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Bad North – Recensione

Immaginiamo di prendere un genere come gli strategici in tempo reale e di ridurre le sue meccaniche all’osso, levando tutte quelle schermate di gestione risorse che intasano lo schermo. Ora, prendiamo questa struttura di gioco ed uniamola ad una progressione in stile roguelike. Bad North è tutto questo, titolo con un carattere forte, capace di distinguersi dalla miriade di indie che popolano il Nintendo Eshop. Non solo per quanto riguarda l’approccio minimalista ad un genere di giochi che non spicca per essere particolarmente ‘user friendly’, ma anche per la grafica ed il comparto artistico raffinato, con colori semplici ma decisi, brillanti: una gioia per gli occhi. Scopriamo insieme che cosa rende unico Bad North.

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I vichinghi stanno invadendo le isole, portando morte e distruzione. Il nostro compito è quello di fermare l’invasione, difendendo le abitazioni con le nostre armate. Da questo piccolo stratagemma narrativo, Bad North si apre in tutta la sua semplicità e brutalità.

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L’idea dello sviluppatore Plausible Concept è riassunta nella stessa definizione del genere a cui secondo loro appartiene Bad North: micro-strategico. Infatti, i ragazzi svedesi hanno voluto facilitare le meccaniche dei più complessi giochi di strategia, facendo sì che anche chi non ha mai approcciato il genere possa trovare una porta d’ingresso per un tipo di giochi che richiede impegno e dedizione per essere compreso a pieno. Via tutte le schermate di gestione delle risorse. Via tutta la pianificazione delle innumerevoli truppe da controllare. Nonostante Bad North si libera di tutto questo, la sua anima rimane quella, spietata, che non accetta errori o compromessi.

Il giocatore controlla fino ad un massimo di quattro capitani, ognuno dei quali è al comando di un plotone composto da nove uomini. Il gioco è suddiviso a ‘turni’, i quali finiscono al termine di ciascuna battaglia. Il nostro scopo è quello di difendere l’isola sulla quale ci troviamo dalle ondate di nemici che arrivano dal mare, da ogni lato. Essendo un roguelike, le isole sono generate proceduralmente, presentando ogni volta una conformazione diversa.  Al tempo stesso, ogni volta che cominceremo una partita nuova, la mappa delle isole viene creata nuovamente. In questo modo, sarà molto difficile che una partita sia uguale ad un’altra.

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Il gioco comincia mettendo a disposizione due capitani. In modo molto semplice, il giocatore può selezionare le truppe e spostarle per la mappa. Tramite l’utilizzo della camera, si controlla da quale direzione la barche coi nemici stanno arrivando. Sconfitti tutti gli invasori il turno termina e si guadagnano monete in base a quanti edifici sono rimasti in piedi. Questa valuta serve per potenziare i propri comandanti, assegnandogli una classe e una abilità. A disposizione ci sono: i guerrieri con scudo, che sono in grado di bloccare le frecce; i lancieri, i quali non possono combattere mentre si muovono, ma diventano letali se posizionati in modo giusto; gli arcieri, deboli nella mischia, mortali dalla distanza. Ogni classe ha un’abilità a disposizione: i guerrieri sferrano un’attacco dall’alto, i lancieri possono eseguire una carica e gli arcieri hanno l’immancabile pioggia di frecce. Collezionando altre monete, sia classi che abilità possono essere migliorate: per esempio, aumentandone l’efficacia o il raggio d’azione. Alcune isole avranno come simbolo o un punto interrogativo, che segnala la presenza di un oggetto nelle ricompense di fine turno, o una bandiera, la quale indica che c’è un capitano su quell’isola che entrerà a far parte del nostro roster a battaglia conclusa.

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Ovviamente, anche i nemici hanno diverse truppe a disposizione, e sarà nostro compito stabilire quali sono le combinazioni vincenti per non finire schiacciati dalle numerose ondate. In aggiunta, nelle fasi più avanzate del gioco, compariranno dei nemici più forti del normale, che richiedono diversi colpi per essere abbattuti e una pianificazione attenta per ridurre le perdite al minimo. Se malauguratamente tutti i nostri capitano dovessero morire, il gioco ricomincia dall’inizio, il salvataggio viene cancellato e si riparte in una mappa completamente diversa, con capitani diversi.

Il punto forte della struttura di gioco di Bad North è rappresentato dalla sua semplicità, che cela una profondità degna di uno gioco strategico vero e proprio. Nonostante le meccaniche siano semplicissime, trovare ogni volta la strategia giusta da adottare si rivelerà decisamente impegnativo, specialmente considerando le caratteristiche delle varie classi e l’aumentare della complessità e delle ondate, strada facendo. Come sostiene lo stesso publisher Raw Fury, Bad North farà la gioia sia dei veterani degli strategici in tempo reale, sia dei neofiti, i quali finalmente possono approcciare un genere prendendone solo il succo.

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Un altro punto di forza di Bad North è il suo comparto artistico e la sua grafica: semplicemente bellissima. Lo stile minimalista della struttura ludica si rispecchia anche nel comparto artistico, che presenta linee pulite, leggere ma decise. I colori semplici, e al tempo stesso accesi, brillanti. Bad North è semplicemente una gioia per gli occhi. La colonna sonora non spicca per originalità, ma si limita a fare il suo dovere, non arrivando mai ad essere noiosa o invasiva.

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Ultimo punto di forza di questo gioco sono i suoi controlli. Sembra fatto apposta per essere giocato su Nintendo Switch. Le truppe, la telecamera, la gestione dei capitani, tutto questo si può comodamente controllare attraverso il touchscreen, rendendo così il gioco in modalità portatile decisamente più funzionale e divertente. Se invece non volete sporcare il vostro schermo di ditate, i Joy-Con o il Pro-Controller fanno il loro lavoro egregiamente.

Bad North è un gioco di micro-strategia roguelike che crea dipendenza, sia per la semplicità e profondità del suo gameplay, sia per l’incredibile bellezza del suo comparto artistico. La versione Nintendo Switch sulla carta sembra la migliore: da un lato, i comandi col touchscreen funzionano egregiamente e facilitano l’esperienza di gioco, dall’altro Bad North è fatto apposta anche per sessioni di gioco brevi, rendendolo ottimo per essere giocato ‘on-the-go’.

 

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Bad North – Recensione
PRO
Meccaniche semplicissime, ma molto profonde
Comparto artistico spettacolare
Comandi col touchscreen implementati alla perfezione
CONTRO
Potrebbe diventare frustrante
8.5
Bad North è una piccola gemma