Footprints Team

Intervista a Footprints Games, gli sviluppatori di Detective Gallo

Footprints è un team di sviluppo nato nel 2012 dalla passione per i videogiochi story-drivencon lo scopo di raccontare storie interattive caratterizzate dal gusto per la narrazione. Fondatori di Footprints e autori di Detective Gallo sono Francesco De Angelis (sviluppatore interfaccia e programmatore dello script) e Maurizio De Angelis (disegnatore e animatore), rispettivamente l’anima tecnica e l’anima artistica del team.

Detective Gallo è un’avventura grafica punta e clicca che mixa comedy e mystery, interamente illustrata e animata a mano, in stile cartoon e di genere noir umoristico. Protagonista è un cinico gallo investigatore che, aiutato dal suo assistente cactus, dovrà risolvere il caso più intricato della sua vita.

Incuriositi da questo loro particolarissimo progetto, noi di GameScore non ci siamo certo fatti sfuggire l’occasione per contattare il talentoso duo e porgli qualche domanda su Detective Gallo, titolo che verrà ben presto pubblicato prima su Steam (da Adventure Productions) e successivamente anche su PS4 e Nintendo Switch grazie ad un accordo preso con i ragazzi di MixedBag (autori di forma.8 e publisher di Wheels of Aurelia).

Buona lettura!


Parlateci un po’ di Footprints Games, quante persone lo compongono e come è nato. Ci sono vantaggi nel lavorare a stretto contatto con proprio fratello?

Essenzialmente il team Footprints è composto da noi due: Francesco De Angelis e Maurizio De Angelis. Nel 2012, dopo anni intenti a giocare ai nostri videogiochi preferiti, abbiamo avuto l’idea di realizzarne uno anche noi, vista la diffusione di tool gratuiti per la programmazione di giochi. Essendo fratelli, ci sono indubbi vantaggi nel lavorare insieme: uno di questi riguarda la sintonia e il continuo stimolo reciproco a fare meglio, senza la paura che l’altro si possa sentire criticato o mancato di rispetto man mano che il lavoro procede.

Detective Gallo è il vostro primo progetto in ambito videoludico, quale percorso decisionale vi ha fatto scegliere di iniziare proprio da una avventura punta e clicca?

Sì, Detective Gallo è il nostro primo progetto videoludico (primo, speriamo di una serie di videogiochi che vorremmo realizzare!). La grande passione per le avventure grafiche ci ha portato a giocare insieme alle storiche avventure degli anni ’90, nell’era d’oro del genere: giochi che ancora oggi ricordiamo con piacere e che ci sono rimasti nel cuore. Questa è stata sicuramente la scintilla che ci ha spinti a scegliere l’avventura grafica come genere in cui cimentarci come sviluppatori.

Vi siete ispirati a qualche avventura grafica del passato per dare vita al vostro gioco?

Il protagonista, per cinismo comico che lo caratterizza, ha come ispirazione Manny di Grim Fandango e Sam&Max. Per quanto riguarda lo stile grafico, ci siamo ispirati a Day of the Tentacle e Curse of Monkey Island, specialmente in termini di stile cartoon, buffo e deformato.

GalloIl personaggio principale è un gallo, cosa vi ha fatto propendere per un personaggio animale e come mai proprio un gallo?

Dal momento che volevamo realizzare un gioco noir, abbiamo pensato a degli animali antropomorfi che potessero enfatizzare visivamente il contrasto tra la tipica atmosfera che si respira nei romanzi e nei film del genere, e uno stile grafico divertente. E chi, se non galli, galline e pulcini potevano meglio rappresentare il concetto di personaggi che cercano di “alzare la cresta” l’uno con l’altro? 🙂

Lo stile artistico è chiaramente ispirato alle illustrazioni tipiche della rivista italiana dedicata a Topolino. È stato così fin dai primi bozzetti o il character design si è evoluto durante lo sviluppo?

La ricerca stilistica di Detective Gallo affonda le sue radici nei primi videogiochi cartoon e nella serie anni ’80 DuckTales con tutti i suoi personaggi (quindi in un certo senso ha certamente con sé un’anima disneyana).

Del gioco non si conosce molto. Ci sono caratteristiche particolari che desiderate vengano rese note in modo più accurato? Se si quali?

Volevamo puntare tutto sul protagonista, un detective che cerca di fare il duro, di darsi un contegno, di essere professionale, ma che non viene mai preso sul serio e che man mano viene preso in giro dai vari personaggi che incontra. Ma più viene deriso o criticato, più Gallo cerca di fare il duro, risultando secondo noi ancora più comico agli occhi del giocatore. La storia è incentrata su un delitto vegetale (!), ma è funzionale a raccontare molto del protagonista, come fosse un vero e proprio viaggio conoscitivo sul protagonista.

Abbiamo visto che spesso vengono citate alcune “regole” (Rule of Gallo). Potete spiegarci in cosa consistono e che ruolo hanno all’interno del gioco?

Gallo è fondamentalmente un frustrato. Non accetta, anzi odia la società in cui vive. Ci siamo così divertiti ad associargli tutte le nostre frustrazioni che prova a sfogare attraverso le sue regole, grazie a cui spara a zero su tutto e tutti, cercando di controllare i suoi impulsi peggiori. I passaggi salienti del gioco sono sempre sottolineati da una delle regole che Gallo cita per esporre a sé stesso (e al giocatore) la sua visione della vita.

Detective Gallo Switch

Sappiamo che i ragazzi di MixedBag si stanno occupando della versione Nintendo Switch di Detective Gallo. Tale conversione godrà di qualche feature esclusiva?

Sì, grazie alla collaborazione con MixedBag il gioco approderà anche su Nintendo Switch: il gioco manterrà tutte le caratteristiche già mostrate nella versione PC, anche se in questo caso potremo godere della grande portabilità di questa console!

C’è una buona comunicazione tra le software house indipendenti italiane? Ma soprattutto i rapporti sono collaborativi o competitivi?

Il rapporto con gli altri team di sviluppo è ottimo dal nostro punto di vista: nelle fiere di settore ci si rivede tra vecchi amici e se ne incontrano di nuovi, si respira sempre una bella atmosfera di collaborazione, curiosità per i progetti degli altri, volontà di dare consigli utili per migliorare. La competitività non passa per l’invidia e la chiusura, ma anzi per un atteggiamento di umiltà e professionalità, che fa bene al settore e aiuta tutti a crescere.

Come immaginate venga accolto il gioco dagli utenti Nintendo Switch? Meglio o peggio rispetto a piattaforme storicamente più indicate ai progetti indipendenti come Steam?

Bella domanda – vorremmo saperlo anche noi! Che dici, per ora incrociamo le dita? 🙂


Ed incrociamo anche noi le dita per i ragazzi di Footprint Games (spoiler: secondo noi su Switch il gioco andrà alla grandissima!).

Se leggendo questa intervista vi è venuta voglia di provare Detective Gallo vi segnaliamo l’esistenza di una DEMO gratuita con la quale scoprire più da vicino la produzione curata da Maurizio e Francesco. Nell’attesa di poter mettere mano al gioco completo vi invitiamo a farci sapere se avete ulteriori domande da porgere agli sviluppatori, che saranno sicuramente contenti di approfondire con voi i retroscena del loro duro lavoro da sviluppatori di videogiochi.