Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia – Recensione – Nintendo Player

Negli ultimi anni la saga di Fire Emblem ha fatto passi da gigante in Occidente. Grazie al Nintendo 3DS il titolo si è fatto conoscere, arrivando addirittura ad approdare su smartphone con Fire Emblem Heroes. Ma non è stato sempre cosi! La saga comincia nel lontano 1990 ma i primi capitoli usciti per NES e SNES non sono mai usciti dal Giappone.

Il remake del primo capitolo della serie, Fire Emblem: Shadow Dragon, uscito per Nintedo DS nel 2008 ha permesso di vedere come tutto ha avuto inizio. Fire Emblem Echoes: Shadow of Valentia è invece il  remake del secondo capitolo intitolato originariamente Fire Emblem Gaiden.

La storia di Valentia

Ci troviamo nel continente di Valentia. Inizialmente il continente era governato da due Dei gemelli: Duma e Mila. Molto presto però i gemelli ebbero una disputa. Duma credeva che gli uomini dovessero combattere per ottenere il potere. Mila invece credeva che agli uomini spettava pace e piaceri. Per evitare il conflitto, Valentia fu divisa in due nazioni: Duma ebbe il Rigel mentre Mila ebbe Zofia. Gli anni sono passati e con il tempo il patto è venuto meno. La nazione del Rigel, forgiata dalle sofferenze e dall’indifferenza del proprio Dio Duma, decide di invadere Zofia. Per contrastare l’esercito Rigeliano, viene formato un gruppo di combattenti che si fanno chiamare”I Liberatori“.

In questo continente dilaniato dalla guerra si sviluppa la storia dei nostri due protagonisti: Alm e Celica. Il primo è un orfano cresciuto da un cavaliere di un villaggio sperduto. La seconda è una ragazzina con un passato misterioso. I due sono amici d’infanzia, che furono separati a causa di sfortunate circostanze. Anni dopo i due si ritrovano ad affrontare la stessa guerra, ma in modo totalmente diverso. Alm viene reclutato dai Liberatori e crede che per risolvere il conflitto l’unico modo è combattere. Celica invece crede che parlando con la dea Mila tutto si possa risolvere senza spargimenti di sangue.

Questo è solamente l’inizio di una storia piena di colpi di scena ed emozionanti battaglie!

Gameplay: tra vecchio e nuovo

Se credete di trovarvi di fronte al solito Fire Emblem vi sbagliate di grosso. Shadow of Valentia è pieno di stravolgimenti rispetto ai due capitoli per Nintendo 3DS, Awekening e Fates. Cominciamo da quello che più mi ha colpito: la mancanza del famoso triangolo delle armi!

Dimenticatevi le meccanica alla sasso-forbici-carta. Spade lance e asce in questo titolo sono messe tutte sullo stesso piano. Come si fa allora ad avere un vantaggio sul nemico? Arrivano in nostro aiuto oggetti e abilità.  In Shadow of Valentia ciascun personaggio può tenere con se uno ed un solo oggetto, diversamente dai precedenti capitoli. Gli oggetti disponibili sono armi, scudi, anelli o oggetti curativi. Altra differenza: le armi non hanno più un numero limitato di utilizzi, ma una volta trovate resteranno intatte anche se usate. Le armi possono possedere caratteristiche particolari: ad esempio la picca è molto efficace contro la cavalleria. In più, alcune armi hanno delle abilità che possono essere apprese utilizzandole più e più volte. Una volta apprese queste abilità, possono essere utilizzate spendendo una determinata quantità di Punti Salute (PS). Proprio grazie all’uso sapiente di queste abilità possiamo ottenere un vantaggio sul nemico.

Nello schermo inferiore del Nintedo 3DS potete vedere tutte le informazioni delle varie unità. A destra potete vedere le abilità apprese dall’unità, mentre in alto l’oggetto attualmente equipaggiato.

Le classi che utilizzano la magia hanno una particolarità in più. Oltre alle abilità apprese tramite oggetti, salendo di livello verranno apprese magie sempre più potenti. Ovviamente più potente è la magia, più PS richiede per essere lanciata. Occhio quindi a non lasciare i maghi alla mercè degli attacchi nemici!

Ultimo aggiornamento: 2024-04-26 at 19:20

Come in Awekening e Fates è possibili scegliere inizialmente il livello di difficoltà delle battaglie (Normale o Difficile). Come in ogni Fire Emblem che si rispetti, una volta perso un personaggio in battaglia, questo non potrà più essere usato nei combattimenti successivi. Potrete però disabilitare questa caratteristica prima di iniziare un nuovo gioco.

Una importante novità a livello di Gameplay è stata introdotta grazie ad un nuovo oggetto: la Ruota di Mila. Grazie a questo ciondolo che possiedono sia Alm che Celica, è possibile portare indietro il tempo durante una battaglia. Quindi se avete sbagliata una mossa, a meno che non muoiano Alm o Celica, potrete tornare indietro fino al vostro turno! Ovviamente questo può essere fatto un numero limitato di volte.

La mappa di Shadow of Valentia è simile a quella vista in Awekening, con i vari villaggi, punti di interesse e nemici ben visibili. Prendendo il controllo di uno dei due eserciti è possibile spostarti liberamente tra le “tappe” della mappa. Entrando nei villaggi è possibile spostarti nelle varie zone un po come in una visual novel. Qui potremo parlare con la gente, ottenere informazioni, risolvere alcune quest secondarie e migliorare gli oggetti nelle forge. Ma veniamo alla grossa novità introdotta con questo capitolo: la possibilità di esplorare alcuni Dungeon in ambiente 3D!

Uno stralcio della mappa di Valentia…

In questi casi prenderemo il controllo di Alm o Celica per girovagare in templi, tombe, castelli e quant’altro. Oltre a potersi muovere liberamente, potremmo utilizzare la nostra arma per distruggere casse e vasi per ottenere nuovi oggetti. I Dungeon sono popolati da mostri e toccandoli avrà inizio la classica battaglia. E’ possibile  partire con un vantaggio cominciando il combattimento attaccano il nemico con la spada. Nei Dungeon potrete trovare oggetti potenti, ma anche boss incredibilmente forti, quindi state attenti!

Esplorando i Dungeon cercate sempre gli scrigni…contengono gli oggetti migliori!

Il sistema delle classi riprende quello del titolo originale, quindi è molto più semplice di quello vista in Awekening e Fates. Sono presenti molte meno classi, e le promozioni non possono essere ripetute più e più volte. Non ci sarà bisogno di un oggetto per cambiare classe. In genere, arrivati in fondo al dungeon troverete una Statua di Mila. Questa può essere usata per far cambiare classe alle vostre unità che hanno raggiunto un determinato livello.

Verdetto

Nonostante sia il remake di un vecchio titolo, Nintendo ed Intelligent Systems sono riusciti a dare un perfetto bilanciamento tra vecchio e nuovo. Il triangolo delle armi è stato rimpiazzato dal sistema degli oggetti e delle abilità che permette comunque di affrontare le battaglie strategicamente, sfruttando le potenzialità di ogni singola unità. L’esplorazione dei dungeon in 3D è sicuramente una novità gradita, ma forse andava fatta qualcosa di più. A lungo andare ambientazioni e lo svolgimento dei dungeon diventano ripetitivi e poco attraenti.

Graficamente, il gioco adotta volutamente uno stile un po’ retrò soprattutto nelle miniature dei personaggi e nelle mappe, per omaggiare il titolo originale. Le cut-scene animate invece sono curatissime grazie agli sforzi dello Studio Khara. Tutti i dialoghi del gioco sono interamente doppiati in lingua inglese, mentre il gioco è completamente tradotto in italiano. Le musiche accompagnano perfettamente le battaglie e l’esplorazione, ma non è presente una grande varietà di temi.

Il Nintendo 3DS viene sfruttato con tutte le sue potenzialità: StreetPass, SpotPass per scambiare dati e lottare contro altri giocatori, gli Amiibo per sbloccare nuovi contenuti, il 3D stereoscopico ed infine il touch screen.

Abbiamo provato Fire Emblem Echoes: Shadow of Valentia per una ventina di ore, con settaggio Difficile e con permadeath attivata. Siamo ancora a circà metà della storia principale e considerando la curva di difficoltà non lo finiremo prima delle 40 ore! Alcune mappe sono state affrontate più volte prima di realizzare una strategia vincente, ed anche con l’ausilio delle Ruota di Mila non è semplice vincere improvvisando delle mosse. Quindi se siete in cerca di una sfida, Shadow of Valentia vi metterà alla prova. Inoltre sono previsti dei DLC che prolungheranno ulteriormente l’esperienza di gioco.

Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia
Fire Emblem Echoes: Shadows of Valentia – Recensione – Nintendo Player
PRO
Cut-scene animate di alto livello
Mix perfetto tra il titolo originale e i nuovi contenuti…
CONTRO
…ma i dungeon in 3D potevano essere sfruttati meglio.
9
NOVE