Redout

Redout: Enhanced Edition – Recensione

34BigThings è una giovanissima softwarehouse con sede a Torino e il gioco Redout: Enhanced Edition oggetto di questa recensione è appena che il loro secondo lavoro. Già questo merita un complimento, se poi aggiungiamo che Redout a detta degli stessi sviluppatori, rappresenta un omaggio a mostri sacri delle corse quali F-Zero, Wipeout, Rollcage e POD, catapultando il tutto anche in realtà virtuale (compatibilità garantita con Oculus Rift e HTC Vive),  la situazione diventa più che interessante.

Con questo non vogliamo certo favorire Redout in quanto nostrano, la recensione offrirà come sempre un trattamento imparziale, quindi se avete già dato una sbirciatina al voto, sappiate che è più che meritato.

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Iniziamo subito col dire che la somiglianza con Wipeout è “decisamente” marcata ma non si tratta di un clone con l’obbiettivo di accalappiare i vecchi fan grazie all’effetto nostalgia, bensì di un gioco moderno con una sua identità ben definita. Gli sviluppatori torinesi sono riusciti ad inserire una quantità di contenuti nettamente superiore in confronto ai gloriosi titoli d’epoca, riuscendo a soddisfare allo stesso tempo i fan storici, i giocatori alla ricerca di sessioni mordi e fuggi, come anche i giocatori più esigenti grazie a una modalità carriera soddisfacente.

Se dovessimo definire Redout con una sola parola, la prima che ci verrebbe in mente è velocità! Impressionante la spettacolarità dei circuiti ma ancora di più la sensazione di velocità con un modello di guida sorprendentemente complesso e tecnico, esattamente l’opposto di ciò che si aspetta da un gioco che dovrebbe essere prettamente arcade. L’uso dello stick analogico “destro” è fondamentale per bilanciare il nostro mezzo sia nelle curve ad alta velocità, relegando il freno solo a quelle più strette, sia nei giri della morte dove il bilanciamento è obbligato per evitare l’attrito con il suolo e quindi la perdita di velocità.

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In Redout memorizzare il tracciato non è un’opzione ma un obbligo. Sbloccati i veicoli di quarta classe (i più preformanti) si raggiungono velocità folli ai limiti dei mille chilometri orari, dove i segnali stradali luminosi non sempre si riveleranno utili nell’anticiparci curve, dossi o salti. Impegno e dedizione non sono gli unici elementi per diventare vincenti in Redout, a questi si aggiunge il fattore tempismo nel cambio di rotta con annesso bilanciamento, per evitare il più possibile le collisioni con le barriere, come anche la reattività nell’utilizzo del turbo al momento gusto.

Nelle corse di Redout nulla è pronosticato prima di raggiungere il traguardo, basta un semplice errore o una serie di curve con una traiettoria perfetta per decretare un risultato differente da quello immaginato. Non c’è alcuno spazio alla fortuna, la vittoria va solo al miglior pilota.

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A questo punto penserete che nel gioco non siano presenti power-up? E in vece si, di due tipi, attivo e passivo, entrambi upgradabili. Non aspettatevi missili inseguitori a spazzare via il concorrente subito avanti, non c’è nulla di cosi penalizzante, non a caso le scelte più utilizzate propendono quasi sempre per i potenziamenti, come l’aumento di aderenza temporaneo, la protezione dai danni o un boost extra che ci proietti immediatamente alla massima velocità.

Il comparto tecnico garantisce un frame-rate stabile anche su hardware non recentissimo, fattore fondamentale per la tipologia di gioco, mentre per quanto riguarda la grafica è indiscutibile la cura dedicata a tracciati e fondali, con uno stile che ricorda vagamente i pianeti di  No Man’s Sky arricchiti da tantissime luci al neon a dare un effetto quasi psichedelico. Le diversissime ambientazioni e il level design ben studiato, fanno dei circuiti di Redout il punto qualitativamente più alto raggiunto dai ragazzi di 34BigThings, capace di rilasciare un feedback sempre positivo ma differente in ogni tracciato percorso.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 01:30

Purtroppo non si può dire la stessa cosa per i veicoli, spesso anonimi o comunque quasi mai accattivanti, nonostante l’aspetto aggressivo di alcuni. Non che questi manchino di dettagli, varietà o fantasia, infatti cura e mole poligonale risultano essere notevoli, oltre ai movimenti dei vari deflettori e ipersostentatori che si riveleranno ipnotici per tutti gli eventuali spettatori non giocanti.

Riteniamo opportuno comunicare quella che è stata la nostra esperienza con un fastidioso bug. Anche noi, come molti altri utenti in giro per la rete, siamo incappati in situazioni di freeze del gioco, al punto tale da non poter completare alcuna gara. Segnalato il problema ai ragazzi di 34BigThings abbiamo ottenuto una risposta risolutiva in pochissimi giorni, con tanto di patch (1.2.1) che ha risolto del tutto i nostri problemi, permettendoci quindi di provare Redout in tutte la sua modalità.

A seguire vi elenchiamo i componenti della nostra configurazione di prova basata su MSI Aegis:

  • Sistema operativo Windows 10
  • Processore Intel i7-6700 3,4GHz
  • Memoria RAM 16GB DDR4
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 970

Requisiti minimi:

  • Sistema operativo Windows 7
  • Processore Intel i3 2.6GHz
  • Memoria RAM 4GB
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 o equivalente

 

Redout

In conclusione Redout è sicuramente un richiamo a Wipeout e altri giochi storici di corse futuristiche ma nella sostanza ha una sua identità ben definita con qualità eccezionale se proporzionata allo sforzo di uno studio indipendente. Il gioco sicuramente non innova in nulla ma imponendosi con prepotenza a paragoni con i suddetti nomi importanti del passo, riesce in alcuni casi anche ad esserne superiore. Il sistema di guida tecnico e la richiesta d’impegno premierà tutti gli utenti alla ricerca di sfide agguerrite, ancor più se in modalità multiplayer online. Con questo non vogliamo limitare il gioco ad una utenza evoluta ma semplicemente ad una utenza volenterosa d’impegno e dedizione, se questo non vi spaventa e se non avete esperienze con il genere, Redout potrà colmare positivamente la vostra mancanza e gratificarvi più di quanto possiate immaginare.

 

Redout
Redout: Enhanced Edition – Recensione
PRO
Impressionante sensazione di velocità
Modello di guida tecnico e impegnativo
I circuiti hanno stile
Supporto alla realtà virtuale
CONTRO
Veicoli poco ispirati
Non tutte le modalità di gioco sono valide
8
Velocità!