My Nintendo

Ragioniamo sul servizio My Nintendo dopo l’ultimo aggiornamento

Facciamo mente locale sul nuovo servizio offerto sul sito My Nintendo, successore del precedente Club Nintendo.

Dal 6 marzo, oltre ai soliti sconti per giochi 3DS e WiiU, software digitali (come temi per la home 3DS), contenuti in-game per titoli da smartphone e sfondi per PC e mobile, Nintendo offre l’opportunità di convertire in denaro i propri punti d’oro (non quelli platino), ottenibili acquistando giochi Switch e DLC, con un tasso di cambio del 5% sugli acquisti in digitale (tenendo conto del prezzo pieno anche se il gioco è scontato) e dell’1% sui prodotti in negozio.

Ora, sembra tutto molto bello, ma analizziamo la cosa nel dettaglio.

Prima di tutto, consideriamo l’effettivo guadagno da parte nostra, o per meglio dire quanto recuperiamo dai nostri acquisti.
– 1% sul retail significa che per un gioco del valore di 60€ (indipendentemente da quanto lo paghiamo davvero) guadagniamo, o meglio “recuperiamo” 0,60€. Oppure ogni 1000€ ne tornano indietro 10.
– 5% sul digitale significa invece che per un gioco o DLC del valore di 60€ (sempre indipendentemente dagli sconti) l’effettivo recupero è di 3€. Oppure ogni 1000€ ne tornano indietro 50.

Direte: meglio che niente. Dopotutto chi regala denaro acquistando un prodotto? Solo Nintendo! Vero, si potrebbe rispondere, anche se in realtà Sony e Microsoft forniscono un servizio che permette di guadagnare credito per i loro store ottenendo trofei, quindi insomma giocando. Ma guardando all’entità di questi soldi risparmiati ci rendiamo conto che si tratta di una cifra irrisoria: quanto spende in media un videogiocatore nell’arco del ciclo di vita di una console? Quanto può pensare di poter risparmiare?

Funzionamento Punti Oro My Nintendo

Ma la cifra irrisoria risparmiata non è il vero punto dolente di questo nuovo sistema offerto da Nintendo. Ciò che davvero mina tale servizio sono le due tipologie di scadenza:
– due anni di tempo DALL’USCITA DEL GIOCO per riscattare i (pochi) punti d’oro dei giochi acquistati in negozio
– ‎i punti d’oro registrati sul sito scadono DOPO UN ANNO.

Quest’ultima scadenza in particolare costringe a utilizzare i punti per racimolare quei pochi euro che valgono, soprattutto se acquistiamo in negozio, entro 12 mesi, altrimenti sono persi per sempre. E il periodo di tempo è talmente ristretto che, specialmente se preferiamo il retail, la somma che risparmieremo sarà davvero misera. Qualcuno potrebbe rispondere: vabbè, piano piano, di anno in anno, si raggiungerà una somma consistente. Eh NO! Perché l’effetto di questa scadenza annuale è reso ancora più devastante dal fatto che questo sistema che ci permette di racimolare qualche spicciolo non funziona come il programma fedeltà del WiiU, il Nintendo Network Premium.

Per chi non se lo ricordasse, il Nintendo Network Premium permetteva nei primi due anni di vita di WiiU di ottenere uno sconto (nella versione Premium della console) dell’8% sugli acquisti digitali. Insomma, era del tutto simile al servizio del My Nintendo di cui stiamo parlando, anche se con una percentuale di risparmio superiore (per intenderci, ogni 60€ di spesa 5€ di risparmio contro i 3€ del My Nintendo). Ma la differenza sostanziale è questa: ogni 60€ spesi si riceveva un buono da 5€ da AGGIUNGERE AL CREDITO dell’eShop. Col servizio My Nintendo invece una volta convertiti i punti d’oro in denaro sarai costretto ad utilizzarlo per “scontare” un gioco. Insomma, non si possono utilizzare i punti d’oro per incrementare il proprio credito sullo store, ma soltanto per scontare il proprio acquisto.

Embè, direte? Cosa cambia? Cambia che con la scadenza di un anno, invece di un credito più ampio in tasca da utilizzare senza limiti di tempo, utilizzando il sistema di My Nintendo ci ritroveremo dopo 12 mesi con la possibilità, o meglio dire l’obbligo morale, di acquistare qualcosa (con uno sconto minimo) per non vedere sprecati i nostri risparmi, senza l’opportunità di accumulare denaro negli anni. E nel caso del retail non si può neanche cercare di imbrogliare il sistema ritardando a registrare i punti, a causa della scadenza di due anni dal lancio del gioco già esplicitata in precedenza.

Un’ulteriore beffa? I punti d’oro ottenuti prima di questo aggiornamento del 6 marzo valgono di meno… Insomma, non proprio il massimo.

Se andiamo poi a vedere l’entità degli sconti sulla concorrenza (pari anche all’80%!), c’è da chiedersi se forse non sarebbe stato meglio rinunciare a pochi spiccioli risparmiati all’anno per avere sconti molto più consistenti del 30% (se va bene) offerto da Nintendo sul suo store, sempre che non si debba impiegare punti di platino o d’oro per ottenerlo.

  1. ecco come nintendo riesce a rendere svantaggiosi anche gli sconti. Non ci avrebbero dormito la notte se per caso ci avessero regalato 5 euro di credito. peggio per loro, i veri sconti alla fine conveniva farli anche a loro, questa è invece una mano che tenta di frugarti la tasca . Ci sono sconti in tutti i negozi alla faccia loro.

    1. A prescindere dagli sconti in negozio, che sicuramente sono molto più vantaggiosi, ma anche il semplice decadimento dei prezzi dei giochi in negozio è molto più veloce dell’accumulo di crediti “regalatoci” da Nintendo…

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