacevole: senza infamia e senza lode. Una nota di demerito per quanto riguarda la colonna sonora, che rimane decisamente troppo di sottofondo. In un gioco del genere, un accompagnamento musicale accattivante aiuta molto il coinvolgimento, cosa che la musica di Defunct non riesce a fare a pieno.

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Per concludere quindi, Defunct è un titolo che fa il suo dovere e nulla più. Il robottino protagonista è molto simpatico, ed è molto piacevole sfrecciare per deserti, colline, oasi e discariche. Tuttavia, il gioco è troppo breve. In questo caso lo considero un lato negativo perché è palese che Defunct ha qualcosa da dire, ha qualcosa di tutto suo. Ma esattamente nel momento in cui la sua vera natura esce fuori, i titoli di coda ci rispediscono di prepotenza con i piedi per terra. In ogni caso, questo gioco si presta molto bene per sessioni brevi: se si ha poco tempo, ci vuole molto poco a prendere la Switch e sfrecciare in un livello di Defunct in pochissimi minuti – e magari battere anche qualche record. Il prezzo di 14.99 risulta un po’ altino per quello che Defunct ha da offrire, se paragonato ad altri indie che ad un prezzo simile o addirittura inferiore propongono esperienze decisamente più sfaccettate e profonde. In ogni caso, Defunct rimane un gioco breve, ma piacevole, che trasmette in maniera chiarissima la sensazione di correre a velocità smisurate attraverso ambienti diversi.

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Defunct – Recensione
PRO
Robottino molto simpatico
Meccaniche interessanti
Alcune trovate di level design sono molto raffinate
CONTRO
Colonna sonora un po' anonima
Molto breve
Poche cose da fare
6
Defunct è un gioco interessante, ma molto breve