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NeuroVoider – Recensione

NeuroVoider… un titolo che mi ha fatto domandare più volte se la parola Neuro era dovuta a qualche problema degli sviluppatori, perché questo ho pensato nei primi minuti di gioco, o hanno qualche disturbo mentale, o sono dei violenti sadici o semplicemente in delirio da qualche trip. Ma poi sono andato a scavare nei meandri del gioco e ho trovato una piccola perla molto divertente e frenetica. Mai fermarsi alle apparenze o al primo ostacolo.

NeuroVoider è un titolo degli sviluppatori Flying Oak Games ed è uno sparatutto a doppia levetta ambientato in un futuro apocalittico dominato da robot alieni. A metà tra l’RPG e il Roguelike è un titolo con stile retrò che promette ore infinite di divertimento riportandoci con la mente ai cari vecchi cabinati, all’odore di fumo e ai tanti gettoni spesi nelle defunte sale giochi. Anche la colonna sonora portante del gioco ci porta indietro di molti anni con le ottime musiche di Dan Terminus. Suoni sintetici molto dark e cupi che perfettamente si sposano col gioco in un incipit sempre in crescendo, brani a metà tra la colonna sonora di Phenomena e Alien versione anni ’80 e che successivamente, non passando di certo inosservati, sono stati inseriti nella deluxe come brani flac/mp3 scaricabili dal nome “Wrath of Code”. Il gioco è uscito nel 2016 su Steam e arrivato il 7 settembre 2017 su Switch come annunciato in precedenza.

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La storia… brevissima ma c’è!

Si, se ve lo stavate chiedendo la storia è presente nel gioco o meglio, nel tutorial, avrete un infarinatura di quello che succede nel mondo di NeuroVoider. Dei malvagi alieni robot, cattivi cattivi, hanno invaso il pianeta debellando l’umanità e conquistando ogni angolo della terra e ora dominano tutto. Dell’umanità che fu sono rimasti solo dei cervelli che grazie ad una macchina e alla naftalina che li ha conservati, vengono usati per essere caricati a bordo di mech per contrastare il nemico e cercare di far terminare questa guerra che all’orizzonte appare infinita. Il robot che ci accoglie ad ogni nuovo inizio missione è ovviamente Fat.32 (NTFS è troppo nuovo come formato) e ci guiderà sia nella scelta delle sembianze robotiche e sia nella breve spiegazione dei comandi del gioco che non soffrono di alcuna titubanza e sono molto precisi.

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Andiam, andiam, andiamo in guerra andiam!

Le modalità fondamentalmente sono due: le missioni offline e quelle con classifica online ma il modus operandi resta uguale. Accolti sempre da Fat.32 potremo scegliere su quale mech inserire il nostro cervello tra i tre presenti che si dividono per le loro caratteristiche in: Dash, Fortress e Rampage. Ognuno di questi ha a disposizione due armi, una di attacco e una di difesa, e la scelta non è banale. Infatti, in base al mech che prenderemo, cambierà totalmente il nostro approccio al gioco.

Dal menù dovremo selezionare uno dei 3 livelli proposti che si differenziano per grandezza della mappa, numero nemici e numero ricompense e il mio consiglio spassionato, per non gettare la vostra Switch dal terrazzo (o nel bidone dell’indifferenziata), è un livello con pochi nemici (elitè) proprio per approcciarsi con calma al gioco e imparare tutte le varie tecniche che via via userete. Infatti bisogna regolarsi con elementi come l’EP (livello di attacco) che sono importantissimi. Anche se i proiettili sono infiniti, una volta che il livello di EP clamorosamente va a zero, il nostro personaggio andrà in surriscaldamento e non potrà sparare per alcuni secondi e se in quel momento ci troveremo nel bel mezzo della battaglia vedremo al 99% sullo schermo la scritta game over in quanto gli alieni ci bombarderanno senza pietà alcuna.

Quando ammazziamo il nemico compaiono dei cristalli e dei potenziamenti che dovremo raccogliere assolutamente in quanto, alla fine di ogni livello, sarà possibile potenziare il nostro mech con nuove armature e armi o semplicemente riparare i danni. Anche questo non è stato inserito in maniera banale all’interno del gioco. Se decidiamo di riparare il mech non avremo a disposizione eventuali cristalli per potenziare le armi quindi saremo messi di fronte ad una scelta che poi si ripercuoterà nella totalità della nostra avventura. Per completare il livello basterà distruggere i vari reattori e teletrasportarsi al successivo livello che potremo scegliere.

La modalità con classifica online è identica ma al termine saremo parte di una classifica mondiale in base alla percentuale di completamento dei vari livelli e del tempo trascorso e sicuramente per molti sarà un surplus non indifferente. Infine, ma non meno importante, la possibilità di giocare in co-op locale che appieno si sposa col concetto di Switch. Lo so, lo so, sarò ripetitivo ma giochi come questo che magari su altre console vengono abbandonati, sulla piccola di casa Nintendo prendono sempre un valore aggiunto per la portabilità che ne fa da padrona.

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Considerazioni finali

Vi assicuro che questa volta mi sono trovato in grande difficoltà all’inizio. Un gioco in cui mi compare la scritta game over dopo appena 22 secondi o non fa per me o ha una difficoltà troppo elevata. Giochi passati come Ninja Gaiden II, sul lungo andare, mi hanno costretto ad abbandonarli perché ad un certo punto sono sicuro che se un gioco è frustrante e non diverte è meglio lasciarlo a chi apprezza una difficoltà elevata. Però ho deciso di continuare a provare e riprovare ed ho avuto ragione.

Le meccaniche del gioco le capirete solo giocandoci abbastanza e il livello di difficoltà è settato ottimamente. Anche l’IA dei nemici è perfettamente bilanciata e dovrete esclusivamente capire come approcciarvi al gioco, in particolar modo, da sottolineare, per la moltitudine di nemici particolarmente vari e mai uguali, generati dalla cpu in modo randomico. La grafica è quella tanto in voga ultimamente negli indie, pixel e ancora pixel con uno stile retrò 16-bit a farla da padrona ma che in questo gioco non stona affatto ed anzi rende il tutto ancora più gradevole.

La rigiocabilità è alta sia per le partite in singolo e sia per le classificate online ed inoltre la modalità in co-op locale è un valore aggiunto. Ottima la possibilità di modificare il mech a nostro piacimento modificando, di conseguenza, anche nuovamente l’approccio che dovremo tenere per terminare il livello.

Difetti ne abbiamo? Qualcosina… Per prima cosa non mi è piaciuta la scelta di permettere una sola partita classificata al giorno. Estendendola almeno a due, il gioco sarebbe risultato molto più interessante per le persone che fanno delle classifiche un must. Inoltre in alcuni livelli in cui i nemici sono previsti in gran numero (oh e comunque mech avvisato mezzo salvato) effettivamente risulta leggermente difficoltoso terminare il livello quando un orgia di robot alieni arrivano sparando all’impazzata verso di voi. Terzo punto la mancanza di una modalità online in co-op che sarebbe stata davvero divertente e spassosa. Tre piccoli difetti che comunque non fanno abbassare il voto a questo piccolo gioiellino che potrebbe divertire molti di voi come sta facendo con me.

Ammazziamoli tutti questi maledetti alieni!

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NeuroVoider – Recensione
PRO
Frenetico e divertente ma profondo
Buona soundtrack
Customizzazione del personaggio infinita
CONTRO
A volte davvero difficile
Mancanza co-op online
7.4