I ragazzi di All Those Moment (ATM) si distinguono sicuramente per la grande creatività e voglia di osare. Il loro primo gioco rilasciato risale all’anno scorso, 2017, intitolato Bouncy Bob: arena PVP sperimentale disponibile solo su Steam, per il momento. Dopo questa esperienza, la software house polacca ha deciso di tentare per un genere completamente opposto a quello già esplorato. Ed ecco che in data odierna giunge sui nostri Nintendo Switch, dopo un po’ di tempo di distanza dall’uscita su PC, un’avventura punta e clicca destabilizzante, che pone l’accento sulla storia: Earthworms.
Il gioco ci mette nei panni del detective Daniel White, persona con un particolare senso dell’umorismo e con una strana tolleranza verso l’inspiegabile. Infatti, Daniel ha dei poteri parapsichici che gli fanno avere delle visioni, aiutandolo a risolvere gli incarichi che riceve. Mentre si trova nel suo ufficio, un uomo vestito da albero entra nella stanza, assegnando un caso al detective: in un’isola poco distante, una ragazza è scomparsa. Il nostro compito è di trovarla. Tuttavia, nè Daniel White nè il giocatore possono immaginare cosa li attende di lì a poco.
La prima cosa che salta all’occhio quando si accende Earthworms è il comparto artistico molto particolare e ricercato. Infatti, le ambientazioni, i personaggi e così via sono interamente disegnati a mano, prendendo ispirazione dai lavori di Edward Hopper. L’impatto finale è meraviglioso, la cura per il dettaglio è maniacale. Le cose sono rappresentate per trasmettere una sensazione di stranezza, disagio. Grazie a questa scelta per quanto riguarda la grafica, la storia in sé acquista ancora più forza. La tematica surreale fa da padrona a tutta la produzione. Il giocatore si ritroverà in situazioni sempre più stranianti, al limite dell’assurdo, con il confine fra reale e non reale che sembra non esistere – almeno nella mente del protagonista. Il tutto è condito da una scrittura molto raffinata e mai pesante, con alcuni punti di humour che allegeriscono l’atmosfera altrimenti generalmente opprimente.
Durante il corso del gioco, come qualsiasi punta e clicca, al giocatore è richieso di risolvere puzzle e enigmi. Sicuramente, questi non spiccano per difficoltà, ma neanche sono di così facile e immediata risoluzione. Personalmente, credo che Earthworms sia molto ben bilanciato, senza opprimere il giocatore con puzzle troppo complicati, mantenendo così intatta la tensione narrativa durante tutta l’esperienza. Sono presenti dei collezionabili, non troppo difficili da trovare, che forniscono qualche informazione di background sulla storia.
A completare il quadro ci sta una colonna sonora molto bella e originale, che sposa alla perfezione le tematiche e impressioni trasmesse sia dal comparto artistico che dalla storia stessa.
Per finire, il gioco presenta ovviamente dei finali multipli, sbloccabili a seconda di aver completato determinati obbiettivi.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il gioco è molto leggero e la grafica non punta sulla risoluzione. Di conseguenza, non c’è molta differenza se giocato in modalità portatile o collegato al dock. Quando giocato in handheld, è possibile sfruttare il touchscreen del Nintendo Switch, rendendo quindi decisamente migliore e ‘differente’ l’esperienza.
Purtroppo, Earthworms è completamente in lingua inglese, e non c’è l’opzione per quella italiana. Tuttavia, il linguaggio usato è molto semplice, e non serve un’alta comprensione dell’inglese per capire i dialoghi di Earthworms.
Ultima nota, il gioco costa 7,99, prezzo decisamente contenuto per un gioellino simile, tuttavia giustificato perchè non ha lunga durata, con la prima run che può essere completata in 3-4 ore.
Per concludere, Earthworms è un solido punta e clicca, che spicca per la grafica molto particolare e affascinante. La storia pure è avvicente e ben scritta, ma la tematica surreale può non piacere a tutti. Nonostante l’esperienza sia relativamente breve, Earthworms ha la capacità di rimanere impresso nella memoria, per la quantità di emozioni stranianti che è in grado di comunicare.
