Cave Story+

Cave Story+ – Recensione

Che voi siate videogiocatori di vecchia data o nuove leve del mondo del gaming credo sia davvero difficile non aver mai sentito parlare almeno una volta di Cave Story. L’avventura dinamica in stile platform, frutto di oltre cinque anni del lavoro di Daisuke Amaya (per gli intenditori detto “Pixel”), uscì la bellezza di oltre dieci anni fa sotto licenza freeware. Disponibile inizialmente solo su Microsoft Windows in lingua giapponese, Cave Story fu successivamente tradotto in inglese e portato su innumerevoli piattaforme; tra queste il WiiWare “vantò” una versione a pagamento, pubblicata grazie al supporto dello studio indipendente Nicalis, il Nintendo 3DS ottenne un remake con grafica stereoscopica, ed oggi siamo qui a parlarvi di Cave Story+ – ennesima riproposta di un capolavoro senza tempo che vuole imporsi nel mercato come Definitive Edition.

Prima di elogiare le caratteristiche di questa versione “plus” di Cave Story per Nintendo Switch, vorrei analizzare assieme a voi le modalità di pubblicazione che hanno permesso a noi Europei di mettere le mani sul titolo di Studio Pixel. Come qualsiasi videogiocatore farebbe, la prima cosa che ho cercato per documentarmi sul gioco è stato il trailer su Youtube. Trailer che, udite udite, non esiste. Se a questo aggiungiamo la mancanza di un vero annuncio ufficiale sulla data di rilascio, la proposta del titolo digitale alla cifra tutt’altro che simbolica di 30€ ed una versione fisica annunciata – ma che ad oggi non è ancora stata messa in commercio – l’unica cosa che mi viene da pensare è che lo stesso publisher creda così tanto nel gioco da essere sicuro che, in un certo senso, questo si venda da solo.

Cave Story+ Moon
Ah, le belle atmosfere romantiche di una volta! Questa poi mi ricorda moltissimo il “Moon Stage” di DuckTales per NES!

Effettivamente, fin dal primo avvio di Cave Story+, la sensazione di essere di fronte ad un titolo che ha fatto storia è abbastanza palpabile. Non so voi, ma io solitamente quando mi accingo a provare un nuovo gioco la prima cosa che mi piace fare è quella di studiarmi a fondo il suo menù. Questa volta tale operazione è stata “rallentata” da quello che a mio parere è l’aspetto migliore di tutta la produzione e che viene enfatizzato da questa versione “plus“: le musiche! Sarà la magia del chiptune, sarà che sono un nostalgico, ma il solo ascolto di una base musicale dal sapore retrò è capace di paralizzare i miei sensi e di farmi vivere l’esperienza in una maniera che mi piacerebbe definire “romantica”. Per aiutarvi, il nostro G.Bislacco vi consiglia di ascoltare questa base mentre leggete il resto della recensione.

Dopo aver fatto un girò nel menù principale, passando più di qualche minuto ad ascoltare tutte le varianti proposte della OST principale attraverso l’immancabile jukebox, è finalmente arrivato il momento di avviare la nostra prima partita. Verrete subito interpellati in merito alla difficoltà di gioco e, se posso permettermi di darvi un consiglio, non sottovaluterei affatto questa scelta. Se c’è una cosa che ho imparato in anni di carriera, è che se un titolo vi consiglia un livello di difficoltà (in questo caso “normale”) solo se avete già avuto modo di giocarlo in passato è sempre il caso di ascoltarlo; non abbiate paura di avviare una run a difficoltà “facile”, ce ne saranno ulteriori nelle quali potrete godervi al meglio il livello via via crescente.

Cave Story+ game over
“You have died.”: un simpatico messaggio da parte dello sviluppatore al quale dovrete farci l’abitudine!

Nonostante la sua apparenza puramente platform, Cave Story ha un gameplay quasi interamente incentrato sulle armi (ed in Cave Story+ ce ne sono di più rispetto alla versione originale) in nostro possesso e sulla loro evoluzione. Oltre alla solita barra della salute, della quale vi consiglio caldamente di prendervi molta cura cercando i vari potenziamenti offerti di tanto in tanto, ciascuna arma ha un sistema di livellamento basato sui punti esperienza, ottenibili sconfiggendo la marea di nemici che incontrerete lungo il cammino. Ogni volta che otterremo abbastanza PE la potenza di fuoco, la gittata e la cadenza aumenteranno rendendoci sempre più sicuri dei nostri passi. Ma non è tutto oro quel che luccica; ogni volta che verremo colpiti dai nemici oltre alla salute perderemo esperienza, ci ritroveremo depotenziati e torneremo in uno stato di vulnerabilità maggiore.

Cave Story+ occhi
Mi sento osservato! E non credo che quelle decorazioni siano messe li per il solo scopo di abbellire lo stage.

La paura, quando si è di fronte ad un titolo con queste premesse (almeno per me) è che il backtracking venga introdotto come strumento per allungare il brodo facendo risultare stressanti le nostre “vasche” su e giù per gli stage, complici anche gli scarsi punti di salvataggio posizionati in maniera strategica. Fortunatamente, invece, non avremo praticamente mai necessità di tornare sui nostri passi in quanto qualsiasi potenziamento incontreremo lungo il cammino sarà sempre raggiungibile, in un modo o nell’altro, fin da subito. In questo modo potremo vivere la nostra avventura con linearità, concentrandoci solamente sui nostri riflessi per cercare di sopravvivere ai numerosissimi boss di turno che tenteranno in tutti i modi di sbarrarci la strada. Tra questi una nota di merito va al piccolo Balrog, miniboss che ci darà la caccia costantemente dando vita a numerose battaglie all’ultimo… abbraccio.

Cave Story+ Balrog
Ho l’impressione che questo simpatico robottino che porta il nome di Balrog mi darà parecchio filo da torcere durante tutta la mia avventura…

Vi starete forse chiedendo perché non ho ancora parlato della trama di questo eccentrico titolo. Come evidenziato nello stesso nome del gioco, la storia rivestirà un ruolo davvero fondamentale ed è uno degli elementi che meglio riesce a coinvolgere il giocatore dando ancora più la sensazione di non essere di fronte al solito platform. In sede di recensione vorrei evitare di parlarvene perché ritengo che vada vissuta interamente ex-novo, e me ne ringrazierete! Quello che è importante sapere invece è che le scelte che faremo durante l’avventura, ricca di dialoghi ed interazioni con gli NPC, porteranno a conseguenze differenti che si tramuteranno in quattro finali distinti; un fattore estremamente positivo che favorisce la rigiocabilità (offrendo una seconda run a difficoltà “normale” per i neofiti) e di conseguenza la longevità della produzione targata Studio Pixel.

Cave Story+ Underwater
Un PC che smette di funzionare se entra a contatto con l’acqua… Strano!
Anteprima Prodotto Prezzo
Cave Story+ [Edizione: Regno Unito] Cave Story+ [Edizione: Regno Unito] 69,99 EUR

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 21:50

Tirando le somme Cave Story+ è certamente l’ennesima volta in cui il titolo viene riproposto, portando con sé piccole migliorie e levigature atte a rendere l’esperienza quanto più confortevole possibile ai giocatori navigati ed a quelli che vi si approcciano per la prima volta. Il prezzo al quale è stata listata la versione digitale certamente fa riflettere e ci pone nella situazione di escludere un acquisto impulsivo di quella che è, senza ombra di dubbio, comunque un’ottima produzione indie che non risente sotto nessun aspetto dell’avanzare del tempo. Considerando che per poter prendere parte all’avventura i giocatori dovranno sborsare la bellezza di ben 30€, cifra decisamente elevata se confrontata a quanto richiesto sulle altre piattaforme, credo che questa sarebbe stata l’occasione buona – finalmente – di godere del titolo localizzato nella nostra amata lingua. Forse in quel caso il prezzo avrebbe sicuramente giustificato l’acquisto del biglietto. Quello che posso consigliarvi per ora, soprattutto se non siete ancora pienamente convinti, è di attendere uno sconticino o direttamente l’edizione fisica, che verrà pubblicata prossimamente in Europa grazie al lavoro di Headup Games.


Se volete saperne di più sul gioco potete continuare la lettura con la recensione dei nostri amici di Nintendo Player.

Cave Story+
Cave Story+ – Recensione
MODUS OPERANDI: ho giocato a Cave Story+ grazie ad un codice download gentilmente offerto da Nicalis. Dopo aver avviato una run a difficoltà "normale" mi sono reso conto che non avendo mai provato il gioco in passato forse era meglio tornare sui miei passi. Solo in questo modo sono riuscito a godere pienamente del titolo in ogni sua piccola sfaccettatura.
PRO
CONTRO
8.2
INDIE SENZA TEMPO