Monster Hunter Generations Ultimate

Monster Hunter Generations Ultimate – Recensione

Premesse

Ad un anno di distanza dall’uscita nel paese del Sol Levante, finalmente giunge anche qui di noi il capitolo di una serie di giochi che è letterlamente esplosa negli ultimi tempi. Monster Hunter Generations Ultimate è la versione occidentale di Monster Hunter XX, o ‘double cross’, che non è nient’altro che un port per Nintendo Switch di quel Generations uscito per 3DS nel 2015. Tra quest’ultimo titolo e la versione Ultimate è successo qualcosa che ha cambiato le carte in tavola. Mi riferisco ovviamente all’uscita di Monster Hunter World, titolo che ha sancito il ritorno di questa serie su console casalinghe, portando con sè tutta una serie di novità che hanno reso la formula di gioco più ‘user-friendly’, per dire. I giocatori di tutto il mondo hanno apprezzato lo sforzo mastodontico di Capcom, premiandola con lodi e vendite da capogiro, tant’è che recentemente è stato confermato che World è il titolo di maggior successo della casa giapponese. Tanti nuovi fan si sono uniti alla caccia, e nonostante qualche ‘erbaccia’, i veterani li hanno accolti nella community, guidandoli tra le pieghe di un gioco che non perdona. Probabilmente anche per questo motivo, Capcom ha deciso di aspettare per localizzare XX per l’occidente, cavalcando così l’onda del successo di World. Come biasimarli, d’altronde? Da giocatore ed amante della saga dai tempi di Monster Hunter 3 Ultimate, ero ovviamente arrabbiato ché avrei dovuto aspettare chissà quanto per poter cacciare i mostri sul mio Nintendo Switch. Allo stesso tempo però, considerando le logiche di guadagno che necessariamente guidano l’industria videoludica, probablimente Capcom ha preso la decisione giusta.

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L’allargamento della fanbase è un dato di fatto, e saranno numerosi i giocatori che da World migreranno verso Generations Ultimate. Tuttavia, è bene precisare che nonostante siano due Monster Hunter, sono molte le differenze fra i due. World è la nuova incarnazione di una saga che ha frustrato e appassionto milioni di giocatori; Generations Ultimate è la summa di tutto ciò che ha rappresentato Monster Hunter fino a due anni fa. Di conseguenza, è impossibile non tenerne conto e non metterli a confronto nel corso della recensione. Attenzione però, non ha senso paragonarli nei termini di ‘questo è migliore, questo è peggiore’. Generations Ultimate è il Monster Hunter old school perfetto – parere personalissimo – ed è bene sapere prima quali sono le implicazioni, se l’unica esperienza di caccia precedente è stata con World. Per finire, la versione recensita era in inglese, e dove ho potuto ho tradotto i vari termini. Il gioco, in ogni caso, è completamente in italiano. Dopo questa lunga premessa, ecco la recensione di Monster Hunter Generations Ultimate.

Vecchia Scuola Scheggiadenti

Ormai, dopo l’enorme successo di World, tutti sanno qual è lo scopo del gioco – anche il titolo lascia poco spazio all’immaginazione. In parole povere: ti crei un cacciatore, lo equipaggi con armatura e armi, uccidi mostri, raccogli materiali con i quali crei equipaggiamento più forte, e ripeti. Una volta avviato il gioco ed aver creato il nostro avatar attraverso un editor che non offre molta varietà, viene subito presentata quella che è una delle novità di Generations: bisognerà scegliere fra sei diversi stili, ai quali sono associate delle abilità, o Arti, che non sarebbero altro che mosse speciali da utilizzare in battaglia. Lo stile Gilda è quello di base, e consente l’utilizzo di due Arti. Assalto invece ne permette l’utilizzo di tre, aumentando la velocità di rimepimento delle barre delle abilità. Aereo, come il nome lascia intuire, è lo stile adatto per chi desidera montare i mostri con relativa facilità. Lo stile Adepto è incentrato sulla schivata che, se fatta al momento giusto, permette di sferrare un contrattacco devastante. Valore, invece, non era presente nell’edizione 3DS, ed aggiunge una barra che, una volta riempita, sblocca mosse aggiuntive e nuovi move-set. L’utlimo è Alchimia, fatto apposta per svolgere il ruolo di supporto durante la caccia, permette al giocatore di mixare ingredienti per creare ogni tipo di pozioni. La scelta dell’arma è fondamentale per decidere quale stile usare, perché alcune abilità possono essere usate solo se associate a determinate armi. Queste sono le stesse che si possono trovare in World.

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Come ogni Monster Hunter old school che si rispetti, la storia ricopre un ruolo piccolo, addirittura minore se paragonato all’ultimo capitolo della serie. Generations Ultimate si apre nel villaggio di Bherna. La piccola cittadina è composta da vari negozi e punti di riferimento, come l’immancabile fabbro – con accanto il fabbro per i Palico – il mercante, l’armaiolo, il cuoco e la nostra casa. Noi siamo nuovi appuntati della Wycademy, ed aiutiamo l’istituto a svolgere ricerca sui mostri. Le prime missioni fungono da tutorial, più o meno, anche se sono presenti quest fatte apposta per prendere familiarità con le meccaniche. Dopo aver ucciso qualche mostro piccolo, ecco che cominciano ad arrivare gli incarichi più succosi. Al tempo stesso, viene sbloccata la possibilità di viaggiare fra diversi villaggi, dove potremo prendere quest secondarie così da aumentare la nostra reputazione in ognuno di questi.

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Il villaggio di Bherna

Prima di andare in missione però, si fa visita all Ranch dei Palico, dove è possibile reclutare i nostri compagni gatti. A differenza di World e di Monster Hunter 4 Ultimate, quando si caccia in solitaria saranno due i Palico ad accompagnarci. Per questo motivo, ogni felino ha un determinato comportamento che stabilirà il suo atteggiamento durante le missioni. In aggiunta, un’altra novità introdotta da Generations è la possibiltà di assumere le sembianze di un Palico per andare a svolgere missioni apposta per lui. Questa forma è utile perché rende più semplice la raccolta di risorse, non avendo bisogno di picconi o reti per prendere pietre o insetti.

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Il ranch dei Palico

Ed è infatti la gestione delle risorse uno degli aspetti principali di Monster Hunter Generations Ultimate rispetto a World. A differenza di quest’ultimo, prima di partire per ogni missione, bisogna riempire l’inventario di picconi, reti, pietre per affilare, ma soprattutto la sparavernice, o paintball in originale. Una volta incontrato il mostro, dovremo colpirlo con un proiettile così che diventi visibile sulla mappa. In aggiunta, se impiegheremo troppo ad abbattere la nostra preda, l’indicatore scomparirà, costringendoci a dover usare un’altra paintball.

“Quante cose al mondo puoi fare…”

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 12:50

Il roster di mostri è il più ampio che ci sia mai stato in ogni Monster Hunter. Già dalla sua uscita sul Nintendo 3DS, Generations voleva racchiudere tutto quello che era stato fatto nel corso degli anni. I mostri grandi in totale sono 93, da dinosauri come il Maccao, fino ad arrivare ai draghi anziani. La varietà di mostri corrisponde ad un altrettanta varietà di armi e armature. Il gioco spinge il giocatore ad uccidere sempre più creature e prenderne i materiali per costruire equipaggiamento sempre più potente. La quantità di oggetti da craftare è immensa, maggiore rispetto a World. Tuttavia, chi non ha mai giocato un Monster Hunter in precedenza, o prima di World, può trovare i menu un po’ confusionari. Dopo averci smanettato a dovere, tutto comincerà ad avere senso e Monster Hunter Generations Ultimate si aprirà a voi.

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Colpa sua…

Più Siamo, Meglio è

Il vero nucleo dell’esperienza però è il multiplayer. Mentre le missioni dei villaggi vanno fatte in solitaria, quelle dell’accademia possono essere svolte in compagnia di altri giocatori. Dopo aver creato una stanza o essersi uniti ad una, è possibile decidere quale quest svolgere e appenderla in bacheca. Craftate le ultime pozioni, fatti gli ultimi preparativi, si parte insieme a caccia. Non è presente una chat vocale, ma ci sono messaggi prestabiliti in una chat scritta durante la caccia, mentre quando si è nell’hub è possibile scrivere qualche parola tramite la tastiera che appare sullo schermo. Ho provato più volte ha creare una stanza per vedere se qualcuno si fosse unito e la risposta è stata positiva – sugli esiti è meglio sorvolare, consiglio di giocarlo con amici. Alcune missioni sono scalate apposta per il multiplayer. Ovviamente possono essere intraprese anche in solitaria, dipende da quanta fiducia avete nei vostri mezzi.

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L’hub del multiplayer

Ogni giocatore ha un livello, o rango del cacciatore. Completando determinate missioni è possible aumentare il proprio rango e sbloccare missioni ancora più difficili, fino ad arrivare alle temibli missioni di rango G, non presenti in Monster Hunter World. Queste sono quest dove i mostri acquisiscono move-set diversi e sono incredibilmente più aggressivi e potenti. Le missioni di rango G, vi diranno, rappresentano l’essenza vera di Monster Hunter.

Mondi e Generazioni a Confronto

Per i “veterani” che conoscono come era Monster Hunter prima di World, Generations Ultimate sarà la migliore versione di una serie di giochi su cui hanno speso migliaia di ore nel corso degli anni. Per i giocatori che si sono avvicinati alla saga con World e non hanno mai messo mano ad un altro titolo di Monster Hunter, ci sono delle differenze da sottolineare. Questo non è per mettere in evidenza i difetti dell’uno o dell’altro, ma solo per mettere in chiaro le cose e non far deludere le aspettative di chi attendeva un ‘World’ per Nintendo Switch. Alcune differenze le ho già dette, altre sono: in Monster Hunter Generations Ultimate non si possono usare oggetti o “sparare” mentre si è in movimento; non c’è un menu radiale; le mappe sono divise in aree con caricamenti nello spostamento tra un’area e l’altra; non viene segnalato quando il mostro si può catturare; non si può mangiare o cambiare equipaggiamento durante la missione; alcune armature possono dare punti ed abilità negative. In aggiunta, i controlli sono ovviamente più macchinosi. D’altronde, questo Monster Hunter è pur sempre un port di un gioco per 3DS.

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Se sul fronte ludico il gioco è eccellente, dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ad un’operaione di porting fatta decisamente in maniera superficiale. Il gioco ha una buona risoluzione, ma non c’è stato alcun lavoro sulle texture che rivelano la loro origine. L’online funziona molto bene, e non ho riscontrato problemi di nessun tipo. La colonna sonora, come al solito, è quella caratteristica di Monster Hunter, epica quanto basta per caricare e far sentire la pressione della battaglia.

Considerazioni Finali

Monster Hunter Generations Ultimate è divertentissimo, una volta cominciato a giocarci è difficile staccarsene. Per i cacciatori che non lo hanno provato sul 3DS o che vengono da World come prima esperienza, Generations Ultimate è il modo perfetto per cambiare aria. Questo gioco infatti presenta una quantità di mostri strani, con abilità e proprietà davvero particolari a volte, per usare un eufemismo. Come ha notato Heather Alexandra in un articolo su Kotaku, nonstante World abbia un roster di mostri in costante crescita, alla fine non si è vista molta varietà o stranezze. Ogni aggiornamento ha aggiunto nuove meccaniche, come Deviljho che poteva afferrare mostri e usarli come armi, il Kulve Taroth che richiedeva la cooperazione di tutti i giocatori per ottenere le ricompense migliori, o ancora Lunastra e Teostra che insieme lanciavano una potentissima tempesta di fuoco. In Monster Hunter Generations Ultimate invece si respira quasi un’aria da anime, con granchi mostruosi o draghi che sparano raggi laser. Questo è l’aspetto che veramente lo differenzia da World, ed è esattamente questo il motivo per cui i “nuovi” cacciatori ameranno questo titolo per Switch. Chi invece ha già giocato Generations su 3DS non ha veramente nessun motivo per comprare questa versione. Se la vostra voglia di cacciare mostri non conosce limiti, c’è la possibilità di trasferire i salvataggi dal 3DS allo Switch. A questo punto non rimane che prepararsi. La caccia è aperta.

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Monster Hunter Generations Ultimate
Monster Hunter Generations Ultimate – Recensione
PRO
Il migliore Monster Hunter vecchia scuola in circolazione
Roster di mostri immenso
Lista infinita di cose da fare
Il multiplayer funziona benissimo
CONTRO
L'operazione di porting poteva essere fatta in modo migliore
Chi ha già giocato Generations su 3DS non ha motivo di recuperare questa versione
8
Si torna a cacciare come ai vecchi tempi