Violett

Violett – Recensione

Nintendo con Switch ha fatto letteralmente centro, quello che era mancato con WiiU, è pienamente presente con la piccola ibrida ovvero il supporto di terze parti. Siamo letteralmente pieni di giochi tra cui scegliere, da tripla A a indie più o meno conosciuti, che arricchiscono un catalogo ormai saturo di qualsivoglia genere.

Visto anche il suo approccio portatile, molti sono i giochi creati per il touch che stanno approdando sulla console e uno di questi è Violett.

Quando mi è stato comunicato il codice con cui il publisher ci ha gentilmente offerto il gioco per ricevere un onesta recensione ero davvero entusiasta, una nuova avventura grafica dopo quel Thimbleweed Park che tanto mi aveva colpito, sperando che almeno si avvicinasse alle doti del titolo creato da Gilbert ma siamo ben lontani da quella qualità così particolare e unica. Forse mi ero abituato troppo bene pensando di essere tornato ai fasti di quei vecchi giochi anni 90 che giravano sotto motore SCUMM, errore mio, ma non è tutto da buttare come sembrerebbe… anzi!

Violett è un gioco nato per piattaforme mobili e successivamente convertito, con tutti gli adattamenti del caso, per PC e per Nintendo Switch. Creatura dello sviluppatore polacco con sede a Gdynia, Forever Entertainment S.A., è un avventura grafica punta e clicca con un level design molto gradevole, delle idee fantasiose e riuscite ma con alcuni problemi che tendono a non far gustare pienamente il gioco. Ci immergeremo in mondi fantastici sicuramente ispirati da classici come Alice nel paese delle meraviglie e Coraline ma, ovviamente, con tocchi personali che rendono unici alcuni personaggi.

Quello che ho trovato affascinante è il sorriso di Violett… un personaggio allegro e scoppiettante 😀

Mondi magici e ragazzine Emo

Avviando il gioco ci troveremo subito nella storia, spiegata da uno splendido filmato introduttivo, in cui la nostra protagonista Violett, una ragazza a metà tra l’emo e il punk con i suoi capelli viola e l’aria triste, si trasferisce in una casa di campagna con i suoi genitori.  Non contenta di questa scelta e in contrasto con mamma e papà, si chiude come mille altri adolescenti, nella sua nuova cameretta ma qui, incuriosita da una piccola fessura nel muro, decide di investigare e si troverà risucchiata in un mondo magico e fantastico, al limite del surreale.

Rimpicciolita fisicamente e con il potere della telecinesi, acquisito per non si sa quale motivo, Violett dovrà risolvere molti enigmi cercando di tornare nel suo mondo reale. Questa è in breve la trama, molto in breve, in quanto il filmato introduttivo dura davvero poco e non spiega altro se non i cattivi rapporti genitori-figlia e la voglia di evadere della protagonista che la porta in questo nuovo universo. Gli enigmi che dovremo affrontare sono molti, disparati e a volte estremamente difficili. Si distinguono dagli altri giochi essendo molto innovativi, spietati e richiedono nel giocatore una buona dose di pazienza, calma, occidentali’s karma e tanta tanta immaginazione. Si dovranno raccogliere inoltre delle pagine di un diario, che via via ci spiegheranno nel dettaglio i vari personaggi che incontreremo nell’avventura, delle piccole perle blu e verdi e vari oggetti disseminati lungo il nostro cammino.

Sicuramente la grafica è ben fatta e l’universo di Violett è fantastico!

A disposizione avremo sempre la possibilità di consultare quattro aiuti che in sequenza ci aiuteranno a risolvere gli enigmi nel caso fossimo proprio bloccati in un black out mentale… e fidatevi ce ne saranno tanti. Potrete muovere la vostra protagonista lungo tutti i livelli mentre, per interagire con i vari oggetti, dovrete utilizzare una freccia, sempre se userete il joypad. L’avventura è poco longeva e sicuramente una volta terminata, non avrete motivi per ricominciarla nuovamente.

Considerazioni finali

Violett è un gioco strano e questa premessa è d’obbligo. La trama, purtroppo, è spiegata in maniera breve e banale non approfondendo le varie sfaccettature della nostra protagonista e del perché si trova persa in un universo parallelo, ma soprattutto come tutto questo è possibile. Ed è un vero peccato in quanto molte idee sono veramente ben congegnate e i vari personaggi sono buffi e ben creati ma… tutto è pervaso di già visto. Il primo “nemico” che Violett dovrà affrontare in un enigma, ad esempio, è una simpatica teiera ma il nostro rimando sarà al brucaliffo di Alice nel Paese delle Meraviglie con cui condivide molti tratti tipici.

Il gioco graficamente è davvero lodevole, il tratto è pulito e tutto è inondato da una moltitudine di colori. Siamo a livelli qualitativamente molto alti anche se, in alcuni stage, purtroppo, non c’è la stessa cura ma si può soprassedere tranquillamente. Anche la scelta del design dei personaggi è ottimale e molto fantasiosa, insomma nulla da invidiare ai tripla A.

Un mondo di colori ci aspetta… tanti palloncini… ma niente… Violett è imbronciata!

Purtroppo, a livello di gameplay, sono presenti numerosi difetti. Il più importante sono sicuramente i controlli con il joypad e il mio consiglio spassionato per permettervi di giocare in modo sereno evitando che le porte dell’inferno si aprano sotto la vostra casa, è di prendere la Switch e usarla solo in maniera touch. Chi ha tradotto i comandi touch per sfruttarli anche attraverso il Pro e i Joy-Con o ci voleva prendere in giro o era uno psichiatra che ci voleva assolutamente nella sua clinica. Tutto è totalmente ingestibile, la precisione non è delle migliori e non si riescono ad effettuare azioni come il drag and drop in maniera facile e pulita. E’ un gioco nato per dispositivi mobili e che per mancanza di voglia o tempo si è relegato in maniera totale all’uso touch anche con la piccola ibrida made in Kyoto.

Altro difetto non trascurabile è la difficoltà del gioco che risulta tediosa e a volte completamente destinata a farcelo abbandonare in qualche angolo della nostra memoria microsd. Difficoltà che si riflette ovviamente con gli enigmi. Se i primi due li riusciremo a risolvere tranquillamente, ben presto ci troveremo in un mega livello con una moltitudine di corridoi, scale e porte con all’interno molti enigmi che spesso sono risolvibili esclusivamente viaggiando tra una porta e l’altra facendo risultare il tutto troppo dispersivo e al limite dell’umano. Oltretutto mentre alcuni puzzle sono creati in maniera ottimale e seguendo le regole tipiche dei punta e clicca, altri sono fatti in maniera illogica e per nulla coerente. Vi troverete, ad esempio, a dovere effettuare due volte la stessa azione per risolvere un enigma mentre di solito, nelle avventure grafiche, se la prima azione corrisponde ad un buco nell’acqua vuol dire che è sbagliata e si deve pensare ad un altro tipo di risoluzione.

Il magico mondo di Alice… no scusate…

Anche alcune azioni sono permeate da una poca coerenza costante come il potere di Violett di muovere gli oggetti tramite telecinesi. In molti puzzle potremo usare questa feature mentre in molti altri questo potere ci sarà inspiegabilmente precluso. Oltretutto non sappiamo neanche perché la protagonista abbia questo grande potere rilevando costanti buchi nella trama.

Finalmente invece l’italiano è presente ma anche qui sembra una burla creata ad arte. Non ci sono dialoghi, non ci sono sottotitoli e quindi la nostra lingua rimane esclusivamente nel menù. La scelta è stata di far parlare i vari personaggi del gioco attraverso icone che spesso ci porteranno fuori strada e non ci faranno capire chiaramente le richieste che troveremo nel corso della nostra avventura. Eppure ero finalmente contento di notare la presenza della lingua italica… è invece… sigh!

Una botte… vuoi del vino? Eh ubriacone??? Parlamiiiii!

Sicuramente positiva, invece, la scelta di predisporre di una tabella di aiuti, in totale quattro, che potremo consultare liberamente durante ogni enigma permettendoci una pronta risoluzione, anche se vi assicuro che spesso ricorrerete ai più comuni video su Youtube. Anche la musica scelta ha fatto centro, un misto tra brani allegri e misteriosi, che avvolgono i vari mondi che affronteremo.

Vi ricordate quando i vostri genitori andavano ai colloqui con gli insegnanti e dicevano che eravate bravi ma che se solo studiavate potevate dare di più? A me hanno detto sempre questo dalle medie alle superiori. E questo è quello che racchiudendo tutti i miei pensieri posso dire di questo gioco. Un qualcosa che poteva essere epico e poteva segnare il genere delle avventure punta e clicca ma che, purtroppo, si limita al compitino offrendoci una veste sontuosa ma un contenuto assolutamente dimenticabile. Rimandato a settembre!


Se volete saperne di più sul gioco come al solito vi invitiamo a leggere la recensione dei nostri amici di Nintendo Player.

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Violett
Violett – Recensione
PRO
Grafica meravigliosa
Mondi fantasiosi e ricchi di mistero
Con il touch godibile
CONTRO
Trama che presenta buchi
Comandi con Joypad assurdi
Difficoltà di gioco alta
6
Redattore