Bombslinger

Bombslinger – Recensione

Gli indie ormai sono gioia e dolore, amore e odio, un continuo alternarsi di sensazioni a volte così diverse tra loro, ma a me piacciono. All’inizio neanche li calcolavo preferendo i cosiddetti “tripla A” ma poi, grazie anche al caro collega Sisko, ho scoperto che anche giochi di piccole software house sono meritevoli di attenzioni e riescono a divertire e a volte stupire.

Bombslinger
Buongiorno amico mio in salsa pixel!!!

C’era un gioco, quando mi recavo nelle sale giochi tanti anni fa, che catturò la mia attenzione… a schermo, uno strambo omino, piazzava delle bombe e scappava cercando di eliminare tutti i nemici presenti su una mappa predefinita senza a sua volta morire a causa delle esplosioni, questo era Bomberman. La creatura di casa Konami ha visto anche al lancio della piccola Switch una sua nuova avventura approdare sul gioiellino di mamma Nintendo che ha diviso in due la critica, chi ne ha tessuto le lodi e chi invece ne ha dichiarato il fallimento.

Poi succede che un piccolo studio di sviluppatori, Mode 4, con sede a Bruxelles in Belgio, decide di fare sue le meccaniche del prodotto Konami e di creare attorno ad esse un’avventura ricca e che da aria nuova al genere, una cosa che se l’avesse fatta la casa giapponese stavamo qui a gridare al miracolo.

Bombslinger
Bombe e contadini in mutande… copriti zozzone!

Spero vivamente che questo Bombslinger non passi in sordina perché ha davvero dalla sua molte frecce nel proprio arco, non un semplice clone ma un omaggio con quel qualcosa in più che piace a noi videogiocatori. Supportate la scena indie soprattutto quando merita, quando l’idea iniziale dello sviluppatore prende forma e consistenza e lo fa maledettamente bene.

Bombe, west e viuuuulenza!

Con il titolo di un vecchio film degli anni ’70, “Non stuzzicate i cowboys che dormono”, si potrebbe racchiudere l’intera trama di Bombslinger, semplice quanto efficace. Vestiremo i panni di un ex bandito, terribile e spietato, che col tempo ha deciso di svestire i panni sanguinari della sua vecchia vita e dedicarsi all’agricoltura. Un gruppo di manigoldi però uccide la sua amata e distrugge il suo ranch tramite un incendio, risvegliando la sete di sangue e vendetta del nostro eroe, che decide di uccidere i suoi nemici uno ad uno.

Bombslinger
Quest’immagine è l’essenza della storia…

Affronteremo molteplici livelli generati in maniera casuale con nemici armati fino ai denti in una avventura dal forte sapore armaiolo ma denso anche di humour. Molte sono le armi a nostra disposizione così come numerosi sono gli upgrade che potremo effettuare sul nostro eroe sia dal lato prettamente armaiolo ma anche su quello delle abilità. Ed è proprio questo il bello di questo Bombslinger che rispetto ad un semplice clone di Bomberman propone qualcosa di nuovo.

Gli oggetti che via via troveremo lungo la mappa sono vari e ognuno ci porterà ad acquisire un abilità diversa ma ovviamente avremo la possibilità di portarne un numero limitato facendoci scervellare per bene su quale potrebbe fare al caso nostro. I movimenti del nostro eroe sono tutti affidati allo stick sinistro mentre potremo piazzare le bombe con i tasti a destra.

Bombslinger
Gli ostacoli sono numerosi ma… li uccideremo tutti!

In alto a sinistra invece avremo gli indicatori di energia raffigurati da dei cuori, le abilità che abbiamo in quel momento e il numero di bombe da lanciare contemporaneamente. Sia la potenza che il numero di bombe, infatti, sono upgradabili esclusivamente spendendo il denaro che troveremo sparsi nelle mappe sotto forma di forzieri da aprire o come premio per ogni nemico ucciso.

Considerazioni finali

Questo gioco che da me è stato accolto con scetticismo ha invece guadagnato un posto speciale nella mia softeca e nei giochi da consigliare agli amici. Ma perché tutto questo? Semplice, perché innova un genere che si era fermato col tempo e lo rende piacevole e divertente con un personaggio strampalato e un ambientazione salsa western. Si ok, ha preso spunto da Bomberman ma ha saputo innovare, rendere omaggio e dare quel qualcosa in più che al genere mancava.

Bombslinger
Ah i cari e vecchi duelli nel west!!!

La grafica è quella tanto in voga in questo momento, pixel art, da me a volte ferocemente criticata ma che qui non stona ed è ben fatta con effetti gradevoli anche se, sottolineo, che sarebbe il caso di staccarsi nettamente da questa moda e abbracciare la grafica moderna o comunque ben delineata.

Il gameplay è immediato e semplice, nello stile di Bomberman, adatto a tutte le età mettendo in atto anche una buona dose di logica che ci vorrà per completare i livelli che ricordo essere numerosi e generati in maniera casuale. Anche i comandi sono semplici e ben reattivi con nemmeno il minimo lag presente.

Bombslinger
Una bella multi-esplosione è quello che vuole non trovate?

La difficoltà è ottimale, in crescendo, non risultando mai frustrante ma facendo spremere sempre di più le meningi via via che i livelli si dipaneranno davanti i vostri occhi, con nemici sempre vari e agguerriti che ci daranno molto filo da torcere, da spietati banditi a caproni invasati passando per boss di . La longevità è buona e, oltre la storia, è a disposizione una ricca modalità deathmatch a quattro giocatori che visto anche la portabilità della nostra Switch saprà regalare momenti di frenesia e divertimento con i nostri amici.

Se vogliamo trovare il difettuccio punterei tutto sulle musiche e il sonoro che anche se richiamano i vecchi e cari tempi a 8-bit, stancano presto risultando noiose e ripetitive. Però suvvia, se il gioco è meritevole io di trovare il pelo nell’uovo non ho proprio voglia. Bombslinger diverte? si! Intrattiene? Si! Lo consigli? Si! Si! Si! Anzi dategli una possibilità e non ne rimarrete delusi… tutti nel selvaggio West ragazzi!

Bombslinger
Bombslinger – Recensione
PRO
Innova e diverte
Buona modalità multiplayer locale
Adatto a tutti
CONTRO
Grafica gradevole ma strabusata
Musiche ripetitive
7.7