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Cryptark – Recensione

Cryptark per si insinua sottopelle semplicemente, facendosi passare per uno delle decine di dual-stick shooter che circolano sugli shop. Sali sulla tua navetta, guida con lo stick sinistro, spara col destro, qualche tasto per scudi, granate, dash e così via. Tutto già visto, niente di nuovo? E’ qui che la “creatura” degli Alientrap (dei quali avevo apprezzato moltissimo Apotheon) sfodera la sua vera faccia e ci si accorge di aver sottovalutato un gioco dalle meccaniche molto più interessanti e raffinate di quel che può sembrare al primo svogliato sguardo.

Cominciamo a giocarlo sulla nostra Playstation 4 e scopriamo che siamo stati assunti da un organizzazione segreta per recuperare la Cryptark, un vascello spaziale circondato da navi spaziali più piccole che dovremo esplorare, mettere in sicurezza e saccheggiare prima di tentare l’approccio alla Cryptark (a.k.a. Colpo Grosso). Durante la prima esplorazione, ci rendiamo conto che l’approccio “entro, ammazzo tutti e faccio quanto più macello è possibile” non è il migliore. Allarmi, scudi, terminali da disattivare ci fanno capire che non sempre volare ad armi spianate è la scelta preferibile e che spesso, non farsi notare può essere una strategia di gran lunga preferibile, anche perchè gli errori si pagano.

Cryptark 01

Finita l’esplorazione, veniamo ricompensati con la somma di 500000 crediti che potremo investire nella customizzazione del nostro mech, optando per un aumento degli scudi piuttosto di un lanciarazzi o granate, ma quegli stessi soldi serviranno a farci tornare in gioco in caso di fallimento. Come usare i nostri soldi? Meglio un approccio run’n gun, aumentando vita e armi o puntare sull’abilità di nasconderci, optando per la possibilità di muoverci non visti e sferrare attacchi rapidissimi e improvvisi? O magari, ma non subito, scegliere una nuova Pioneer Suit? E, se siamo un pò scarsi, può essere utile anche tenerci un pò di soldi in caso di un eventuale dipartita. La scelta di come attaccare questi relitti è completamente nelle nostre mani.

Non è facile decidere e una rapida occhiata alla mappa delle navi da esplorare è li a ricordarcelo. All’interno di una struttura labirintica, tutto è piazzato ad arte per impedire la nostra avanzata verso il nucleo da distruggere. Scudi che ci impediscono l’attacco a determinate strutture fino a che non vengono disattivati, sistemi che ogni tot minuti provvedono a rimescolare i nostri obiettivi, allarmi pronti a far sciamare decine di droni pronti a vomitare piombo fino alla vostra distruzione. Ad aiutarci, però, avremo dei controlli davvero ben studiati e perfettamente reattivi: stavolta dovrete sbattere contro il muro la vostra testa, non il Dualshock
Oltre al premio in denaro per la cattura della nave di turno, è possibile ottenere succosi bonus che ancor più ci stimolano a giocare ragionando, magari chiedendoci di non usare granate o di disattivare il nucleo prima di un determinato tempo. E’ nel suo equilibrio, nel suo chiederci di valutare ogni mappa, nel dover pianificare un piano di attacco (aiutati da una traccia da seguire che collega i punti da noi selezionati) che Cryptark è superiore alla gran parte dei giochi simili anche se paragonarlo non è semplice. A volte si ha quasi l’impressione di essere davanti a un puzzle game.

Cryptark 02

Se poi, preferite un esperienza più tradizionale, perchè non buttarsi nella modalità Roguelike dove non si ottengono soldi, non si possono fare acquisti dopo ogni nave conquistata e le armi vanno strappate ai nemici ma sopratutto, come in ogni roguelike che si rispetti, quando si è morti amen, r.i.p., era tanto un bravo ragazzo, etc etc.
Ad aumentare la longevità del gioco, oltre alla modalità Rogue, si aggiunge pure la Excavation in cui dovremo vedercela, oltre che con i sistemi di sicurezza, pure con altri cacciatori impegnati a recuperare il nostro stesso obiettivo. Modalità aggiuntive, certo, ma il cuore rimane la campagna che, una volta finita non offre moltissimi stimoli per il replay.
In definitiva un gioco che aggiunge un lato strategico interessante alla categoria dei roguelike e ai dual stick shooter e mette alla prova non solo la classica coordinazione occhio-mano. Volendo trovare un paio di difetti, la curva d’apprendimento è un pò ripida e la campagna non tiene impegnati troppo a lungo ma, come si dice, finchè dura… è divertente. A patto di non sottovalutarlo, altrimenti rimanere senza soldi sarà una cosa molto veloce e nello spazio, Equitalia non può sentirvi urlare.

 

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Cryptark – Recensione
PRO
Sperimentazione con armi e upgrade
Controlli ben studiati e funzionali
Strutture ben realizzate
CONTRO
Picchia forte. Subito.
La coop online ci sarebbe stata bene
Non dura tantissimo
8.5