Piczle Lines DX

Piczle Lines DX – Recensione

Storicamente i porting di titoli nati esclusivamente per piattaforme mobile non sono mai stati visti di buon occhio dai giocatori console. Le radici di tali motivazioni, spesso, sono da ricercare in un game design fin troppo forzato che deve in qualche modo rendere il meno macchinoso possibile un sistema di controllo frutto della conseguenza di avere tra le mani solamente uno schermo touchscreen senza alcuna presenza di tasti fisici utili a migliorare l’esperienza videoludica. Ma se l’oggetto di tale porting è un puzzle game nel quale non vi è alcuna necessità di “cliccare” alcunché? E, ancora, se in seguito al passaggio su console si aggiungesse il supporto ad un controller tradizionale il titolo in oggetto gioverebbe di questa ulteriore possibilità? Scopriamolo assieme con la recensione di Piczle Lines DX.

Piczle Lines DX Polvere Piczle
Un pò di auto ironia ci sta sempre, ma non staremo esagerando?

Un caldo pomeriggio d’estate, lo stravagante Professor Matrix decide di mostrare a Score-chan, la sua assistente personale, la sua nuovissima invenzione: la Piczle-Matic 3000, una macchina fotografica capace di trasformare qualsiasi oggetto in un ammasso di pixel con l’obiettivo di risolvere il problema mondiale dell’accumulo di rifiuti. Come ogni incipit che si rispetti ecco fare la sua comparsa Gig, l’animaletto pasticcione di turno, che in un raptus improvviso decide di voler provare per primo il nuovo gingillo tecnologico. In un secondo è il caos, il Piczle-Matic 3000 cade rovinosamente al suolo trasformando l’intero laboratorio in un contenitore di inutili oggetti pixellosi. Ecco dunque che entriamo in gioco noi che, vestendo i panni della giovane Score-chan, dovremo ripristinare le condizioni di ciascun oggetto… uno ad uno!

Il magico strumento grazie al quale poter ripristinare la quiete sarà la nostra capacità di risolvere i Piczle (PICture puzZLE): schemi composti da una griglia piena di pallini colorati da collegare tra loro per ricostruire l’immagine completa dell’oggetto che stiamo andando a ripristinare. Il brevissimo tutorial introduttivo andrà ad illustrare l’unica regola di gioco: possiamo collegare tra loro solamente pallini dello stesso colore e con lo stesso numero impresso su di questi, che rappresenta la distanza (in termini di caselle) che li separa. Una serie di possibilità di contorno andrà a rendere più piacevole la nostra esperienza di gioco: potremo far scorrere la finestra di visualizzazione sul puzzle per concentrarci di volta in volta in una porzione differente dello schema che stiamo cercando di risolvere, zoommare per avere una visione locale nel caso di Piczle particolarmente vasti, e tornare sui nostri passi distruggendo alcuni dei “serpentoni” già creati in caso ci accorgessimo di aver sbagliato qualcuna delle nostre mosse.

Piczle Lines DX Disastro
Doppio aiutante, doppia probabilità di catastrofe!

Il numero di livelli offerti da questa versione del gioco è strabiliante. Fin da subito potremo accedere a due differenti modalità: Storia e Puzzle.

La prima contiene ben 100 livelli, suddivisi i 5 gruppi da 20, ciascuno dei quali vedrà i nostri protagonisti all’interno di un’area diversa della casa (o della città) nell’intento di riportare al loro stato naturale gli oggetti in essa contenuti. All’inizio ed alla fine di ciascuna sezione di gioco potremo assistere a simpatici (e riusciti) siparietti e saremo vincolati a risolvere puzzle di dimensione crescente uno dopo l’altro nell’ordine previsto dagli sviluppatori.

La modalità puzzle, invece, ci mette nella condizione di risolvere i Piczle in completa libertà. La bellezza di oltre 200 livelli contestualizzati da 11 categorie di appartenenza diverse (Sport, Veicoli, Cibo, Dinosauri) e con dimensioni che arrivano fino a numeri da capogiro come 128×128 (vi assicuro che possono volerci delle ore per risolverne anche solo uno di tale entità) garantirà una longevità del titolo di tutto rispetto, con nuovi contenuti in arrivo sotto forma di aggiornamenti gratuiti.

Piczle Lines DX Schema
Dedicarsi ad un Piczle è un pò come risolvere un puzzle. Conviene sempre dare la priorità alla cornice per poi ricostruirne la struttura un blocco per volta.

Come dicevo in apertura di recensione, la versione di Piczle Lines DX per Nintendo Switch implementa anche un sistema di controllo basato su Joypad tradizionale (Joy-Con o Pro Controller). Tale possibilità però è scomoda e controproducente, rendendo la risoluzione dei puzzle quasi stressante! Per un puzzle game di questa natura, per il quale non esiste niente di più spontaneo che sfruttare il tocco delle nostre dita per collegare tra loro punti differenti della griglia, diventa quasi ridicolo trovarsi ad utilizzare un sistema che prevede il movimento di un cursore per indicare al motore di gioco su quale casella eseguire l’azione corrente.

Il mio consiglio, se deciderete di acquistare il titolo, è quello di rimuovere completamente i Joy-Con per sfruttare al meglio lo schermo multitouch della console e di affidarvi esclusivamente ad esso per risolvere gli oltre 300 livelli offerti. Sembra quasi ridicolo criticare una feature aggiuntiva, lo so, ma forse inizio a comprendere come mai in certi titoli come VOEZ e Severed gli sviluppatori abbiamo preferito rinunciare ad una delle tre modalità offerte da Switch escludendo, di conseguenza, il potere ibrido della console.

Piczle Lines DX Microonde
Finalmente possiamo tornare a cucinare cibo tridimensionale!

Concludendo cercherò di rispondere alla domanda che spesso ci si pone quando ci si trova di fronte al porting di un titolo uscito anni prima (ben sette in questo caso): le caratteristiche peculiari di Nintendo Switch migliorano la qualità generale di Piczle Lines DX? O meglio ancora, esiste un motivo per cui dovrei acquistare questa versione del gioco piuttosto che quella già presente su iOS e Android?

La risposta, alla luce delle prove effettuate per scrivere questa recensione è legata esclusivamente alla quantità di contenuti offerta in funzione del prezzo del gioco. Allo stato attuale le controparti mobile di Piczle Lines DX offrono un sistema di acquisto basato sugli acquisti in-app. Grazie a tale sistema potrete decidere se comprare tutti i puzzle offerti ad oggi dal gioco (per un totale di 15€, esattamente il prezzo della versione Switch) o se limitarvi solo ad alcuni di questi, risparmiando. Gli aggiornamenti gratuiti promessi su Nintendo Switch faranno sì che in futuro, a parità di contenuti, tale versione risulterà la più economica. Da qui l’unica ovvia conclusione: se avete intenzione di spolpare fino all’ultimo Piczle il gioco, magari perché gradi appassionati di questo genere, la versione Switch è l’unica che potrà offrirvi il massimo risultato con un investimento inferiore. Se, invece, vi sapete accontentare di qualche puzzle in meno la versione mobile è quella che fa per voi, magari affidandovi ad un tablet dallo schermo generoso piuttosto che a quello di un cellulare; saprà offrirvi la stessa identica esperienza del vostro Nintendo Switch.


Se volete saperne di più sul gioco come al solito vi invitiamo a leggere la recensione dei nostri amici di Nintendo Player.

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Piczle Lines DX
Piczle Lines DX – Recensione
MODUS OPERANDI: Ho giocato a Piczle Lines DX grazie ad un codice download gentilmente offerto da Rainy Frog. Dopo aver completato tutti i livelli della modalità storia ho deciso di prendermi una piccola pausa, necessaria a godermi meglio i puzzle presenti nella modalità libera, che prevedo di completare in piccole sessioni future! Ho anche realizzato qualche schema 128x128 dando vita a magnifiche figure rappresentanti mastodontici dinosauri.
PRO
CONTRO
6.7