Appena avviato The Girl and the Robot, sviluppato da Flying Carpets Games per Playstation 4, si ha una sensazione di deja-vu e le tre parole, magiche per molti, ICO, saltano subito in mente. E’ un mix di varie impressioni, come il robot, parte del duo di protagonisti, che rimanda vagamente al film Laputa: Il Castello nel Cielo del Maestro Hayao Miyazaki e pure il suo modo di portare la ragazza, sua coprotagonista, su una spalla ha un vago senso di familiarità. Vedremo però che giusto di vaghe sensazioni si tratta.
I due che danno il nome al gioco, la ragazza e il robot, si troveranno presto insieme e dovranno riuscire a fuggire da un castello sospeso nei cieli e dalla strega, padrona del castello, combattendo nemici e risolvendo enigmi secondo il classicissimo sistema a due personaggi in cui il personaggio più forte combatte e il più debole sfrutta la sua agilità per risolvere enigmi. Il robot può combattere i nemici con spada e scudo o attivare interruttori distanti usando il suo arco mentre la ragazza è più adatta alla risoluzione degli enigmi, dato che può scavalcare ostacoli o attraversare passaggi angusti. Con un semplice tasto si potrà passare da un personaggio all’altro facendo attenzione a non far trovare la piccola in mezzo ai combattimenti, dato che non può sopportare neppure un attacco pena il game over, e spesso ci si troverà costretti a saltare freneticamente da un personaggio all’altro.
Un esempio delle meccaniche vede la ragazza saltare un ostacolo per poter azionare un interruttore che farà salire una piattaforma, sulla quale si è precedentemente il robot, fino ad una zona con dei nemici. Dopo averli sconfitti, potrà azionare un meccanismo ed essere raggiunto dalla sua piccola e indifesa compagna. Niente di particolarmente originale, niente che non si sia già visto in giochi simili, ma comunque con una realizzazione degli enigmi più che sufficiente.
Dove il gioco cade clamorosamente, sono le meccaniche di combattimento, francamente legnose e la scarsa velocità di movimento del robot farà si che spesso, nelle situazioni più concitate, vi troverete chiusi in un angolo menando fendenti e tirando su lo scudo, sperando solo di uscirne vivi. Onestamente non è mai una bella sensazione quella di non avere il pieno controllo su cosa succede intorno a noi e denota una realizzazione delle meccaniche di combattimento vecchie di almeno due generazioni.
Le stesse due generazioni fa da cui sembra arrivare il comparto grafico. Sia chiaro: stilisticamente il gioco è gradevole ma la realizzazione tecnica è davvero poca cosa tanto che in alcune occasioni, l’immagine di una vetusta PS2 mi si è affacciata alla mente. Textures in bassa risoluzione e bassa conta poligonale la fanno da padrone. Qui entra in gioco il mio punto di vista, per cui lo stile è più importante della realizzazione in se ma non tutti la pensano così quindi penso sia quantomeno corretto da parte mia dire che, se siete amanti degli showdown grafici, questo gioco non fà per voi.
| Anteprima | Prodotto | Prezzo | |
|---|---|---|---|
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The Girl And The Robot - Deluxe Edition - PlayStation 4 |
25,98 EUR |
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Ultimo aggiornamento: 2023-12-17 at 10:00
Anche il sonoro ha delle gravi mancanze, vuoi l’assoluta mancanza di dialoghi, vuoi la qualità degli effetti sonori davvero bassa. Alcune musiche evocative ed azzeccate con l’atmosfera non mancano, ma purtroppo si perdono nella pochezza generale del comparto sonoro.
In definitiva, un idea già sfruttata che non riesce ad offrire niente di nuovo, una mancanza di pulizia generale non indifferente e un combat system intagliato nel mogano. Come dico spesso, non amo dare voti bassi perchè sò bene che anche dietro un gioco non eccelso c’è dietro molto lavoro, passione e il tentativo di trasporre in videogioco la fantasia dello sviluppatore, francamente non riesco a giudicarlo almeno sufficiente. Come sempre, vi lascio col trailer del gioco e, purtroppo, con l’amaro in bocca perchè penso che, con un pò di cura in più, se gli sviluppatori si fossero presi più tempo e ci avessero lavorato con più attenzione, sarebbe potuto essere realizzato molto meglio. Peccato.
